Ebbene, prima di tutto, respingiamo con indignazione qualsiasi analogia con quella che nel nostro paese viene chiamata “opposizione liberale”. Perché quella non è l’opposizione, ma agenti d’influenza di stati stranieri. Va notato che molti rappresentanti di questo gruppo occupano posizioni elevate nell’apparato statale, controllano completamente la politica finanziaria ed economica, e quindi non hanno nemmeno il diritto speciale di essere chiamati “opposizione”.
Sì, ci sono personaggi che sono terribilmente gelosi del fatto di non aver ottenuto una posizione, ma sono ben consapevoli di avere poche possibilità. Ebbene, Vladimir Mau non lascerà che Navalnyj occupi la carica di rettore dell’Accademia Presidenziale Russa dell’Economia Nazionale e della Pubblica Amministrazione, Siluanov non lascerà a Milov la carica di Ministro delle Finanze e la Nabiullina non lascerà che la Sobol abbia la carica di capo della Banca Centrale. Ogni circo ha i suoi pagliacci, anche se, diciamo, la stessa Buzova [Olga Buzova, nota cantante e intrattenitrice russa] potrebbe svolgere perfettamente le funzioni della Judaeva [Ksenija Judaeva, capo delle politiche monetarie], nessuno noterebbe la differenza.
Pertanto, nuovi agenti d’influenza devono ottenere nuove posizioni per loro stessi. E ne sono rimasti solo al di fuori dell’economia e della finanza, quindi sono obbligati a fingere di essere un’opposizione politica. Ma si tratta di un far finta, di agire come un buffone, perché questi personaggi non soddisfano i criteri più importanti dell’opposizione. Quali sono questi criteri?
In primo luogo, serve una spiegazione chiara di ciò per cui stanno combattendo. Bene, davvero, per cosa sta combattendo la nostra pseudo-opposizione Liberale? Per la “libertà” e la “democrazia”? Bene, vediamo prima di tutto i risultati in Ucraina. Anche Trump li ha visti, perché il principale funzionario corrotto negli Stati Uniti riguardo all’Ucraina era Biden, e suo figlio. L’unico compito dell’“opposizione liberale” (beh, a Kiev non è più un’opposizione) è la de-russificazione in tutti i sensi. E per questo scopo, questa “opposizione” è pronta a tutto, compreso eliminare il proprio Stato. Abbiamo bisogno di questo?
E, dimenticavo, la nostra pseudo-opposizione liberale “combatte” la corruzione (in Ucraina, a proposito, non la combatte). Le virgolette non sono inutili: il più grande furto ad opera della corruzione nella storia della Russia post-sovietica è la privatizzazione. Avete mai sentito parlare di una pseudo-opposizione liberale che combatte la privatizzazione o gli oligarchi? No, prendono persino soldi dagli oligarchi. E quindi mentono apertamente agli occhi del pubblico. Il pubblico lo vede perfettamente, ecco perché il loro indice di approvazione è così basso. Sì, la gioventù molto “immatura” è attratta da loro, ma qualcuno un po’ più saggio scappa immediatamente, perché capisce che i leader di questa opposizione si preoccupano solo di una cosa – avere accesso ai flussi finanziari per loro stessi e i propri cari.
In generale, oggi non abbiamo una posizione che possa essere attribuita all’opposizione liberale – perché non ci sono persone che potrebbero occupare questa posizione in maniera giustificata. Va notato che abbiamo tutta l’opposizione di sinistra che vogliamo, e io stesso ne faccio parte. E se le persone non sono l’opposizione, ma affermano di avere questo status, allora è necessario capire cosa vogliono veramente. O chi li gestisce davvero. L’argomento è interessante, ma non sta a me esporlo.
In secondo luogo, se c’è un obiettivo e un suo mantenimento, allora è necessario capire come far arrivare questi obiettivi non solo alle persone, ma anche alle autorità politiche. Bisogna infatti cercare persone al potere che sappiano capire che fintanto che faranno affidamento su alcune figure recitative, avranno guai che aumenteranno. E che se si cambia la politica in alcune aree (ovviamente, con il cambio degli interpreti con rappresentanti dell’opposizione), la situazione migliorerà. E, naturalmente, è necessario dimostrare perché non ci si può fidare della nuova politica, fatta con le vecchie persone. Ma di solito è abbastanza semplice.
Qui la nostra pseudo-opposizione liberale è un vero fallimento. Sebbene ci siano anche ex ministri (Nechayev) e viceministri (Milov) tra loro. Per ovvie ragioni, non hanno mantenuto i loro posti (il livello di mancanza di professionalità era irreale, e avrebbero dovuto mentire con più attenzione), ma avrebbero dovuto comunque imparare qualcosa! Invece no, non riescono a spiegare nulla ai loro colleghi, continuano a trascinare gente in piazza [per organizzare proteste – ndr].
Come mai, dite? Perché le cose stanno così?
La risposta è molto semplice: perché non hanno obiettivi propri (che senso ha lavorare con le autorità, per cosa?), ma solo obiettivi fissati dai loro curatori. E quelli che hanno realizzato lo scenario della “rivoluzione arancione”, che li stanno trainando, hanno bisogno di distruggere la Russia, e non tengono conto delle sue istituzioni statali! Di conseguenza, anche quegli “oppositori” che potrebbero potenzialmente fare qualcosa sono impotenti, perché sono costretti a utilizzare strumenti che non funzionano affatto. Più precisamente, gli strumenti non sono per l’opposizione (cioè la contro-élite, il cui obiettivo è prendere il potere senza distruggere il paese), ma per l’anti-élite. Ma le anti-élite non sono mai sostenute dalla maggioranza, e questa non è certo l’opposizione.
