Per quelli di noi che hanno seguito Internet russo c’è un fenomeno altamente visibile in atto che è abbastanza sorprendente: ci sono molti video anti-Putin pubblicati su YouTube, o sui suoi equivalenti russi. Non solo, ma recentemente è apparsa una raffica di canali che sembrano aver fatto di Putin o Mishustin il loro lavoro a tempo pieno. Certo, ci sono sempre stati video anti-Putin e anti-Medvedev in passato, ma ciò che rende questa nuova ondata così diversa da quella precedente è che attaccano Putin e Mishustin non da posizioni filo-occidentali, ma da posizioni di presunti patrioti russi. Persino il presunto (falso) “consigliere personale” di Putin e il (vero) Nazionalbolscevico, Aleksandr Dugin, si è unito a quel movimento (guardate qui se capite il russo).
Questo è un fenomeno nuovo, interessante e complesso, e cercherò di spiegarlo qui.
Innanzitutto, dobbiamo ricordare che Putin ha avuto un enorme successo nel distruggere l’opposizione filo-occidentale che, sebbene mostrata quotidianamente sulla TV russa, rappresenta al massimo il 3-5% della popolazione. Potreste chiedervi perché siano in TV così di frequente, e la ragione è semplice: più parlano, più sono odiati.
[Nota a margine: lungi dal mettere a tacere l’opposizione, il Cremlino non solo gli dà tempo in onda, ma paga anche fior di dollari alle figure dell’opposizione perché partecipino ai talk show più popolari. Guardate qui e qui per maggiori dettagli]
In verità, la reputazione dell’opposizione “Liberale” (nel senso russo) filo-occidentale è ormai una parodia in Russia. Sì, c’è un nucleo di russi russofobi che odiano la Russia con passione (si riferiscono ad essa come “Rashka”) e il loro odio per tutto ciò che è russo è così ovvio che sono universalmente disprezzati in tutto il paese (l’unica grande eccezione è Mosca, dove esiste un’opposizione “Liberale” molto più forte che ottiene il sostegno di tutti coloro che si sono divertiti moltissimo a saccheggiare la Russia negli anni ‘90, e che ora odiano Putin per aver posto fine alle loro malefatte).
Per quanto riguarda l’opposizione nella Duma, è un’opposizione solo di nome. Fanno rumore, si lamentano qua e là, condannano questo o quello, ma alla fine, non rappresenta affatto un’opposizione credibile.
Perché?
Beh, guardate questo screenshot che ho preso da un sito di sondaggi russo:
Il grafico è in russo, ma è anche estremamente semplice da capire. Sull’asse Y c’è la percentuale di persone che “si fidano totalmente” e “si fidano molto” di sei politici, nell’ordine: Putin, Mishustin, Zhirinovskii, Zjuganov, Mironov e Medvedev. Sull’asse X c’è un intervallo di tempo che va da luglio 2019 all’aprile 2020.
L’unica cosa che conta davvero è questa: nonostante tutti i problemi oggettivi e soggettivi della Russia, nonostante una riforma pensionistica ampiamente impopolare, nonostante tutte le sanzioni occidentali e nonostante la pandemia, Putin è ancora solo in una solidissima posizione: ha il sostegno schiacciante del popolo russo. Questa singola causa spiega praticamente tutto ciò di cui parlerò oggi.
Come probabilmente molti di voi ricorderanno, in passato ci sono state già diverse ondate di operazioni psicologiche anti-Putin, ma hanno fallito tutte per ragioni molto semplici:
- La maggior parte dei russi ricorda gli orrori degli anni ’90, quando i “Liberali” filo-occidentali erano al potere.
- In secondo luogo, il popolo russo ha potuto osservare come l’Occidente abbia messo al potere Nazisti rabbiosamente russofobi a Kiev. I Liberali hanno espresso molta simpatia per il regime degli ucronazisti. Pochi russi dubitano che se i “Liberali” filo-occidentali salissero al potere, trasformerebbero la Russia in qualcosa di molto simile all’odierna Ucraina.
