Se c’è una cosa che è ovvia per tutti è che l’UE e la NATO usano un certo linguaggio contro la Bielorussia e un altro contro la Russia. Ad esempio, l’UE ha appena accettato di imporre un quinto pacchetto di sanzioni alla Bielorussia, ma la sua dichiarazione ufficiale non menziona Aeroflot, Russia o Putin una sola volta. Certo, i politici occidentali fanno ogni sorta di fracasso e affermazioni clamorose su Putin e la Russia, ma questo è solo questo: aria fritta. Possono abbaiare alla Russia quanto vogliono, perché sanno che alla Russia non importa nulla del rumore, soprattutto perché i russi comprendono perfettamente che non c’è nulla che l’Occidente possa fare, anche in teoria, contro la Russia, poiché è semplicemente troppo potente.
Idem per le sanzioni economiche. L’UE ha vietato i sorvoli di Belavia, ma non ha ancora toccato Aeroflot. Perché no? Semplice, perché la Russia potrebbe semplicemente chiudere il suo spazio aereo, che è attualmente lo spazio aereo più costoso del pianeta, in quanto collega l’Europa all’estremo oriente asiatico.
La Bielorussia, in netto contrasto con la Russia, rimane ancora debole, soprattutto a causa dell’incompetenza e della mancanza di visione di Lukashenko. Tutto ciò che gli interessa è rimanere al potere, il che significa anche che non vuole che la Bielorussia sia veramente incorporata nella Russia, per paura di perdere il suo status di “Re della Bielorussia” o qualunque cosa si immagini di essere.
Ora io sostengo che entrare a far parte della Russia non è solo la migliore soluzione a tutti i problemi della Bielorussia, è l’unica soluzione. A proposito, questo risultato è esattamente ciò che le élite al potere occidentali stanno disperatamente cercando di evitare, perché si rendono conto che una volta che la Bielorussia diventerà parte della Russia, diciamo come soggetto federale autonomo, la festa è finita per l’UE, che non sarà più in grado di toccare la Bielorussia – non economicamente, non politicamente e, sicuramente, non militarmente.
È importante tenere a mente che le forze militari polacche, tedesche o lituane sono uno scherzo, nella migliore delle ipotesi possono fare (piccole) parate e sparare a civili disarmati. Ma anche attaccare “solo” l’esercito bielorusso (senza alcun aiuto russo) non è un’opzione per loro: non c’è paragone tra un soldato polacco (o lituano, se è per questo) e uno bielorusso, sarebbe come paragonare un cane da esposizione profumato e soffice, con un lupo. I numeri qui contano molto meno della qualità, dell’addestramento e della determinazione dei soldati di entrambe le parti.
Tuttavia, sparare a una guardia di frontiera bielorussa e sparare a un paracadutista russo sono due frasi molto, molto diverse, e la gente in Occidente lo sa. Finora i polacchi hanno sparato solo a salve o in aria, almeno così dicono, ma se le loro attuali difese verranno violate, o se un proiettile volerà oltre il confine, la violenza si scatenerà, è inevitabile. In questo momento, questo è persino probabile.
Devo ripetermi: ho esattamente *zero* fiducia in Lukashenko che, secondo me, si preoccupa solo di se stesso e di restare al potere. La Bielorussia afferma di voler essere uno “Stato alleato” della Russia, ma non ha nemmeno riconosciuto la Crimea come parte della Russia! In questo momento, la Bielorussia è, di fatto, un parassita russo, un paese scroccone, gestito da un megalomane che deve essere sostituito con una persona di cui il Cremlino possa fidarsi o, ancora meglio, con una persona il cui ruolo cesserebbe di essere così importante semplicemente perché Bielorussia e Russia sarebbero veramente e pienamente unificate.
In passato, Lukashenko ha zigzagato anche più di Erdogan, e la sua attuale posizione filo-russa è dovuta solo al fatto che gli scemi dell’UE hanno cercato di rovesciarlo una volta di troppo, quindi ora è arrabbiato e vuole fargliela pagare. Ma indipendentemente da quanto stupidi siano i politici dell’UE, la Bielorussia non è in condizione di affrontare l’intera UE da sola, quindi alla fine della fiera è la Russia che dovrà salvare la Bielorussia (ancora una volta!). Personalmente lo trovo inaccettabile.
Inoltre, oggettivamente, in questo momento i polacchi e i bielorussi hanno entrambi lo stesso interesse: cercare di trarre il massimo da questa crisi. I polacchi dimostrando quanto siano duri, coraggiosi ed eroici nella difesa dei sacri confini dell’UE, i bielorussi mostrando quanto siano freddi e malvagi i polacchi. E nonostante tutta l’attenzione dei media per le 3-4mila persone al confine polacco, questo è un numero esiguo rispetto ai numeri molto più grandi che entrano nell’UE ogni giorno, o dalla Francia nel Regno Unito. In altre parole, questa è completamente e totalmente una pseudo-crisi fabbricata. E il principale beneficiario di questo circo sono i polacchi che, da pecora nera dell’UE, si sono improvvisamente trasformati in eroici “difensori del regno europeo dalle orde asiatiche della Russia” con un rischio esattamente zero per loro. Questo deve cambiare.
