In generale, è una buona idea evitare di attribuire intenti nefasti alle azioni spiegate dalla mera stupidità. Ma questo è un caso in cui la mera stupidità non può in alcun modo spiegare la lunga e costante processione di errori in politica estera nell’arco di tre decenni, ognuno dei quali mirato specificatamente a rafforzare la Russia. Non è possibile sostenere che un eccesso di arroganza, ignoranza, avidità e opportunismo politico accoppiato ad un deficit di analisti competenti in politica estera possa produrre un tale risultato perché, essenzialmente, sarebbe come dire che alcune scimmie munite di trapani, fresatrici e torni possono produrre un orologio svizzero. Ma la sola alternativa sarebbe quella di affermare l’esistenza di una rete di agenti del Cremlino annidati in profondità nelle viscere dello Stato Profondo americano, e che tutti lavorino in concerto per promuovere gli intessi russi mentre, allo stesso tempo, mantengono la possibilità di una smentita plausibile a tutti i livelli dell’operazione.

Ufficialmente, il piano era di indebolire e distruggere la Russia; ma a quel tempo, a seguito del collasso sovietico, la Russia si stava indebolendo e distruggendo molto bene da sola, nessun intervento era necessario. Inoltre, ogni tentativo statunitense di indebolire e distruggere la Russia l’ha resa più forte; ci fosse stato il più rudimentale meccanismo di verifica, avrebbe rilevato una discrepanza così profonda fra gli obbiettivi politici e i risultati ottenuti, e sarebbero stati fatti degli aggiustamenti. Superficialmente, questo può essere spiegato dalla natura della fasulla democrazia americana, in cui ogni amministrazione può incolpare per i propri fallimenti gli errori fatti dalla precedente amministrazione ma, nel frattempo, lo Stato Profondo rimane al potere e sarebbe stato costretto ad ammettere l’esistenza di un problema nel piano di indebolire e distruggere la Russia dopo alcuni cicli di questo fiasco. Il fatto che non sia stato rilevato nessun problema ci porta al punto di partenza, al sospetto che vi siano degli agenti di Putin al lavoro indefesso nelle viscere dello Stato Profondo.

Ma questa è pura teoria di cospirazione cui noi non ci dovremmo neanche avvicinare. Basti dire che, al momento, non ci sono spiegazione adeguate per quello che è successo. Dopo il collasso sovietico, ci voleva davvero poco ad accelerare il collasso della Russia. Ma non è stato preso nessuno dei passi necessari, e quelli presi (ufficialmente per indebolire e distruggere la Russia) hanno avuto l’esatto effetto opposto. Perché? Qui sotto ho elencato dieci delle iniziative con più successo di quella che appare essere la campagna RRGN [vedi il titolo]. Se avete una spiegazione alternativa, sarei lieto di ascoltarla.

1. Se la Russia fosse stata accolta immediatamente nell’Organizzazione del Commercio Mondiale (la WTO, nella quale voleva entrare), sarebbe stata inondata da importazioni poco costose che avrebbero distrutto l’industria e l’agricoltura russe. La Russia avrebbe venduto semplicemente il petrolio, il gas, il legname, i diamanti e le sue altre risorse naturali, e avrebbe comprato tutto ciò di cui altro necessitava. Invece, gli Stati Uniti e gli altri membri della WTO spesero diciotto anni per negoziare l’entrata della Russia nell’organizzazione. Quando entrò, nel 2006, c’era rimasto poco tempo prima del collasso finanziario del 2008, dopodiché la WTO non fu più un fattore rilevante.

2. Se fosse stato immediatamente garantito alla Russia un regime senza visti per viaggiare in Occidente (come lei voleva), la maggior parte dei russi in età lavorativa si sarebbe diffusa facilmente fuori dalla Russia, lasciando indietro una popolazione di orfani e anziani, in modo simile a quel che è accaduto con l’Ucraina contemporanea. Dopo aver perso molta della sua popolazione attiva, la Russia non avrebbe rappresentato nessun tipo di minaccia economica o militare. Al contrario, alla Russia non è stato mai garantito un regime di viaggi senza visto e ha, piuttosto, subito restrizioni che sono solo aumentate nel tempo. Oggi, la maggior parte dei russi ha fatto propria l’idea che, semplicemente, non sono ben accetti in Occidente e che devono cercar fortuna in patria.