- Successivamente, i russi sono riusciti a seguire, giorno dopo giorno, in che modo l’Ucraina è implosa, ha attraversato una sanguinosa guerra civile, ha subito una deindustrializzazione quasi totale ed è finita con l’avere un vero buffone come presidente (Zelenskyj ha appena nominato, non vi prendo in giro, Saakashvili come vice Primo Ministro ucraino; questo è tutto ciò che dovete sapere per conoscere appieno il tipo di imbecille sconclusionato che è Zelenskyj!). Non solo i Liberali danno la colpa alla Russia per quello che è successo a questo povero paese, ma sostengono apertamente Zelenskyj.
- La maggior parte (tutte?) delle “ONG” filo-occidentali (l’ho messo tra virgolette, perché queste organizzazioni teoricamente non governative sono state interamente finanziate dai governi occidentali, principalmente Stati Uniti e Regno Unito) sono state legalmente costrette a rivelare le loro fonti di finanziamento, e molte di loro sono state schedate come “agenti stranieri”. Altre sono state semplicemente cacciate dalla Russia. Pertanto, è diventato impossibile per gli Anglo-Sionisti innescare quelle che sembravano essere “proteste di massa” in queste condizioni.
- Esiste un solido movimento “anti-Maidan” in Russia (anche a Mosca!) che è pronto a “piombare sulla preda” (politicamente) in caso di qualsiasi movimento simile al Maidan in Russia. Sospetto fortemente che l’FSB abbia una collaborazione calorosa, anche se non ufficiale, con esso.
- I servizi di sicurezza interna russi (FSB, FSO, Guardia Nazionale, ecc.) hanno visto un grande rafforzamento sotto Putin, e ora sono non solo più potenti che in passato, ma anche molto meglio organizzati per affrontare la sovversione. Per quanto riguarda le forze armate sono solidamente alle spalle di Putin e Shoigu. Mentre negli anni ‘90 la Russia era praticamente indifesa, la Russia oggi è una noce molto difficile da rompere usando le operazioni di sovversione/operazioni psicologiche occidentali.
- Infine, ma non meno importante, i Liberali russi vengono fin troppo ovviamente dalla classe che Aleksandr Solzhenitsyn definiva “obrazovanshchina” [in inglese], una parola difficile da tradurre ma che significa approssimativamente “che finge di essere istruito”: queste persone si sono sempre considerate molto superiori alla stragrande maggioranza del popolo russo, e semplicemente non possono nascondere il loro disprezzo per l’“uomo comune” (molto simile ai “deplorevoli” di Hillary). L’uomo comune se ne rende conto pienamente, e logicamente, diffida profondamente e odia persino i “Liberali”.
Ci fu un momento in cui i curatori occidentali della Quinta Colonna russa si resero conto che fare il nome di Putin sulla stampa occidentale o accusarlo pubblicamente di essere un “despota sanguinario” e un “assassino del KGB” poteva funzionare con il pubblico occidentale credulone che aveva subito il lavaggio del cervello, ma in Russia non aveva assolutamente alcun mordente.
E poi qualcuno, da qualche parte (non so chi o dove) ha avuto un’idea davvero geniale: accusare Putin di non essere un patriota, e dichiarare che è un burattino nelle mani dell’Impero Anglo-Sionista. Questo è stato a dir poco geniale, devo ammetterlo. In primo luogo, hanno cercato di vendere l’idea che Putin stesse per “vendere” (o “barattare”) la Novorussia. Una teoria diceva che la Russia si sarebbe fatta da parte e avrebbe lasciato invadere la Novorussia agli ucronazisti. Un’altra diceva che gli Stati Uniti e la Russia avrebbero stretto un accordo segreto e avrebbero “dato” la Siria a Putin, se avesse “dato” la Novorussia all’Impero. In alternativa, c’era la versione che diceva che la Russia avrebbe “dato” la Siria a Trump che avrebbe “dato” la Novorussia a Putin. La narrazione reale non ha importanza. Ciò che conta, MOLTO, è che Putin non è stato presentato come il “nuovo Hitler” che avrebbe invaso la Polonia e i paesi baltici, che avrebbe avvelenato gli Skripal, che avrebbe hackerato i server della DNC e “messo al potere Trump”. Queste semplici favole stupide non avevano credibilità in Russia. Ma Putin che “vende” la Novorussia era molto più credibile, soprattutto dopo che fu chiaro che la Russia non avrebbe consentito alle forze della DNR/LNR di impadronirsi di Mariupol.
