A seguito di una richiesta di sostegno russo del presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, tra le crescenti tensioni tra Minsk, l’Unione Europea e la NATO, la Russia ha schierato il suo aereo da combattimento più grande e con più autonomia, il Tu-160, per esercitazioni sullo spazio aereo bielorusso. I bombardieri sono stati scortati da caccia Su-30SM dell’aeronautica bielorussa [entrambi i link in inglese], che sono i più pesanti jet da combattimento costruiti per operazioni aria-aria in tutta Europa in servizio dal 2019. L’11 novembre il presidente Lukashenko ha dichiarato, in merito ai piani per pattugliamenti congiunti [in inglese] lungo i confini sia bielorussi che russi: “Come abbiamo concordato, da Mosca a Gomel, lungo il confine meridionale della Bielorussia, poi lungo il confine occidentale fino a Postavy nella regione di Vitebsk e tornando a Mosca da Postavy attraverso Orsha. Questo anello intorno agli Stati Baltici, la Polonia e l’Ucraina deve essere monitorato da militari russi e bielorussi… Su questo abbiamo concordato con la Russia. Non c’è tempo per gli scherzi. La situazione è molto grave. La cosa più grave è che si sono discostati dagli accordi. Non sappiamo cosa vogliono”. Ha concluso che “russi e bielorussi devono controllare congiuntamente questa situazione”.

Bombardiere strategico russo Tu-160.
L’11 novembre ha segnato il primo dispiegamento di bombardieri strategici russi in Bielorussia, con il presidente Lukashenko che ha commentato: “Dobbiamo monitorare costantemente la situazione al confine. Lasciamoli urlare e piangere. Sì, questi sono bombardieri in grado di trasportare armi nucleari. Ma non abbiamo altra via d’uscita. Dobbiamo vedere cosa stanno facendo”. Il dispiegamento arriva quando Russia e Bielorussia hanno integrato sempre più le loro forze armate, tra crescenti riferimenti alla “Unione Statale di Russia e Bielorussia”. Poiché Minsk è sottoposta a crescenti pressioni occidentali, sia dalle rivolte e dalle proteste sostenute dall’Occidente nel 2020 [in inglese] sia dalle crescenti sanzioni economiche occidentali imposte da allora, un’ulteriore integrazione con la Russia è stata vista come un passo necessario per rafforzare la sicurezza contro il blocco occidentale. Polonia e altri paesi occidentali nel frattempo hanno accusato la Bielorussia di usare come arma il flusso di migranti mediorientali verso l’Europa per minare la sicurezza dell’UE.

Bombardiere pesante russo Tu-22M.
Il Ministero della Difesa russo ha rilasciato filmati dei Tu-160 che sorvolano la Bielorussia il 12 novembre, seguito da un volo dei bombardieri Tu-22M3 il 10 novembre sulla Bielorussia, che ha inviato una simile dimostrazione di forza. Sia il Tu-160 che il Tu-22M [entrambi i link in inglese] sono moderni velivoli supersonici, in grado di ingaggiare comodamente qualsiasi bersaglio in Europa senza lasciare lo spazio aereo russo a causa della portata dei loro missili da attacco invisibili ai radar. Il vice rappresentante permanente russo presso le Nazioni Unite, Dmitrij Poljanskij, in merito al dispiegamento ha dichiarato che i voli sono stati effettuati in risposta ai recenti sviluppi ai confini dell’Unione Statale, vale a dire il crescente assembramento militare da parte sia della Polonia che dell’Ucraina ai confini della Bielorussia. “Chi lo vede [come un atto provocatorio] dovrebbe ricordare che è una reazione ad un massiccio concentramento di truppe al confine tra Polonia e Bielorussia. Abbiamo i nostri obblighi come parte dell’unione Russia-Bielorussia e all’interno della CSTO. Quindi, se c’è un assembramento militare al confine con la Bielorussia, dobbiamo reagire”, ha affermato. La Bielorussia rimane l’unico stretto partner di difesa della Russia in Europa, e la possibilità di una piena fusione dei due Stati per rendere la Bielorussia una regione autonoma della Russia è stata sollevata sempre più frequentemente durante l’ultimo anno.
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Pubblicato da Military Watch Magazine il 13 novembre 2021
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
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sarebbe auspicabile per la pressione cui l occidente sta facendo sulla Bielorussia, nessuno, a parte il satana occidentale, vuole una Bielorussia fagocitata dal nazismo come è successo per gli ucraini