Devo dire che personalmente non ricordo niente di simile a quello che è successo oggi a Monaco di Baviera.
Per prima cosa, ho rilevato un tono nelle parole di Lavrov, che non avevo sentito così forte prima. Naturalmente, Lavrov era calmo, composto ed educato. Ma questa volta ho anche percepito un immenso senso di disgusto da parte sua per il pubblico cui si rivolgeva, e per quello che questi cosiddetti “leader” avevano fatto negli ultimi dieci anni. In sostanza Lavrov ha detto loro “Putin vi ha già spiegato tutto nel 2007, ma non avete ascoltato una parola – e adesso siete davvero contenti del risultato?” Poi durante la sessione Domande e Risposte le cose solo soltanto peggiorate.
Francamente, mi chiedo se quanto è successo oggi sia stata una sorta di intrallazzo per cercare di provocare Lavrov o se le persone che hanno posto le domande siano semplicemente degli stupidi in stato terminale. Ascoltandoli, ho pensato di essere stato testimone di un momento “Conchita Wurst Intellettuale” – con gli europei terminalmente pretenziosi e degenerati, totalmente privi di qualsiasi senso della realtà, della verità o addirittura della comune decenza. Anche la patina molto sottile del savoir faire europeo si è sciolta quando il giornalista tedesco si e’ messo a ridere, sentendo Lavrov menzionare la Carta delle Nazioni Unite. Posso solo ammirare la fermezza di nervi di Lavrov – ringrazio Dio per non averni fatto un diplomatico, dato che mi sentivo di prendere a pugni lo schermo del computer ascoltando questi pagliacci.
Se osservate il nastro di San Giorgio sul lato sinistro della pagina (del Vineyard in inglese), vedrete che sopra vi ho scritto “La Russia sta per libertà”. Mi rendo conto che si tratta di una formulazione piuttosto superficiale. A un livello più profondo, la Russia sta per la verità sia come categoria logica che principio morale. Le “élite occidentali stanno per l’esatto contrario, sono l’incarnazione di una non-verità in senso logico e morale. E questo abisso era evidente sul volto di oggi nel confronto faccia-a-faccia tra Lavrov e i suoi “colleghi occidentali”.
La disonestà, intellettuale e morale, è stata elevata a un principio ontologico e fondamento del moderno pensiero politico occidentale e della cultura. In cio’ tali società esprimono il loro meglio ed è tutto quanto possono fare. Non solo “giusto e sbagliato” è scomparso in senso morale, ma e’ anche scomparso nel senso logico. Qualcosa di profondamente immorale e completamente assurdo può essere elevato a, e quindi essere utilizzato come, “la misura di tutte le cose”.
Un’ennesima volta, arrivo alla conclusione che quanto che stiamo vedendo è davvero un profondo scontro di civiltà tra due mondi di civiltà diventati tanto distanti da renderli l’un l’altro virtuali alieni extraterrestri. Lavrov avrebbe avuto una migliore esperienza dialogando con degli ometti verdi su un’altra Galassia, piuttosto di queste persone affrontate oggi a Monaco di Baviera.
Sto per dire qualcosa che farà scattare il solito picco di lettere di odio e commenti indignati, ma quanto vedo oggi è una lotta molto simile a quella che opponeva i farisei a Cristo 2000 anni fa. Si potrebbe anche fare riferimento ad una lotta “Conchita Wurst contro San Giorgio”. Oppure “Hizb Shaitan contro Hizb Allah”. Sono metafore della medesima realtà. E poiché la posta in gioco oggi è davvero il futuro dell’intero ordine internazionale, si può dire che stiamo vivendo uno dei momenti più pericolosi e cruciali della storia.
Non vedo come il conflitto possa essere risolto con i negoziati. Nell’immediato futuro, a livello tattico, sì, certo. Ma, fondamentalmente, si tratta di una lotta esistenziale per entrambe le parti, di cui solo una rimarrà in piedi. Potremmo anche aver raggiunto il tipo di nesso storico che determinerà il futuro (o la sua mancanza) per tutto il genere umano. Questa è la conclusione a cui sono personalmente giunto.
Ed ora siate liberi di ridicolizzarmi per aver esagerato – io la vedo e la chiamo cosi’.
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Traduzione a cura di Voltaire1964 per sakeritalia.it
Mi congratulo con voi. La velocità con cui postate le traduzioni, quasi in simultanea, hanno del miracoloso. Grazie infinite.