[Nota a latere: rimango convinto che questa sia stata la decisione corretta. Perché? Perché se le forze della DNR/LNR fossero entrate a Mariupol, le loro linee di rifornimento critiche sarebbero state interrotte da una manovra d’accerchiamento da parte delle forze ucraine. Sì, le forze della DNR/LNR avevano la forza necessaria per prendere Mariupol, ma poi sarebbero state circondate dalle forze degli ucronazisti in un tipo di situazione “calderone/assedio” che avrebbe costretto la Russia ad intervenire apertamente per sostenerle. In termini militari non sarebbe stato un problema, ma in termini politici sarebbe stato un disastro per la Russia, e un sogno diventato realtà per gli Anglo-Sionisti che avrebbero potuto (finalmente!) “dimostrare” che la Russia era coinvolta totalmente. Le persone nello Stato Maggiore russo sono chiaramente molto più intelligenti dei generali da divano che accusavano la Russia di tradimento per aver impedito che Mariupol fosse liberata.]
Alla fine, sia la narrativa “svendita della Siria” che quella della “svendita della Novorussia” hanno perso la loro forza, e gli specialisti in operazioni psicologiche dell’Occidente ne provarono un’altra buona: Putin divenne il servitore obbediente di Israele e, personalmente, di Netanyahu. Gli argomenti erano molto simili: Putin non ha permesso ai siriani (o ai russi) di abbattere aerei israeliani sul Mediterraneo o sul Libano, Putin non ha usato il famoso S-400 per proteggere gli obiettivi siriani dagli attacchi israeliani, e Putin non ha fatto arrivare una divisione aviotrasportata in Siria per occuparsi dei Takfiristi. E non importa qui il fatto che gli obiettivi russi dichiarati ufficialmente in Siria fossero solo “stabilizzare l’autorità legittima e creare le condizioni per un compromesso politico” (si veda qui per i dettagli). La semplice verità è che Putin non ha mai detto che avrebbe liberato ogni metro quadrato di terra siriana dai Takfiristi, e non ha promesso di difendere la Siria contro Israele!
Tuttavia, per un po’ Internet è stato inondato di articoli che affermavano che Putin e Netanyahu stavano coordinando da vicino ogni loro passo, e che Putin era l’amichetto di Israele.
Alla fine, anche questa bufala ha perso molta credibilità. Dopotutto, la maggior parte della gente è abbastanza intelligente da capire che se Putin avesse voluto aiutare Israele, tutto ciò che doveva fare è… Beh… Esattamente *niente*: i Takfiristi avrebbero preso Damasco, sarebbe stato “game over” per la Siria civilizzata, e gli israeliani avrebbero avuto un pretesto perfetto per intervenire.
[Nota a margine: come ho già accennato in un precedente articolo, questi erano gli obiettivi israeliani originali per la Siria:
- Abbattere un forte stato arabo laico insieme alla sua struttura politica, alle forze armate e ai servizi di sicurezza.
- Creare caos e orrore totali in Siria che giustifichino la creazione di una “zona di sicurezza” da parte di Israele non solo nel Golan, ma più a nord.
- Far partire una guerra civile in Libano scatenando i folli Takfiristi contro Hezbollah.
- Lasciare che Takfiristi ed Hezbollah si dissanguino a vicenda, quindi creare una “zona di sicurezza”, ma questa volta in Libano.
- Impedire la creazione di un asse Sciita Iran-Iraq-Siria-Libano.
- Dividere la Siria per linee etniche e religiose.
- Creare un Kurdistan che potrebbe quindi essere usato contro Turchia, Siria, Iraq e Iran.
- Consentire a Israele di diventare il mediatore di potere incontestato in Medio Oriente, e costringe Arabia Saudita, Qatar, Oman, Kuwait e tutti gli altri a recarsi in Israele per qualsiasi progetto di gasdotto o oleodotto.
- Isolare gradualmente, minacciare, sovvertire e infine attaccare l’Iran con un’ampia coalizione di forze regionali.
- Eliminare tutti i centri di potere Sciiti in Medio Oriente.