In terzo luogo, l’opposizione deve comprendere molto bene la struttura dell’attuale governo. Con chi stare, contro chi e come. Ma leggendo le fonti dell’“opposizione” su Internet, ho scoperto che non capiscono affatto la struttura delle relazioni al potere. Evgenij Minchenko, che non è affatto un ostruzionista, dedica molto tempo e sforzi a questo, e non leggono nemmeno la sua ricerca (in cui ci sono molte interpretazioni stiracchiate ed errori, tuttavia, come qualsiasi fonte aperta di informazioni sulle relazioni interne alle élite). E questo suggerisce che non si considerano una vera opposizione. E sono pienamente consapevoli della loro natura di compradores.
E questa è la cosa più importante. Non si fanno illusioni tra loro, dal momento che evitano tutti i tentativi di discussioni aperte. Il massimo che possono fare è provocare e (e questa è la cosa più importante) scuotere le fondamenta del sistema e cercare di distruggere i valori di base della civiltà russa. Non funziona molto bene, ma fa molti danni. E, dimenticavo, creano anche la legittimità interna dell’esistenza di un gruppo d’élite Liberale, che fa sempre riferimento al fatto che gode del sostegno di una parte significativa della popolazione. Questa è al massimo il 3%, ma sono piuttosto attivi (grazie al loro budget) nel fare rumore.
E, sì, sono spesso usati da vari gruppi d’élite come parte dei loro litigi interni. Qui non si preoccupano: i proprietari stranieri non rimprovereranno le azioni una tantum nello stile di “Rotenberg” condizionale contro “Kovalchuk” condizionale [Arkadij Rotenberg e Jurij Kovalchuk, oligarchi], ed è possibile guadagnare soldi extra. E per questo motivo, c’è la sensazione che questi personaggi siano in qualche modo legati all’élite. In realtà no, in linea di principio non sono necessari.
Quindi, anche l’analisi più preliminare mostra che semplicemente non abbiamo un’opposizione liberale. Pertanto, chiunque chiami personaggi specifici in questo modo, o si sbaglia sinceramente (per mancanza di esperienza, stupidità o eccessivo desiderio di giustizia), oppure… Oppure dipende da alcune forze esterne che esigono che venga chiamata opposizione. E poi è necessario essere vigili, perché la terza opzione è estremamente pericolosa, ci si può sporcare, il che è estremamente spiacevole per una persona decente.
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Articolo di Mikhail Khazin pubblicato su Stalker Zone il 18 gennaio 2021
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
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La redazione di Saker Italia ribadisce il suo impegno nella lotta anti-mainstream e la sua volontà di animare il dibattito storico e politico. Questa che leggerete è l’opinione dell’autore; se desiderate rivolgere domande o critiche purtroppo questo è il posto sbagliato per formularle. L’autore è raggiungibile sul link dell’originale presente in calce.
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…ma se in Russia, secondo l’ex direttore CIA Brennan e secondo Navalny & C. c’è tanto ma tanto di questo enorme problema di rappresentanza della libertà… allora:
1. come mai l’arrivo di Navalny ha potuto liberamente occupare tutti media anche governativi?
2. come mai Russia Unita e Putin veleggiano al 70% dei consensi?
3. Quindi il 70% del Popolo non conta niente, mentre conterebbe solo quello che fa più casino per far credere di essere di più.
O no?
L’articolo è interessante perché riassume la tecnica d’infiltrazione, dei “padroni” della comunicazione liberista d’occidente, per insidiare uno Stato ed abbatterlo per insediarne uno al servizio degli interessi planetari del cosiddetto Mercato..
Ciò che l’autore non dice è che l’opinione pubblica minoritaria liberista si è formata in scuole per le élite a cui accedono ed hanno avuto accesso la generazione dei figli di coloro che avevano al tempo dell’URSS ed hanno ,ora come allora, il controllo delle strutture statali ,in particolare dell’Istruzione e dei programmi relativi.
Se si vuole che la generazione futura non sia d’impaccio e che creda di dover e potere rivoluzionare lo status quo ,bisogna che essa non conosca la propria Storia e la storia del diritto e dell’economia e più in generale su quali fondamenti teorici e regimi di fatto si reggono gli Stati. ovvero la Filosofia Politica .
Qui in Italia i diplomati ,dai Licei,escono ignoranti sugli argomenti/materie di cui ho fatto cenno e se tali giovani non s’indirizzano a studiare le materie in questione non sapranno mai perché accadono nel loro Paese rivoluzioni “pacifiche” che distruggono il loro futuro.
In Russia , Putin e la sua cerchia sanno benissimo che sono in guerra con le élite che vogliono il liberismo ,stile USA e UE , in Russia ,e sanno anche che devono difendere la Libertà del popolo russo dagli appetiti di una sparuta minoranza parassita che va segmentata e dispersa perché non possa radicarsi e distruggere la Russia.( la Lotta per l’Indipendenza del proprio Paese è più forte di quella per la Libertà d’impresa di pochi privilegiati).