Purtroppo è la pura verità, con la globalizzazione non solo l’occidente ma l’intera umanità è difronte ad una scelta di campo che determinerà la direzione del suo sviluppo. Le élites che governavano gli Stati Uniti e ora l’Europa, già da Hiroshima e Nagasaki, hanno sempre dimostrato di non avere il minimo scrupolo a distorcere e manipolare la realtà dei fatti, Presentarono allora quel genocidio come un diritto all’autodifesa e un un “modo per salvare altre vite umane”. Con la globalizzazione liberista hanno sottratto sovranità ai popoli, hanno spogliato le nazioni della loro identità o, là dove serve, hanno esasperato le differenze per creare divisione, avvalendosi di strategie che apportano tensione nelle nazioni prese di mira, che alimentano il terrorismo. Di questo è stata testimone e vittima il nostro paese a partire dall’omicidio di Enrico Mattei e poi di Aldo Moro. In Europa hanno operato per demolire le costituzioni antifasciste in modo da rendere più agevole l’azione del loro capitalismo finanziario. Hanno voluto che la nostra democrazia rappresentativa diventasse funzionale a rappresentare gli interessi di banche e multinazionali e non più quelli dei cittadini. In poche parole hanno incarnato lo spirito del nazismo avendo l’accortezza di nasconderlo dietro la maschera della democrazia, così come hanno nascosto le mire imperialiste dietro la maschera della guerra al terrorismo e dell’intervento umanitario presentando la vittima di turno come carnefice, dittatore e sanguinario. A reggere questo sporco gioco è stata l’opinione pubblica progressista, vittima di una sapiente manipolazione portata avanti per anni dagli intellettuali e dal giornalismo “democratico” e di “sinistra” che ha cancellato progressivamente l’identità, i valori, le tradizioni e la ricca spiritualità retaggio dell’antica cultura umanistica, mentre i governi da loro sostenuti vendevano la nostra sovranità, i nostri diritti, i beni comuni e quelli di proprietà dello stato.
Complimenti a Salvatore Penzone perchè in poche righe a conciso l’essenza della verità odierna. Se me lo consente, mettendo il suo nome, vorrei riportare il suo commento anche in altre occasioni, sedi, blog, chat o discussioni. Grazie
Grazie Giovanni per i complimenti. Certamente puoi utilizzare il mio commento (che tra laltro dovrebebe essere un pò corretto per l’ortografia un pò sgangherata). Non è necessario citarmi.
Vorrei però approfittare per puntualizzare alcune cose utilizzando un commento che avevo postato a settembre del 2013 sul sito di Alberto Bagnai Gofynomics: – Non sono vecchissimo, sono sulla sessantina, ho percorso anch’io un pò di strade tutte però sul versante, nel mio piccolo, dell'”impegno sociale” come si diceva una volta. Fin da ragazzo mi sono impegnato nel movimento studentesco, poi fondando insiema ad altri un circolo arci e poi con un esperienza breve ma intensa nel comparto alimentarista della cgil per una lotta, dentro le fabbriche di conserve alimentari dell’agro nocerino, al capolarato. Io mi sento di sinistra, ma la vivo, ormai, come una identità molto più ampia che abbraccia l’umanità delle persone al di là della ideologia, paravento per le scelte dei partiti della sinistra che di sinistra hanno mostrato ogni volta di non avere nulla da quando hanno abbracciato la globalizzazione liberista, svenduto i beni dello stato e ceduto ad altri la nostra sovranità e via di questo passo per partecipare poi alla costruzione della grande e ipocrita messa in scena della guerra al terrorismo, per la difesa di una democrazia che maschera gli interessi di una elitè finanziaria che produce armi, che si impossessa delle fonti energetiche, che gestisce il commercio alimentare e impone ai contadini del mondo le sue sementi, che sottrae autonomia e sovranità con istituzioni sovranazionali che ci ingabbiano con le loro regole. La sinistra vera c’è ancora ma non ha più etichette. Ha invece il volto semplice di chi ha i piedi per terra e non nega per partito preso la realtà dei fatti, di chi concretamente guarda all’interesse generale e tende la mano al di là degli steccati. – Ho tenuto a fare questa puntualizzazione perché potrebbe essere utile….Un invito pacato a molti compagni ad un esame di coscienza.