Al giorno d’oggi è abbastanza facile provare le due tesi seguenti: 1) Israele, tragicamente, non è riuscito a raggiungere NESSUNO degli obiettivi sopra indicati e 2) l’intervento russo è l’unico fattore più importante che ha impedito a Israele di raggiungere questi obiettivi (il 2° più importante è stato l’eroico sostegno fornito dall’Iran ed Hezbollah che, letteralmente, “hanno salvato la situazione”, specialmente durante le prime fasi dell’intervento russo. Solo una persona ignorante o disonesta poteva seriamente affermare che Russia ed Israele stavano lavorando insieme quando la Russia, in realtà, ha sconfitto completamente Israele in Siria]
Tuttavia, mentre la prima operazione psicologica (Putin il nuovo Hitler) ha fallito, e mentre anche la seconda operazione psicologica (Putin il venduto) ha fallito, gli specialisti in operazioni psicologiche dell’Occidente hanno trovato un’operazione psicologica molto più potenzialmente pericolosa ed efficace.
Ma prima hanno fatto qualcosa di veramente geniale: si sono resi conto che i loro migliori alleati in Russia non sarebbero stati i “Liberali” (francamente inconcludenti) ma che avrebbero trovato un “alleato” molto più potente nei nostalgici dell’Unione Sovietica. Questo devo spiegarlo in dettaglio.
Innanzitutto, c’è una cosa della psicologia umana che ho osservato per tutta la vita: tendiamo a ricordare il bene e a dimenticare il male. Oggi, la maggior parte di ciò che ricordo del campo di addestramento (e persino della “settimana di sopravvivenza”) sembra un periodo divertente. La verità è che mentre ero nel campo di addestramento ho odiato quasi ogni giorno. Allo stesso modo, molti russi hanno sviluppato una sorta di nostalgia per l’era sovietica. Posso capirlo. Dopotutto, negli anni ‘50 l’URSS raggiunse una rinascita davvero miracolosa, quindi negli anni ‘60 e ‘70 ci furono molti veri trionfi. Infine, anche negli odiati anni ‘80, l’URSS ha ottenuto risultati assolutamente spettacolari (in campo scientifico, tecnologico, ecc.). Questo è tutto vero. Ciò che viene spesso dimenticato è che allo stesso tempo la società sovietica era oppressiva, il CPSU corrotto e geriatrico gestiva tutto ed era per lo più odiato, il popolo russo aveva paura del KGB, e non poteva godere delle libertà che aveva la gente negli Stati Uniti o in Europa. In verità, era un miscuglio, ma è facile ricordare solo le cose buone.
Inoltre, molte persone che avevano alte posizioni durante l’era sovietica hanno perso tutto. E ora che la Russia sta oggettivamente subendo varie prove difficili, queste persone hanno “sentito l’odore del sangue” e sperano chiaramente che per qualche miracolo Putin verrà rovesciato. Non succederà, se non altro per i seguenti motivi fondamentali:
- Il tipo di apparato statale che protegge Putin oggi può facilmente affrontare questa nuova, pseudo (spiegherò di seguito perché dico “pseudo”) opposizione patriottica.
- Nei ranghi di questa opposizione non c’è assolutamente nessun leader credibile (ricordate la tabella sopracitata!)
- Questa opposizione soprattutto si lamenta, ma non offre soluzioni reali.
Il nucleo di questa opposizione è formato da Comunisti e simpatizzanti dei Comunisti che odiano assolutamente Putin per il suo (piuttosto schietto) anticomunismo. Chiamiamoli “nuovi Comunisti” o “neo-Comunisti”. Ed ecco cosa li rende molto più pericolosi dell’opposizione “Liberale”: i neo-Comunisti hanno spesso assolutamente ragione.
La triste realtà (secondo me) è che, nonostante tutte le sue immense qualità, Putin è davvero un Liberale, almeno in economia. Questo si manifesta in due modi molto diversi:
- Putin non ha ancora rimosso dal potere tutti i membri della Quinta Colonna (noti anche come “Integrazionisti Atlantici” o “amici di Washington”). Sì, ha mollato Medvedev, ma altri (la Nabiulina, Siluanov, ecc.) sono ancora lì.