3. Dopo il collasso sovietico, la Russia stessa collassò in un mosaico di centri regionali. Molti di loro (Tatarstan, Bashkortostan, Repubblica degli Urali, Cecenia) accarezzavano l’idea della secessione. Lasciata a sé, la Russia si sarebbe evoluta in una confederazione senza nessuna capacità di formulare una politica estera unitaria. Invece, risorse e mercenari furono pompati in Cecenia, trasformandola in una minaccia esistenziale per le autorità di Mosca e forzandola a diventare militarmente risoluta. Il fatto che adesso in Ucraina i volontari ceceni stiano combattendo dalla parte dei russi, sottolinea il fallimento della politica americana verso la Cecenia.

4. Se, a seguito del collasso sovietico, la NATO avesse semplicemente riconosciuto che la minaccia contro cui stava combattendo non esisteva più e si fosse sciolta, o diventata semplicemente inattiva, la Russia non avrebbe mai pensato a doversi riarmare. La Russia stava felicemente tagliando in pezzi le sue navi e missili per farne rottami metallici. Invece, la NATO ritenne appropriato bombardare la Jugoslavia (per una ragione umanitaria inventata) e poi espandersi senza soste verso est. Queste azioni comunicarono piuttosto bene il messaggio che l’Occidente non si opponeva all’Unione Sovietica e al comunismo ma alla Russia stessa. E mentre, alla fine degli anni ’90, non molti russi erano entusiasti di combattere e morire per la grande gloria del comunismo, alzarsi a difesa della Madrepatria è tutt’altra storia.

5. Se i dintorni immediati della Russia fossero stati lasciati semplicemente a loro stessi, la Russia non avrebbe mai considerato la necessità di avventurarsi al di fuori del suo già vasto e sotto-popolato territorio. Ma ecco arrivare una provocazione: agendo con l’approvazione statunitense, le forze armate georgiane attaccarono le forze di pace russe stazionate in Ossezia del Sud durante le Olimpiadi di Pechino del 2008, obbligando la Russia a reagire. Il fatto che la Russia poté demilitarizzare la Georgia in appena qualche giorno fu un’importante iniezione di fiducia, e insegnò che le forze NATO e quelle da lei addestrate erano rammollite e morbide e non rappresentavano un grosso problema. Il territorio russo si espanse con l’inclusione dell’Ossezia del Sud, e dell’Abcazia aggiunta come bonus, aprendo la strada a nuove espansioni territoriali (Crimea, Donbass, Kherson, Nikolaev, Odessa,…).

6. Se gli Stati Uniti avessero lasciato stare la Siria, uno stretto alleato russo per circa un secolo, la Russia non si sarebbe espansa nella regione del Mediterraneo. Così come andò, il governo siriano invitò la Russia ad aiutarlo per invertire il corso degli eventi nella sua guerra contro l’ISIS, sostenuto dagli Stati Uniti, e la Russia distrusse l’ISIS con l’aiuto di un piccolo contingente di forze aerospaziali stazionate in una singola base aerea. Le azioni in Siria hanno messo in mostra i moderni sistemi d’arma russi e hanno portato ad una coda di ordini militari lunga vent’anni da tutte le parti del mondo. Inoltre, gli alleati della Russia in tutto il mondo sanno che, se gli Stati Uniti/NATO o i loro mercenari gli provocano qualche problema, devono solo fischiare e Mosca arriva subito con le sue bombe di precisione e impacchetta poi i cadaveri ordinatamente.

7. Dopo il colpo di Stato a Kiev nel 2014 e il ritorno alla madrepatria della Crimea, le sanzioni statunitensi e occidentali furono immensamente d’aiuto nel lancio di un programma su larga scala per sostituire le importazioni, ringiovanendo l’industria e l’agricoltura russe. La Russia ora è largamente autosufficiente per l’alimentazione, ed è uno dei più importanti esportatori di prodotti alimentari. La sua posizione come principale granaio del mondo sarà ulteriormente rafforzata dall’aggiunta dalle regioni della “terra nera”, particolarmente fertili, nell’est e sud dell’Ucraina. Le sanzioni furono accompagnate da attacchi speculativi al rublo che portarono il suo cambio da 30 a 60 rubli per ogni dollaro (la sua quotazione odierna), rendendo i prodotti russi molto più competitivi internazionalmente e stimolando il commercio estero.

