Cari amici,

negli ultimi anni uno dei miei principali sforzi è stato quello di cercare di convincere il maggior numero possibile di persone che la Russia si stava preparando per la guerra. Ho anche cercato di mettere in guardia dalla nozione completamente sbagliata secondo la quale, poiché il popolo russo teme la guerra (e la teme!), in qualche modo non è pronto per essa (ma lo è!). Ho provato con gli argomenti logici e razionali, poi sono passato ad uno sfogo rabbioso, ma ora farò appello ai vostri cuori: ascoltate questa famosissima canzone russa della Seconda Guerra Mondiale, guardate queste immagini, leggete il testo e provate semplicemente a sentire con il vostro cuore cosa significa la guerra o, meglio, cosa *prova* la cosiddetta “misteriosa anima russa”. Poi pensate ai volti di Trump, Mattis, May, Macron e il resto di loro e raggiungete le vostre conclusioni.

Questa non è una discussione, o lo si “prova” o no. Spero che voi lo facciate.

Abbracci e saluti a tutti,

Il Saker

La canzone di guerra sulla fine della Grande Guerra Patriottica scritta da Novikov e Ošanin, cantata da Mark Bernes

Ah, le strade, polvere e foschia nebbiosa,
Angoscia, e brividi, e preoccupazioni, e l’erba alta della steppa.
Non un’anima conosce il suo destino,
le tue ali si piegheranno nel mezzo della steppa?

La polvere vortica sugli stivali, lungo le strade, lungo i campi.
Tutto intorno infuriano le fiamme, trapassate dal risuonare dei proiettili.

Ah, le strade, polvere e foschia nebbiosa,
Angoscia, e brividi, e preoccupazioni, e l’erba alta della steppa.

Raffiche di spari, scende il corvo,
Il mio amico giace senza vita in questa terra selvaggia.
Ma la strada continua, la polvere continua a turbinare,
Tutto intorno la terra brucia, non la terra russa – la terra straniera.

Terra di pini, il sole illumina l’alba,
La madre sulla soglia attende il ritorno del figlio.
E lungo strade senza fine, lungo le steppe, lungo i campi,
Veniamo osservati e seguiti dagli occhi delle nostre mani.

Ah, le strade, polvere e foschia nebbiosa,
Angoscia, e brividi, e preoccupazioni, e l’erba alta della steppa.
Tempeste di neve o vento, amici, affidiamo
Ad ognuna di queste strade la nostra eterna ricerca.

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Эх, дороги

Эх, дороги, пыль да туман,
Холода, тревоги да степной бурьян…
Знать не можешь доли своей,
Может, крылья сложишь посреди степей.

Вьётся пыль под сапогами степями, полями;
А кругом бушует пламя да пули свистят.

Эх, дороги, пыль да туман,
Холода, тревоги да степной бурьян…

Выстрел грянет, ворон кружит,
Твой дружок в бурьяне неживой лежит.
А дорога дальше мчится, пылится, клубится;
А кругом земля дымится, чужая земля.

Эх, дороги, пыль да туман,
Холода, тревоги да степной бурьян…

Край сосновый, солнце встаёт,
У крыльца родного мать сыночка ждёт.
И бескрайними путями, степями, полями
Всё глядят вослед за нами родные глаза.

Эх, дороги, пыль да туман,
Холода, тревоги да степной бурьян…
Снег ли ветер, вспомним, друзья,
Нам дороги эти позабыть нельзя.

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Pubblicato su The Saker.is il 3 aprile 2018.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.

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