- Putin ha ereditato un pessimo sistema in cui quasi tutti i ruoli chiave erano in mano a membri della Quinta Colonna. Non solo alcuni personaggi famosi (e famigerati), ma un’intera CLASSE (nel senso Marxista del termine) di persone che odiano qualsiasi cosa sia “sociale” e che sostengono idee “Liberali” solo per riempirsi le tasche.
Ecco il paradosso: l’URSS è morta nel 1991-1993, Putin è un anticomunista, ma in Russia c’è ancora una Nomenklatura (in stile sovietico), tranne per il fatto che ora vengono spesso chiamati “oligarchi” (cosa non corretta perché, diciamo, l’oligarca ucraino decide davvero il destino della nazione, mentre questa nuova Nomenklatura russa non decide il destino della Russia nel suo insieme, ma ha una grande influenza nel settore finanziario, che è ciò a cui tiene maggiormente).
Quindi abbiamo una sorta di tempesta, forse non del tutto “perfetta”, ma ancora molto pericolosa che incombe sulla Russia. Come? Considerate questo:
Sotto Putin la politica estera russa ha avuto un tale successo che persino i Liberali russi, con riluttanza, ammettono che ha fatto un ottimo lavoro. Tuttavia, le politiche interne, molte delle quali finanziarie, sono state un disastro. Solo un esempio, il fatto che le maggiori banche russe stiano gonfiando le loro immense entrate, non ha impedito a milioni di russi di vivere in condizioni di povertà, e molte centinaia di migliaia di piccole imprese/famiglie russe di sparire a causa degli altissimi tassi d’interesse.
Un problema chiave in Russia è che sia la Banca Centrale che le principali banche commerciali si preoccupano solo dei loro profitti. Ciò di cui la Russia ha veramente bisogno è una banca di SVILUPPO posseduta dallo stato, il cui obiettivo non siano i milioni e miliardi per pochi, ma consentire alla creatività del popolo russo di sbocciare davvero. Oggi vediamo l’esatto contrario.
Allora perché ce l’ho con questa opposizione sociale (se non proprio “Socialista”)?
Sono così concentrati sulle loro insulse lamentele da perdere completamente il quadro generale. Lasciatemi spiegare.
Innanzitutto, la Russia è in uno stato di guerra contro gli Stati Uniti+UE+NATO almeno dal 2015. Sì, questa guerra è informativa all’80%, economica al 15% e cinetica al 5%. Ma è comunque una vera guerra. La caratteristica chiave di una vera guerra è che la vittoria è raggiunta solo da una parte, l’altra è completamente sconfitta. Ciò significa che la guerra tra l’Impero Anglo-Sionista è esistenziale: una parte vincerà e sopravvivrà, l’altra scomparirà e verrà sostituita con una politica/società qualitativamente nuova. L’opposizione russa neo-Comunista finge fermamente che non ci sia una guerra, che tutte le perdite (economiche e umane) sono solo il risultato di corruzione e incompetenza. Dimenticano che durante l’ultima guerra tra Russia e “Occidente Unito” i carri armati tedeschi arrivarono alla periferia di Mosca.
Beh, certo che lo sanno. Ma fanno finta di non saperlo. Ed è per questo che li considero la Sesta Colonna (opposta alla Quinta, apertamente “Liberale” e filo-occidentale).
In secondo luogo, mentre questa opposizione ha, a mio avviso, assolutamente ragione nel deplorare l’apparente convinzione di Putin secondo cui seguire il consiglio di ciò che definirei “tizi dell’FMI” è più sicuro che seguire le raccomandazioni di quelli che potrebbero essere liberamente chiamati “economisti dell’opposizione” (qui penso a Glaziev, del quale sostengo pienamente le opinioni), non riescono a rendersi conto dei rischi connessi alla distruzione dei “tizi dell’FMI”. La triste verità è che le banche russe sono molto potenti e che in molti modi lo Stato non può permettersi di alienarsele totalmente. In questo momento le banche sostengono Putin solo perché egli le sostiene. Ma se Putin decidesse di seguire il consiglio, diciamo, di Glaziev e dei suoi sostenitori, i banchieri russi reagirebbero con una “guerra totale” contro Putin.
