La Russia – OK, non l’attuale governo russo, ma una fabbrica di troll privata situata in Russia – ha acquistato annunci politici su Facebook per un valore di 100.000 dollari, progettati per modificare il risultato delle elezioni del 2016. Ma solo una piccola parte di quelle pubblicità era politica. Inoltre, quella piccola parte era divisa tra le pubblicità pro-Hillary Clinton e pro-Donald Trump. E soprattutto, 100.000 dollari in pubblicità su Facebook non possono influenzare il risultato di elezioni che costano 6,8 miliardi di dollari.
Ora, i media che hanno pubblicizzato per due anni la spumeggiante indagine sul Russiagate di Robert Mueller, consigliere speciale, avvertono che la Russia sta pianificando di fare la stessa cosa nel 2020.
Abbiate un po’ di paura, ma proprio un po’ di paura.
“I nostri avversari vogliono minare le nostre istituzioni democratiche, influenzare il sentimento pubblico e influenzare le politiche del governo”, dice una dichiarazione dei principali funzionari della sicurezza dell’amministrazione Trump rilasciata a novembre. “Russia, Cina, Iran e altri attori stranieri malevoli cercheranno tutti di interferire nel processo di voto o influenzare le percezioni degli elettori”.
Mettendo da parte la questione se sia intelligente prendere il governo degli Stati Uniti in parola – non lo è – se la Russia si intromettesse nella nostra politica interna, ce ne accorgeremmo.
Per non dire altro.
Nel corso della sua storia, gli Stati Uniti hanno ripetutamente attaccato, sabotato e minato l’Unione Sovietica. L’interferenza degli Stati Uniti è stata uno dei principali contributi al crollo di quel paese nel 1991. Quindi il governo russo che ne è seguito – il sistema ora in atto – non avrebbe potuto esistere se non fosse per gli Stati Uniti.
Immaginate di essere uno dei leader russi nominati nei mesi successivi alla Rivoluzione Bolscevica del 1917. Avete molti problemi da affrontare. L’ultima cosa di cui avete bisogno è una forza guidata dagli Stati Uniti di decine di migliaia di truppe che invadono il tuo nuovo caotico paese, la maggior parte del quale è primitivo e poverissimo. Ma è quello che è successo. Ci sono voluti tre anni per cacciare le nostre truppe.
È un po’ più di interferenza rispetto alla pubblicità su Facebook.
Durante la Seconda Guerra Mondiale gli Stati Uniti e l’URSS erano alleati contro la Germania Nazista – il nemico del mio nemico e tutto il resto – ma anche dopo aver promesso di saltarci dentro, gli inefficienti americani trascinarono i piedi per tre anni prima di entrare in guerra, contenti di resistere mentre decine di milioni di cittadini sovietici morivano. L’allora presidente Franklin Delano Roosevelt “fece deliberatamente sì che il popolo sovietico si facesse carico delle difficoltà della guerra e sperava di vedere l’Unione Sovietica dissanguata”, disse un comandante militare di nome Ivan Kuzovkov all’agenzia Tass nel 1984.
Nel 1962, l’allora presidente John F. Kennedy portò il mondo sull’orlo della Terza Guerra Mondiale perché l’Unione Sovietica aveva piazzato missili a Cuba, a 140 chilometri di distanza dalla Florida. Eppure due anni prima, i sovietici avevano abbattuto il pilota spia americano Gary Powers in quella che fu nota come Crisi degli U-2. Non c’è dubbio che l’aereo fosse nello spazio aereo sovietico. Fu un atto di guerra. Ma anche al culmine della Guerra Fredda, i sovietici scelsero di guardare dall’altra parte. Riuscite ad immaginare cosa sarebbe successo se la Russia avesse fatto la stessa cosa con noi?
