Russian S-400 Surface to Air Missile Batteries

Batterie missilistiche terra-aria S-400 russe.

Le forze armate russe si stanno preparando ad inserire il sistema missilistico terra-aria a lungo raggio S-500 [in inglese] in servizio di prima linea, con il sistema entrato in produzione all’inizio del 2018 e attualmente nelle fasi finali dei test. L’S-500 non è destinato a sostituire i suoi predecessori S-300 e s-400 in servizio, ma ci si farà invece affidamento per aggiungere un ulteriore livello alla rete missilistica russa superficie-aria. Il nuovo sistema è apprezzato per la sua capacità di ingaggiare bersagli ad alta velocità fino a 600 Km di distanza, la sua capacità di intercettare missili balistici e satelliti [entrambi i link in inglese] ad altitudini molto elevate, e i suoi potenti sensori che gli consentono di tracciare velivoli ipersonici nello spazio e agganciare bombardieri invisibili come il B-2 a grande distanza. Poiché gli Stati Uniti stanno sempre più investendo in capacità missilistiche ipersoniche per colmare il divario con la Russia da quando Mosca ha svelato una nuova generazione di armi ipersoniche nel marzo 2018, anche la capacità dell’S-500 di intercettare i veicoli di rientro ipersonici è stata ripetutamente evidenziata ed è molto apprezzata.

Missili ipersonici DF-17.

Con la Russia che schiera oltre 50 battaglioni di missili terra-aria a lungo raggio S-400, entrati in servizio dal 2007, una serie di rapporti indica che i militari potrebbero cercare di aggiornare i sistemi più vecchi con alcune tecnologie dell’S-500. Mentre l’S-400 non è stato progettato per intercettare missili balistici intercontinentali, spazioplani o satelliti, il sistema può potenzialmente essere modificato per intercettare i veicoli di rientro ipersonici. Tali modifiche potrebbero essere semplici, come l’aggiunta al suo arsenale di una nuova classe di missili terra-aria, comprendente oltre mezza dozzina di modelli; ma potrebbero anche richiedere aggiustamenti ai sensori dell’S-400 per ottimizzarlo per tracciare questi obiettivi. L’S-400 può già intercettare bersagli che volano a basse velocità ipersoniche come missili balistici a medio raggio, e i suoi missili possono colpire i loro bersagli a velocità Mach 14, il che significa che impegnare un missile che va a Mach 5-7 è assolutamente nelle loro capacità.

Batteria missilistica terra-aria S-400.

Esperti russi, parlando con i media nazionali, hanno approfondito il potenziale di utilizzo delle tecnologie dell’S-500 per migliorare l’S-400. Jurij Knutov, storico militare, colonnello in pensione e direttore del Museo delle Forze di Difesa aerea, alludendo alle attese capacità di una variante potenziata dell’S-400 ha dichiarato: “Possiamo affermare con grande certezza che l’S-500 Prometey, l’S-400 Triumf potenziato e il sistema laser semovente Peresvet saranno in grado di far fronte all’intercettazione di bersagli ipersonici”. L’esperto militare Dmitrij Kornev ha affermato allo stesso modo che “la capacità di sconfiggere obiettivi ipersonici è stata stabilita” nel progetto dell’S-500, e che “con una certa quantità di modifiche, anche altri sistemi di difesa aerea, come l’S-400 e il Buk-M3, saranno in grado di abbattere obiettivi ipersonici”. Il Buk-M3 è una piattaforma a medio raggio altamente mobile che utilizza un nuovo sistema di lancio a freddo, ed è stata progettata per integrare le piattaforme S-400 e fornire ulteriori livelli di difesa. Il presidente russo Vladimir Putin in precedenza aveva anche espresso fiducia nella capacità della Russia [in inglese] di intercettare le minacce ipersoniche, affermando il 14 giugno: “Penso che possiamo piacevolmente sorprendere i nostri partner con il fatto che quando [otterranno] queste armi, con un alto grado di probabilità avremo modo di combattere contro di loro”. Rimane incerto se questi aggiornamenti del sistema S-400 saranno offerti a clienti dell’export come Cina, Algeria e India.

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Pubblicato su Military Watch Magazine il 17 giugno 2020
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.

[le note in questo formato sono del traduttore]

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