8. Le vuote minacce senza fine di impedire alla Russia l’utilizzo del sistema SWIFT per i messaggi interbancari, hanno spinto la Russia a creare il suo sistema per i pagamenti, che ora è integrato con quello cinese. Il congelamento dei 300 miliardi di dollari del fondo sovrano russo, tenuto in deposito nelle banche occidentali, insieme al congelamento dei conti corrente degli oligarchi russi, hanno insegnato ai russi di non fidarsi delle banche occidentali e di evitare di tenere i loro soldi all’estero. Tutte queste azioni ostili nello spazio finanziario hanno aperto la strada ad una risposta abbastanza misurata che istantaneamente ha reso il rublo la più stabile valuta del pianeta, lasciando il dollaro e l’euro vulnerabili all’iperinflazione.

9. La guerra degli otto anni, condotta contro la popolazione civile del Donbass dall’esercito ucraino, col sostegno incondizionato degli Stati Uniti/NATO, ha prodotto una comprensione molto specifica nell’intera popolazione russa: l’Occidente la vuole sterminare. Quando gli ucraini hanno dichiarato di voler costruire bombe nucleari, e quando è stato scoperto che in Ucraina i laboratori del Pentagono per le armi biologiche stavano lavorando a creare patogeni mirati specificatamente contro i russi e quando, finalmente, è diventato chiaro che dietro a ciò non vi fossero solo gli ucraini ma l’intera NATO, e che ucraini+NATO fossero sul punto di lanciare un attacco su tutti i fronti, la Russia li ha prevenuti lanciando la sua Operazione Speciale. Può sembrare cinico, ma i precedenti otto anni di bombardamenti su edifici pieni di vecchi, donne e bambini, mostrati dal vivo nelle notizie serali in Russia ma fermamente ignorati in Occidente, sono stati strumentali nel produrre l’attuale livello di gradimento per l’Operazione Speciale, che ha raggiunto il 76% e livelli simili per Putin, il suo governo e perfino per molti governi regionali. Ora che, nonostante le spedizioni di armi occidentali, l’esercito ucraino è spazzato via a una velocità tale che sarà sparito in circa venti giorni (il “Giorno Z” calcolato), la Russia è pronta ad emergere come vincitrice assoluta della Terza Guerra Mondiale che, come la Guerra Fredda da lei persa, è stata a malapena combattuta. Ciò restaurerà la mistica militare russa sull’essere perennemente vittoriosa.

10. Infine, la Russia deve essere grata per i copiosi fondi forniti nel corso degli anni dagli Stati Uniti e dall’Occidente collettivo in sostegno della libertà d’opinione e della libera stampa in Russia, con il quale si intende la propaganda filo-occidentale. Innanzitutto, ciò ha aiutato a liberare lo spazio mediatico russo al punto che adesso, per la libertà d’espressione, la Russia è molto più aperta di qualsiasi altra nazione europea o nordamericana, con appena un accenno della censura corporativa e della cultura della cancellazione che sono oggi rampanti in Occidente. Poi, la bufera propagandistica occidentale è stata così ottusa e arrogantemente idiota che i russi, dopo averla elaborata per qualche anno, ora ridono apertamente delle narrazioni occidentali, e le agenzie di sondaggi d’opinione pongono solo in tracce il sostegno dei russi alle politiche pro-occidentali. Il processo è stato aiutato dalla vera e propria ridicolaggine di vari sviluppi avvenuti in Occidente: la cultura della cancellazione, il MeeToo, le varie LGBT, le operazioni per cambiare il sesso ai bambini, la promozione della pedofilia e tutto il resto, che hanno prodotto un’ondata di repulsione. Questa sterzata a 180° dalle opinioni a gran maggioranza pro-occidentali dai primi anni ’90 alla situazione corrente, è il gioiello della corona per i risultati dell’intera campagna trentennale dello Stato Profondo per Rendere la Russia Grande di Nuovo (RRGN).

Non voglio affermare che l’esistenza di RRGN all’interno dello Stato Profondo statunitense sia vera, dimostrabile con prove. Ma v’invito a seguire la famosa massima di Arthur Conan Doyle che dice: “Una volta eliminato l’impossibile, quel che rimane, non importa quanto improbabile, deve essere la verità” e fatemi sapere cose ne pensate.

[qui si può sostenere l’autore]

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Articolo di Dmitry Orlov pubblicato su The Saker il 24 maggio 2022
Traduzione in italiano di Fabio_san per SakerItalia

[le note in questo formato sono del traduttore]

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