Funziona! A Washington, per molti anni le richieste di porre fine all’erosione del controllo degli armamenti [in inglese] e di rilanciare un dialogo sulla sicurezza con Mosca, nonostante le divisioni esistenti, sono cadute nel vuoto a Washington. Il pericolo di una corsa agli armamenti senza limiti è diventato imminente, e sono emerse altre minacce. In teoria, dovrebbero essere in cima all’agenda della sicurezza tra Russia e Occidente, ma non lo sono. Ora sembra che ci sia un po’ di luce alla fine del tunnel. Ma perché adesso? Cosa c’è stato di così speciale nel marzo 2018?

Evidentemente, l’importantissimo discorso [in inglese] di Vladimir Putin dell’1 marzo. A parole è stato condannato e fortemente criticato in Occidente, ma in pratica la condivisione delle informazioni sulle super armi russe [in inglese] ha stimolato una reazione positiva. Coloro che non hanno mai perso un’opportunità per denigrare la Russia e darle la colpa di tutte le cose sbagliate del mondo stanno improvvisamente cambiando musica. Sembra che questa volta il presidente russo li abbia inchiodati.

Subito dopo il suo discorso, un gruppo di senatori ha chiesto di rilanciare un dialogo strategico con la Russia – qualcosa di impensabile [in inglese] solo qualche tempo fa. I legislatori statunitensi non hanno mai perso l’occasione di dimostrare il loro zelo nell’attaccare Mosca, e ora stanno enfatizzando l’urgenza [entrambi i link in inglese] di far ripartire i colloqui! La lettera, indirizzata al segretario di stato Rex Tillerson [in inglese], è stata pubblicata l’8 marzo.

I senatori ritengono che il nuovo Trattato START, quello denunciato dall’amministrazione [entrambi i link in inglese], dovrebbe essere esteso. Scade nel 2021, ma il documento contiene una clausola per una proroga di cinque anni.

Ma non si tratta solo del nuovo START. I senatori vogliono parlare del missile da crociera russo a propulsione nucleare con gittata illimitata e del drone sottomarino nucleare – armi non incluse in nessun accordo ma menzionate nel discorso. In realtà chiedono un programma molto più ampio.

Ci sono altri segnali di cambiamenti positivi? Osservando da vicino altri eventi correlati, la risposta è sì. L’ambasciata russa a Washington ha riferito [in inglese] che l’Ambasciatore Anatolij Antonov e il Presidente pro tempore del Senato degli Stati Uniti Orrin Hatch hanno tenuto una riunione [in inglese] per sottolineare la necessità di normalizzare le relazioni bilaterali.

La leadership della NATO è intervenuta. Il 7 marzo, il Generale Petr Pavel, Presidente del Comitato Militare del blocco, ha affermato [in inglese] che la Russia e la NATO possono rinvigorire le loro relazioni. Il generale ritiene che le parti abbiano bisogno di un impulso per far decollare il processo. Far rivivere il dialogo strategico Russia-USA potrebbe essere la cosa giusta.

Nonostante il deterioramento delle relazioni, alcuni contatti sono sempre stati mantenuti. Alla fine di gennaio, tre capi delle principali agenzie di intelligence russe hanno visitato [in inglese] gli Stati Uniti in contemporanea. Almeno uno di loro era sotto sanzioni, ma l’incontro è stato abbastanza importante da indurre il Presidente Trump a rinunciare alle misure restrittive. Il presidente degli Stati Uniti ritiene [in inglese] che “Putin è molto importante”.

È importante e pronto a parlare di questioni di sicurezza, in particolare del controllo degli armamenti. Il presidente russo lo ha confermato ancora una volta nel suo illuminante discorso. Dopotutto, Mosca ha sempre sostenuto l’idea di estendere il nuovo START, mantenere in vigore il Trattato INF e mantenere il regime di non proliferazione. Ritiene che sia possibile conseguire progressi graduali nel campo del controllo degli armamenti nonostante l’attuale sfiducia e il generale deterioramento delle relazioni. L’estensione del Nuovo START manterrebbe in vigore le misure di verifica di importanza cruciale e ravviverà le sempre più flebili speranze di salvare il regime di controllo degli armamenti.

Sia la Russia che gli Stati Uniti stanno perseguendo l’ammodernamento delle loro triadi strategiche. Nessuno dei loro piani è inibito dal Nuovo START, ma è imperativo mantenere i limiti e le procedure di verifica in atto per evitare che il processo sfugga di mano e provochi una corsa agli armamenti senza limiti. L’estensione promuoverebbe un’atmosfera positiva per migliorare le relazioni generali.

Le rivelazioni del Presidente Putin potrebbero spingere gli Stati Uniti a rendersi conto che ci sono altri problemi che si sono rifiutati imprudentemente di affrontare. Solo pochi giorni fa, Washington ha fatto deragliare [in inglese] i colloqui sulla sicurezza informatica. C’è un urgente bisogno di affrontare il problema dell’incombente corsa agli armamenti ipersonici [in inglese]. La militarizzazione dello spazio [in inglese] è un’altra questione di fondamentale importanza che deve essere affrontata dalle due potenze. È difficile fare progressi senza limitare la difesa balistica globali degli Stati Uniti. La non proliferazione nucleare è nei guai, e non può essere salvata senza che la Russia e gli Stati Uniti lavorino insieme.

Nei suoi commenti sulla lettera dei senatori, il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha detto [in inglese] che Mosca è pronta a lanciare colloqui sulla stabilità strategica. La lettera e la risposta della Russia sono buone cose, ma non ci sono stati progressi fino a quando Vladimir Putin non ha menzionato i nuovi sistemi d’arma, facendo sì che il suo discorso avesse un forte effetto di moderazione. Questa è la lezione da imparare: devi essere molto forte e avere un asso nella manica quando tratti con gli Stati Uniti.

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Articolo di Alex Gorka pubblicato su Strategic Culture il 12 marzo 2018
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia

[le note in questo formato sono del traduttore]

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