Per quanto riguarda i russi, ora sono costretti a sostenere politicamente la Bielorussia in una crisi che non giova in alcun modo alla Russia. E quando Lukashenko minaccia (totalmente a vuoto) di tagliare le condutture del gas russo alla Polonia, sta oggettivamente aiutando la propaganda occidentale sulla Russia, che vuole usare la sua energia per ricattare l’Europa.
Infine, la Bielorussia potrebbe portare molte cose buone alla Russia, tra cui una popolazione molto (filo-)russa, un esercito forte, molte industrie ad alta tecnologia, e un buon posto per schierare forze per proteggere Kaliningrad.
Rimanendo separate, Bielorussia e Russia non guadagnano nulla, entrambe rischiano solo di perdere su molti livelli.
La buona notizia è che le forze armate bielorusse e russe sono già profondamente integrate, ma tale integrazione deve essere MOSTRATA, e il posto migliore per mostrarla sarebbe proprio al confine polacco. Ancora una volta, ritirate tutte le guardie di frontiera bielorusse e sostituitele con un singolo reggimento di paracadutisti russi, e questo da solo cambierà RADICALMENTE il tono e le azioni dell’Occidente.
Questa sarebbe la proverbiale “forza trappola” che terrorizzerebbe assolutamente i polacchi e il resto dei pagliacci che stanno giocando a questa “finta quasi-guerra” al confine con la Bielorussia (inclusi 600 britannici e unità assortite di tedeschi e francesi).
Quindi la mia soluzione a tutta questa crisi è semplice: unificare completamente Russia e Bielorussia. L’unica cosa che lo impedisce oggi è Lukashenko, quindi questo processo deve iniziare liberandosi di lui.
Il Saker
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Pubblicato su The Saker.is il 15 novembre 2021
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
siamo sicuri che alla Russia convenga così tanto mettersi in casa i bielorussi, economicamente parlando?
Già , non solo la Russia si troverebbe ad avere confini diretti con la Polonia e questo non e’ mai stato un bene per loro (tutti e due) come la II guerra mondiale insegna. La Russia di Putin ha guadagnato molto di più di quanto non abbia perso dalla caduta dell’Unione Sovietica . Si e’ liberata di una miriade di stati che le costavano sotto tutti gli aspetti. Questo ha permesso a Putin di recuperare il decennio terribile dei 90 e di piazzare alcuni successi asimmetrici in campo economico e difensivo che alla Urss non sarebbe stato possibile effettuare. Trasporti intesi come infrastrutture, snellezza negli apparati difensivi e rapporti economici scevri da pesanti ipoteche politiche (almeno in teoria infatti non gli permettono di essere un attore tra gli altri…ma questo non dipende da lei).
Saker e utenti perplessi hanno entrambi buone ragioni…
Unione non è però alle porte.
La unificazione economica e fiscale viene assolutamente prima di quella politica… altrimenti fallirebbe, invece come conseguenza verrebbe digerita dai 2 popoli con naturalezza… il progetto russo è lento ma lungimirante e abile, giacchè convincente l’ex URSS centrasiatico della serietà, affidabilità e convenienza di una area economica e dunque militare e politica con mammarussia.
Senza un evento violento di fonte occidentale l’unione con bielorussia nn è vicina. Il Baffo dopo riforma costituzionale che farà? In generale, regimi personalistici come quello di Erdogan finiscono con la scomparsa dei personaggi.
Certo che la crikka occidentaloide e demokrat-sionista deve essere una delle due cose seguenti, perché cerca in ogni occasione lo scontro:
1) Disperata perché sente che perderà lo scontro geopolitico in atto.
2) Convinta di vincerlo se “farà in tempo”, prima che le Potenze Libere (come la Russia) diventino troppo forti e la surclassino.
In particolare:
1a) Disperata perché fiuta la sconfitta, ma determinata a mantenere a qualsiasi costo il controllo sull’Europa occidentale, centrale e parte dell’est europeo.
2a) Convinta di poterlo ancora vincere se completerà in breve l’assedio della Russia, se riuscirà a non fa avvicinare ancora Russia e Cina, se si rafforzerà una sorta di nato asiatica anticinese.
Una cosa mi pare certa:
Il ruolo della Bielorussia è perciò importante, nello scontro geopolitco attuale, e condivido l’annessione della Bielorussia alla Federazione Russia per “togliere l’acqua” al fetido pesce occidentaloide.
Cari saluti
Saker ha buoni motivi per suggerire ciò che la Russia è in procinto di fare:
A)- La Russia sa che Luka è ancora al suo posto perché il Servizio di Sicurezza Bielorusso non è ,verosimilmente, ancora stato persuaso che deve disfarsi del presidente Luka se non vuole sparire ; lo si dovrà fare presto alla prima occasione che potrebbe essere già in questi giorni di guerra del Gas ;
B)- La popolazione si dividerà fra chi si esalterà in questa situazione e chiederà ai russi di assisterli fino a quando “libere elezioni” dimostreranno che la Bielorussia non entrerà mai nella UE per essere al servizio dei tedeschi che governano a Bruxelles, l’altra parte della popolazione di Minsk , una esigua minoranza, belerà al colpo di Stato per convincere la UE ad intervenire laddove non può;
C)- solo allora la Russia dirà ai confratelli bielorussi ” è ora di unirvi ed unirci se vogliamo difendere la nostra Terra”.
(19/11/21)