Politici ed esperti russi hanno espresso la loro opinione su Pravda.Ru sugli eventi più importanti del 2017.
Aleksej Puškov, membro del Comitato del Consiglio della Federazione su Difesa e Sicurezza:
“Il più grande evento dell’anno è il successo dell’operazione russa in Siria [in inglese] e la liquidazione dell’ISIL come formazione combattente e, ancor più, come entità statale in Siria, questo, a mio avviso, è l’evento più importante.
Un altro evento molto importante, o, per essere più precisi, un anti-evento, è il riconoscimento di Gerusalemme da parte di USA come capitale d’Israele, una decisione che ha infiammato il Medio Oriente, che è diventata una rozza violazione del diritto internazionale, poiché le risoluzioni internazionali dell’ONU e del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che gli Stati Uniti hanno sostenuto, prevedono uno status speciale per Gerusalemme.
La decisione di riconoscere unilateralmente Gerusalemme come capitale israeliana [in inglese] è stata una violazione di tutte le norme del diritto internazionale. Penso che questo evento sia molto indicativo dal punto di vista del ruolo che la Russia svolge nel mondo e il ruolo degli Stati Uniti, il ruolo della Russia è stabilizzante e positivo, mentre il ruolo degli Stati Uniti è destabilizzante e distruttivo”.
Evgenij Satanovskij, Presidente dell’Istituto del Medio Oriente:
“Il più grande evento dell’anno è lo stato delle cose in Siria: la Federazione Russa ha ripristinato il suo potenziale militare, e questo significa che la grande guerra con la NATO è stata perlomeno cancellata”.
Anatolij Wasserman, consulente politico, pubblicista:
“Ricorderò l’anno 2017 per gli eventi che non hanno avuto luogo. Ad essere onesti, mi aspettavo che l’esaurimento dell’attuale struttura della divisione globale del lavoro diventasse evidente a tutti. Trump si offre di smantellare questa struttura mentre può ancora essere fatto senza conseguenze catastrofiche. Comunque sia, questo non è accaduto, e Trump stesso è stato definito un personaggio incompetente, un burattino russo, quindi questo sistema dovrà declinare verso il basso. A mio parere, Trump non ha capito perché così tante persone lo attaccano da ogni direzione, ed è ancora convinto di offrire solo cose buone. Il guaio è che ogni cosa buona è un ostacolo per coloro che traggono profitto dalle imperfezioni.
Ricorderò il 2017 anche per la campagna denigratoria sfrenata e assolutamente infondata contro la Russia su qualsiasi cosa – dal doping nello sport alle interferenze nelle elezioni americane e, purtroppo, mi ricorderò quest’anno per l’incapacità dei politici russi di rispondere a tutti questi attacchi. In effetti, ci sono solo due persone che fanno qualcosa a riguardo – il presidente Putin e il Ministro degli Esteri Lavrov [in inglese]. Tutti gli altri, come sembra, stanno fermi, guardano e non fanno nulla.
Infine, il 2017 sarà ricordato per l’ascesa dell’economia russa, nonostante gli sforzi di coloro che credono negli effetti benefici della libertà personale illimitata senza alcun rispetto per la società. Certamente, la libertà individuale è necessaria, ma solo entro i limiti che non minano lo sviluppo della società: senza la società, le persone non saranno in grado di vivere e creare – non saranno in grado di sopravvivere”.
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Articolo di Dmitrij Sudakov pubblicato su Pravda Report il 29 dicembre 2017.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
Sono d’accordo con Wasserman quando dice che si sentono in campo internazionale per la RUSSIA SOLO LE VOCI DI Putin e Lavrov;tuttavia sottolineo che è necessario ci siano AD ESPRIMERSI solo le voci istituzionali che rappresentano la Russia a testimoniare che l’Occidente si sbaglia se pensa che più voci siano espressione di Libertà quando sono voci che la insidiano per favorire l’intromissione negli affari e politica interna russa di USA/NATO E UE.