La società statale russa Rosatom si sta preparando [in russo] per ottenere lo status di organizzazione responsabile della rimozione dei sottomarini nucleari affondati dalle acque artiche.
L’aumento di sottomarini fuori servizio e il miglioramento della sicurezza nucleare e contro le radiazioni sono stati i temi principali della 23a riunione della commissione congiunta russo-norvegese per la cooperazione nel campo della protezione ambientale.
Mentre Mosca assumerà la guida dell’operazione, il governo norvegese e Bellona [in inglese] (ONG internazionale per la protezione ambientale, con sede ad Oslo) hanno da tempo incoraggiato la Russia a recuperare le navi, poiché i loro reattori instabili rischiano di contaminare acque di pesca cruciali al nord della costa scandinava.
“Sono molto lieto che siamo riusciti a tenere una riunione della commissione, nonostante la pandemia”, ha dichiarato Audun Halvorsen, segretario di stato presso il Ministero degli Affari Esteri norvegese. “È estremamente importante per noi che tali eventi non vengano interrotti e che continuiamo a condurre un dialogo aperto e scambiare informazioni, poiché per la Norvegia la cooperazione con la Russia nel campo della sicurezza nucleare e contro le radiazioni è una priorità. Abbiamo ottenuto molto in 25 anni”.
Nel 2020 è stato completato lo sviluppo di uno studio di fattibilità sulla manipolazione sicura di oggetti allagati e sommersi.
Il progetto quadriennale ha coinvolto un consorzio internazionale nell’ambito di un contratto tra la Commissione europea e la società italiana SOGIN.
Gli esperti hanno creato un database di oggetti allagati e sommersi, valutato il loro pericolo, nonché l’ammontare dei finanziamenti e i tempi di lavoro.
In precedenza, nel 2019, il documento è stato discusso in diverse conferenze internazionali, la conclusione è che tali oggetti pericolosi non possono essere lasciati ai posteri, devono essere rimossi e portati in un luogo sicuro.
Anatolij Grigorev, che dirige la divisione dei programmi internazionali di Rosatom, la società nucleare statale russa, ha affermato che il processo di messa in sicurezza del Lepse, che ha accumulato 639 barre usate di combustibile nucleare per rompighiaccio durante la sua carriera, sarà realizzato entro la fine di quest’anno.
Per quanto riguarda Zapadnaja Litsa, il pericolo di radiazioni è diminuito di un terzo, ha detto.
Delle 22.000 barre di combustibile nucleare che si erano accumulate nella vecchia base della marina nel corso degli anni, Grigorev ha detto che finora ne sono state rimosse 7.500. Entro la fine dell’anno, saranno anche portati via diversi gruppi di barre di combustibile che erano state immagazzinate all’aperto presso la struttura, ha detto.
“Lo scorso autunno, sono stato personalmente a Zapadnaja Litsa e ho potuto osservare quanto in sicurezza il combustibile nucleare esausto veniva spedito dall’impianto alla nave e spedito alla Atomflot”, ha detto Elisabeth Aspaker, capo della regione norvegese di Tromsø.
Ole Harbitz, a capo dell’Autorità Norvegese per la Radioprotezione e la Sicurezza Nucleare, ha ben accolto la volontà di Rosatom di recuperare i sottomarini sovietici affondati e altri detriti radioattivi dalle acque dell’Artico.
Secondo Grigorev, l’attività totale dei rifiuti nucleari dell’era della Guerra Fredda è di circa 1 milione di Curie. Si stima che il loro recuperò costerà 123 milioni di euro.
Gli obiettivi da completare entro il 2027 sono rimuovere il combustibile nucleare dalle strutture della parte nord-occidentale dell’Artico russo, completare lo smaltimento di sottomarini, rompighiaccio e navi di supporto nucleari e procedere alla fase attiva di riabilitazione della struttura.
A questo punto, è possibile che sia già iniziato il recupero del più pericoloso dei sottomarini affondati nell’Artico.
“Tenendo conto del fatto che abbiamo già un’esperienza positiva, molto probabilmente risolveremo questi problemi positivamente”, ha concluso Anatolij Grigorev.
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Pubblicato da Southfront il 20 luglio 2020
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
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