Se studiate la storia russa, vi accorgerete presto che la Russia ha fatto molto bene con i nemici militari, ha fatto mediamente bene con le azioni diplomatiche (che spesso hanno negato le vittorie militari) e ha fatto terribilmente male con ciò che potremmo chiamare la “opposizione interna”. Consentitemi quindi di ripeterlo: non considero la NATO o gli Stati Uniti come minacce militari credibili per la Russia, a meno che non decidano di utilizzare armi nucleari, a quel punto sia la Russia che l’Occidente subirebbero terribili sofferenze. Ma anche in questo scenario, la Russia prevarrebbe (la Russia ha un vantaggio di 10-15 anni contro gli Stati Uniti nelle tecnologie nucleari civili e militari, e la società russa è molto più capace di sopravvivere – se questo argomento vi interessa, leggete i libri di Dmitrij Orlov che spiegano tutto meglio di quanto potrei mai fare). Ho sempre ritenuto, e continuo a ritenere, che il vero pericolo per Putin e coloro che condividono le sue opinioni sono gli oppositori interni in Russia. Sono sempre stati loro a rappresentare la più grande minaccia per qualsiasi sovrano russo, dagli Zar a Stalin.
Questa nuova Sesta Colonna neo-Comunista è, tuttavia, una minaccia molto più pericolosa per il futuro della Russia rispetto ai membri della Quinta Colonna filo-occidentale. Alcune delle loro tattiche sono estremamente subdole. Ad esempio, una delle cose che senti più spesso da queste persone è: “a meno che Putin non faccia X, Y o Z, c’è il rischio di una rivoluzione sanguinosa”. Avendo ascoltato molte decine dei loro video, posso dirvi in totale sicurezza che lungi dal temere una sanguinosa rivoluzione, queste persone in realtà sognano una simile rivoluzione.

“Troppo spesso nella nostra storia abbiamo visto che invece di un’opposizione al governo ci siamo trovati di fronte un’opposizione alla Russia stessa. E sappiamo come va a finire: con la distruzione dello Stato in quanto tale”.
Ora, se pensate come un vero patriota russo, dovete rendervi conto che la Russia non ha sofferto di una, ma di due rivoluzioni davvero orribili: nel 1917 e nel 1991. In ogni caso, le conseguenze di queste rivoluzioni (indipendentemente da quanto possano essere sembrate giustificate all’epoca) sono state assolutamente orribili: sia nel 1917 che nel 1991 la Russia scomparve quasi completamente come paese, e milioni di persone soffrirono terribilmente. Ora ritengo altrettanto assiomatico che nulla sarebbe peggio per la Russia di *qualsiasi* rivoluzione, non importa quale sia l’ideologia che la alimenta o quanto possa sembrare cattivo il “regime al potere”.
Putin ne è perfettamente consapevole (si veda l’immagine a destra).
Questi neo-Comunisti non sarebbero molto d’accordo con me.
“Avvertono” di una rivoluzione, mentre in realtà cercano di creare le condizioni per crearne una.
Ora vorrei essere chiaro: sono assolutamente convinto che NESSUNA rivoluzione (neo-Comunista o altro) sia possibile in Russia. Più precisamente, anche se credo che possa esserci un tentativo di rivoluzione, credo che qualsiasi colpo di Stato/rivoluzione contro Putin fallirà. Perché? Il grafico di cui sopra.
Anche se per qualche (orribile) miracolo fosse possibile sconfiggere/neutralizzare il potere combinato di FSB+FSO+Guardia Nazionale+Forze Armate (che trovo impossibile), questo “successo” si limiterà a Mosca o, al massimo , l’Oblast di Mosca. Al di fuori di essi è tutto “territorio di Putin”. In termini di potenza di fuoco, l’Oblast di Mosca ha molte unità di prim’ordine, ma non si avvicina nemmeno a ciò che il “resto della Russia” potrebbe impegnare (solo la 58a Armata nel sud sarebbe inarrestabile). Ma anche questo non è veramente cruciale. La cosa veramente cruciale a seguito di qualsiasi colpo di Stato/rivoluzione sarebbe il più del 70% dei russi che, per la prima volta dopo secoli, credono veramente che Putin rappresenti i loro interessi e che sia “il loro uomo”. Queste persone non accetteranno mai alcun tentativo illegale di rimuovere Putin dal potere. Questo è il motivo principale per cui in Russia non è attualmente possibile una rivoluzione di successo.