Nel 1982, l’allora presidente Ronald Reagan approvò un’ingegnosa operazione della CIA per far esplodere un enorme gasdotto che attraversava la Siberia. “Per distruggere la fornitura di gas sovietica, i suoi profitti in valuta occidentale e l’economia interna russa, il software del gasdotto che doveva far funzionare le pompe, le turbine e le valvole era programmato per andare in tilt dopo un intervallo decente, e resettare la velocità della pompa e i settaggi delle delle valvole per produrre pressioni ben superiori a quelle accettabili per i giunti e le saldature delle tubazioni”, ha ricordato un ex membro del consiglio di sicurezza nazionale di Reagan. Il risultato sarebbe stato un collasso economico, una catastrofe ambientale e “l’esplosione e l’incendio non nucleari più monumentali mai visti dallo spazio”.
Far esplodere l’equivalente del Trans-Alaska Pipeline System sarebbe stato un po’ più drammatico della pubblicazione delle e-mail del Comitato Nazionale Democratico, anche se non ci sono prove che dietro ci fosse la Russia.
Nel 1983, il volo Korean Airlines 007 – amo la sottigliezza del numero – fu abbattuto sulla Russia nord-orientale dopo che il suo pilota spense il transponder dell’aereo e ignorò gli ordini di ritirarsi dallo spazio aereo sovietico, militarmente sensibile nella zona. L’aereo era penetrato nell’Unione Sovietica per 587 chilometri, un record mondiale per la navigazione aerea “fuori rotta”. È impossibile saperlo con certezza, ma visti gli stretti legami tra la Corea del Sud e gli Stati Uniti all’epoca, è probabile che la compagnia aerea abbia consentito alla CIA di apporre sull’aereo telecamere spia ad alta risoluzione. Essa giocò d’azzardo con la vita dei passeggeri supponendo che i russi non avrebbero sparato ad un aereo di linea civile.
Un altro progetto dell’era Reagan prevedeva un sabotaggio economico. Poiché il petrolio e il gas erano le principali esportazioni sovietiche, gli Stati Uniti convinsero l’Arabia Saudita ad incrementare la produzione delle proprie riserve energetiche. I prezzi del petrolio e del gas diminuirono a livello globale; l’economia sovietica precipitò; e i contribuenti statunitensi compensarono i sauditi per aver fatto loro un favore. Se la Russia avesse intenzionalmente causato il tracollo finanziario del 2007-2009 solo per prendeci in giro, lo avremmo considerato un atto di guerra.
Nel 1991, gli Stati Uniti vinsero; l’Unione Sovietica collassò; e la Russia passò al capitalismo del libero mercato. Pensereste che gli americani avrebbero cercato di aiutarla. Infatti mandarono soldi: tangenti per la piccola cricca di ex burocrati corrotti che circondavano il primo presidente post-sovietico della Russia, Boris Eltsin, dalla quale emerse presto una nuova classe di violenti oligarchi. I russi ordinari non ottennero nulla. Si stima che tra 2,5 e 3 milioni di cittadini russi siano morti di fame e per altre cause a seguito del crollo del Comunismo e del rifiuto della comunità internazionale di mandare aiuti.
E noi parliamo di interferenze! Gli americani hanno lavorato duramente per distruggere l’URSS. Dopo aver avuto successo, quando delle interferenze sarebbero state ben accette, lasciarono la Russia a morire.
Quando gli Stati Uniti sono preoccupati per la Russia che interferisce con la sua politica interna, suona molto come una proiezione psicologica.
O solo dessert.
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Articolo di Ted Rall pubblicato su Unz Review il 17 gennaio 2020
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
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sul volo coreano n. 007.
ricordo di avere sentito una notizia durante un radiogiornale trasmesso dall’allora giovane rai stereo notte – presumo 1985 – alle ore 2.00 o 4.00, dove venne detto che una struttura di controllo ed assistenza al volo giapponese aveva reso nota la registrazione delle comunicazioni radio del comandante dello stormo sovietico che chiedeva al volo civile di cambiare rotta, richiesta ripetuta, se non sbaglio, per oltre mezz’ora.
mesi dopo venne, sempre dalla stessa emittente e sempre negli stessi orari, data notizia che la quasi totalità dei passeggeri a bordo erano agenti dei servizi di spionaggio usa. ripeto, con orrore, ” quasi totalità “.
spero di avere fatto cosa gradita segnalando questi episodi di cui mai ho più sentito parlare, rimanendo stupito invece delle rituali scuse da parte russa, ed anche di recente, per quello che viene definito un incidente, un errore.