Igor Sechin è il capo della compagnia petrolifera statale Rosneft.

Lo sviluppo del Vostok Oil includerà 100.000 nuovi posti di lavoro, 15 nuove città industriali, 800 km di gasdotti e investimenti totali per oltre 144 miliardi di euro.

Due compagni intimi, con una cooperazione decennale si sono incontrati martedì per un colloquio al Cremlino [in inglese] e l’Artico era in cima alla loro agenda. Igor Sechin lavora con Vladimir Putin dagli anni ‘90, ed è considerato tra gli uomini più potenti e influenti del paese.

Questa volta, è stato il progetto Vostok Oil ad essere il tema chiave della discussione.

Il petrolio della tundra

Igor Sechin e la sua compagnia petrolifera statale Rosneft intendono sviluppare grandi campi petroliferi sulla vasta tundra degli Urali settentrionali, ed esportarlo attraverso un porto marittimo progettato nella Penisola del Tajmyr.

Igor Sechin parla del Vostok Oil con Vladimir Putin.

Sarà il più grande progetto nell’odierna industria petrolifera globale, ha sottolineato Sechin a Putin.

Secondo il leader di Rosneft, il Vostok Oil includerà lo sviluppo di 15 nuove città industriali, due aeroporti, un porto marittimo, circa 800 km di nuovi gasdotti, 3500 km di nuove linee elettriche e 2000 MW di capacità di energia elettrica.

Richiederà 100.000 nuovi posti di lavoro e porterà a un aumento annuale del 2% nel PIL nazionale, spiega.

 

Fino alla costa artica

Il progetto si basa sullo sviluppo di numerosi giacimenti petroliferi, di cui almeno tre nell’area di Vankor [in inglese]. I nuovi gasdotti e il previsto porto marittimo consentiranno ai partner di esportare circa 25 milioni di tonnellate di petrolio all’anno attraverso la Rotta Marittima Settentrionale.

Il gasdotto sarà inoltre progettato per il trasporto di petrolio da Payakha, i campi situati lungo il fiume Yenisey. Entro il 2030, un totale di 100 milioni di tonnellate di petrolio potranno essere esportate attraverso il gasdotto e il nuovo porto marittimo di Tajmyr. Una flotta delle migliori navi cisterna rompighiaccio classe Arc7 sarà costruita per il progetto, ha spiegato Sechin [entrambi i link in inglese].

Enormi tagli fiscali

Il leader della compagnia petrolifera ha il sostegno di cui ha bisogno dal Cremlino. La nuova legislazione russa apre la strada a massicci investimenti nel nuovo progetto artico della società, così come a molti altri giganteschi investimenti petroliferi nella regione.

Rosneft e altre compagnie petrolifere otterranno grandi riduzioni fiscali che copriranno i costi di sviluppo del progetto.

La legislazione che a gennaio è stata accettata dal governo [in inglese] include misure che devono innescare lo sviluppo di nove nuovi enormi progetti per gli idrocarburi artici, con investimenti fino a 14,7 trilioni di rubli (210 miliardi di euro). Il Vostok Oil è il più grande dei nuovi progetti previsti.

La Rotta Marittima Settentrionale

Verrà costruito un oleodotto che andrà dai campi petroliferi della Rosneft a Vankor fino alla costa artica della Penisola del Tajmyr.

Sullo sfondo dei nuovi progetti c’è il desiderio del Cremlino aumentare i trasporti sulla Rotta Marittima Settentrionale (NSR). Vladimir Putin nel maggio 2018 ha reso la rotta marittima artica una priorità nazionale e ha richiesto un totale di 80 milioni di tonnellate di spedizioni annuali sulla rotta entro il 2024.

Secondo Igor Sechin, è la pressione del presidente sull’NSR che sta dietro allo sviluppo del Vostok Oil.

“Vladimir Vladimirovich […], ci è stato chiesto di fornire volumi di spedizione sulla Rotta Marittima Settentrionale e, nell’ambito del nostro adempimento di questo compito, la nostra azienda è insieme ai partner che lavorano allo sviluppo di una nuova provincia petrolifera e gasifera nel nord del nostro paese, nella Penisola del Tajmyr”, ha detto Sechin.

Le risorse della provincia sono di circa cinque miliardi di tonnellate di petrolio, ha chiarito.

Compratori indiani

Più di 10 trilioni di rubli (144 miliardi di euro) dovranno essere investiti nell’area, e 2 trilioni nella prima fase di sviluppo del progetto.

Negli ultimi anni Rosneft ha lavorato attivamente con partner indiani, e il Ministro del Petrolio e del Gas Naturale Dharmendra Pradhan ha confermato il mese scorso che le compagnie indiane prenderanno parte [in inglese] al Vostok Oil.

Oltre ai partner indiani, prenderanno parte al progetto anche aziende occidentali, ha dichiarato Igor Sechin a Vladimir Putin.

“Ci sono molti altri investitori occidentali, e prevediamo che questo diventerà un grande, un grande progetto internazionale”.

Sostegno del presidente

“Contiamo sul sostegno da parte sua in questo progetto”, ha sottolineato Sechin al Presidente.

Putin sembra pieno di elogi per la nuova iniziativa di Sechin.

“Igor Ivanovich, il progetto è davvero molto grande, e ovviamente con una grande prospettiva. Include l’incremento del PIL nazionale e l’aumento delle spedizioni sulla Rotta Marittima Settentrionale e, naturalmente, un rafforzamento delle posizioni della Russia nell’Artico”.

Allo stesso tempo, esprime una certa riserva.

“Ti auguro buona fortuna, [ma] assicurati di rendere conto di tutto nel modo corretto”.

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Articolo di Atle Staalesen pubblicato sul Barents Observer l’11 febbraio 2020
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.

[le note in questo formato sono del traduttore]

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