Ma anche se qualsiasi rivoluzione/colpo di Stato sarebbe destinata a fallire, potrebbe comportare un bagno di sangue molto più grande di quello del 1993 (dove i militari non furono per lo più impegnati negli eventi).
Ora sommiamo tutto.
Esiste un’opposizione interna molto forte a Putin in Russia, che è molto improbabile che ottenga un vero sostegno popolare, ma che potrebbe forse unire abbastanza i nostalgici dell’era sovietica per creare una vera crisi.
Questa opposizione interna indebolisce chiaramente e obiettivamente l’autorità/reputazione di Putin, che è stato l’obiettivo principale della “zuppa di alfabeto” occidentale sin da quando Putin è salito al potere.
Questa opposizione interna, essendo per lo più composta da nostalgici dell’era sovietica, non otterrà alcun sostegno ufficiale dall’Occidente, ma godrà del massimo appoggio occulto della “zuppa di alfabeto” occidentale.
Infine, questa opposizione neo-Comunista non prenderà mai il potere, ma potrebbe creare una crisi politica interna molto reale che indebolirà moltissimo Putin e i Sovranisti Eurasiatici.
Quindi qual è la soluzione? Putin deve prevenire qualsiasi agitazione civile. Rimuovere Medvedev e sostituirlo con Mishustin è stata la mossa corretta, ma è stato anche troppo poco e troppo tardi. Francamente, credo che sia giunto il momento che Putin rompa apertamente con i “tizi che hanno il consenso di Washington” e ascolti Glaziev, che, almeno, non è Comunista.
La Russia è sempre stata una società collettivistica e deve smetterla di scusarsi (anche solo mentalmente) per questo. Al contrario, dovrebbe abbracciare apertamente e pienamente la sua cultura e le sue tradizioni collettivistiche, e mostrare la porta ai tizi del “consenso a Washington”.
Sì, le élite di Mosca saranno furiose, ma è anche giunto il momento di dire a queste persone che non possiedono la Russia, e che anche se potrebbero uccidere per prostituirsi all’Impero, la maggior parte dei russi non vuole farlo.
La morale è questa: Putin rappresenta qualcosa di davvero unico e molto prezioso: è un vero patriota russo, ma non è un nostalgico dei giorni dell’Unione Sovietica. In questo momento, è l’unico (o uno dei pochissimi) politici russi in grado di rivendicare questa qualità. Deve prevenire la crisi che i neo-Comunisti potrebbero scatenare non silenziandoli, ma rendersi conto che su alcuni temi il popolo russo è in effetti d’accordo con loro (anche se non è disposto a chiedere una rivoluzione).
Sembra complicato o addirittura contorto? Se lo sembra, è perché lo è. Ma nonostante tutte le sfumature possiamo discernere una morale: non vale la pena di prevalere (o addirittura fallire) se ciò indebolisce/minaccia la Russia. In questo momento, l’opposizione neo-Comunista è, oggettivamente, una minaccia alla stabilità e alla prosperità della Russia. Ciò NON significa, tuttavia, che queste persone abbiano sempre torto. Spesso hanno perfettamente ragione al 100%.
Putin ha bisogno di dimostrare che si sbagliano ascoltandoli e facendo la cosa giusta.
Difficile? Sì. Fattibile? Sì. Quindi deve farlo.
Il Saker
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Pubblicato su The Saker.is il 30 Aprile 2020
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
La redazione di Saker Italia ribadisce il suo impegno nella lotta anti-mainstream e la sua volontà di animare il dibattito storico e politico. Questa che leggerete è l’opinione dell’autore; se desiderate rivolgere domande o critiche purtroppo questo è il posto sbagliato per formularle. L’autore è raggiungibile sul link dell’originale presente in calce.
L’opinione dell’autore non è necessariamente la nostra. Tuttavia qualsiasi commento indecente che non riguardi l’articolo ma l’autore, sarà moderato, come dalle regole in vigore su questo sito.
Attendevo da un po’ un commento del Saker sulla svolta di Putin dopo la defenestrazione del precedente governo ma ero persuaso anche che Putin facesse una politica interna, senza dichiararla, di sostegno al popolo russo più periferico quindi più bisognoso di comprendere la situazione politica e sociale della Russia.
Putin dovrà sempre più essere, non solo apparire social-democratico,quando in Europa è sparita ,da tempo,la classe politica che si qualificava come tale.
Sarebbe un buon compromesso e terrebbe a bada sia i liberisti sia i comunisti d’antan.
E questo per la politica interna; per quanto riguarda quella internazionale Putin dovrà essere molto prudente verso le false aperture di parte delle élite occidentali, soprattutto d parte dei politici Francesi, Tedeschi ed Italiani ambedue menzogneri ed opportunisti.Dovrà inoltre guardare in profondità cosa succede nei paesi della sua passata egemonia sulle aree di confine dove USA e Nato lavorano per aggredire la Russia dall’interno.
1 – Articolo preoccupante.
Se gli strateghi occidentali di guerra psicologica dovessero fallire (come falliranno!) anche in questo terzo tentativo attraverso il neocomunismo nazionalistico… beh, rimarrebbe solo una soluzione: la morte di Putin. Scomparso lui, tutto sarebbe possibile.
2 – La problematica affrontata dal Saker, all’essenza è rappresentata da un passaggio:
“Un problema chiave in Russia è che sia la Banca Centrale che le principali banche commerciali si preoccupano solo dei loro profitti. Ciò di cui la Russia ha veramente bisogno è una banca di SVILUPPO posseduta dallo stato, il cui obiettivo non siano i milioni e miliardi per pochi, ma consentire alla creatività del popolo russo di sbocciare davvero. Oggi vediamo l’esatto contrario”.
3 – La soluzione offerta dal Saker è appropriata e conseguente… prevenire ascoltando i loro talvolta convincenti (seppur demagogici e strumentali e opportunistici) punti di forza di condivisibile critica ad una società ancora non svincolatasi completamente dal Mito ingannevole del liberalismo economico senza costrizioni.
4 – L’Italia è cartina di tornasole (e gradirei molto che il Saker si occupasse di questo) di quanto avvenuto e stia avvenendo in Russia. Come? Riassumo il più grande storico italiano, Rosario Romeo.
Il capitalismo italiano sin dal 1850 (Cavour presidente del consiglio del Piemonte) ha una caratteristica storica: la povertà di liquidità. I primi imprenditori a soffrirne furono le banche. Al contrario del ricchissimo sistema creditizio nordeuropeo che finanziò in via continuativa l’impresa privata senza necessità dello Stato.
Al contrario, in Italia solo lo Stato ha avuto la liquidità per finanziare il sistema produttivo.
Prima Mussolini, poi De Gasperi, entrambi con l’IRI hanno costruito l’industrializzazione e la destinazione sociale della ricchezza. Nei primi anni ’80 l’ambasciatore USA a Roma lamentava che l’Italia era il paese più “socialista” dell’Iccidente… perché il 52% della ricchezza industriale era in mano statale.
Prodi, Ciampi, Amato, D’Alema hanno liquidato il sistema pubblico, e il “sistema Italia” vaso di coccio fra vasi di ferro, non ha retto lo scontro.
Nel 1991 il Corsera titolò a tutta pagina: Italia 4^ Potenza economica dell’Occidente… era vero… Perchè c’era lo Stato!
Possibile che super economisti come i nomi citati non sapessero questa caratteristica italiana e non si rendessero conto delle conseguenze? La risposta l’ha data Prodi qualche settimana fa su Repubblica: sì, lo sapevamo, ma c’erano impegni europei da rispettare.
Italia cartina di tornasole esemplare per la Russia di oggi e del futuro prossimo?
Stima grande e costante a Putin!
Bisognerebbe aggiungere che il sistema creditizio Nord-Europeo a partire dal 1830 poté finanziare lo sviluppo economico senza ricorrere all’intervento dello Stato, in quanto poteva far leva sulle ricchezze degli imperi coloniali di cui un po tutte le potenze nord-europee Regno unito, Francia, Belgio, Olanda disponevano.
Aggiungiamo a questo la possibilità di derubare impunemente paesi che almeno formalmente non erano delle colonie:(tutto il Sud-america, la Cina, l’impero Ottomano, la stessa Russia).
L’Italia con possedimenti coloniali piccoli e che costavano più di quello che rendevano cosa avrebbe potuto fare?