Sicuramente sembra che Biden prenderà il controllo della Casa Bianca in un modo o nell’altro, e anche se Trump e i suoi sostenitori potrebbero ancora provare alcune cose, la correlazione politica delle forze all’interno delle classi dirigenti statunitensi è chiaramente contro Trump. Quanto ai “deplorevoli” – sono stati neutralizzati truccando le elezioni. Il che significa che la Russia dovrà presto affrontare la banda di Neoconservatori messianici più rabbiosamente russofoba della storia. Quindi cosa può aspettarsi il mondo?

I Democratici non sono significativamente diversi dai Repubblicani. È vero, i Democratici danno la colpa alla Russia per tutto, mentre i Repubblicani incolpano la Cina. Non c’è molta differenza: si tratta di odio e ricerca di capri espiatori. Ed entrambe queste fazioni dell’Unipartito oligarchico amano incolpare l’Iran perché, beh, si trova nella parte “sbagliata” del mondo, il Medio Oriente, che tutti i politici statunitensi (per non parlare dei loro padroni israeliani) vogliono controllare. Per quanto riguarda la lobby israeliana, da molti decenni cerca di innescare un attacco degli Stati Uniti contro l’Iran. Le recenti mosse statunitensi fatte di personale chiave e bombardieri potrebbero indicare che le discussioni su un attacco all’Iran sono ancora in corso.

Non credo che queste direzioni fondamentali nella politica estera statunitense cambieranno molto.

Perché?

Principalmente perché l’Impero Anglo-Sionista, e persino gli Stati Uniti come li conoscevamo, sono praticamente morti; il che significa che indipendentemente da chi ha il controllo degli Stati Uniti, i mezzi/capacità oggettive dell’Impero e degli Stati Uniti rimarranno gli stessi. In altre parole, quando Biden promette di mostrare alla Russia quanto sarà forte e potente, non avrà più capacità di minacciare la Russia di quelle di Trump.

Quindi la prima cosa che possiamo aspettarci è semplicemente “più o meno la stessa cosa”.

Ora, nell’Impero delle illusioni che sono diventati gli Stati Uniti, le apparenze contano molto più dei fatti. I politici statunitensi hanno due reazioni quasi riflessive a qualsiasi problema: usare la violenza o buttare soldi. Ovviamente, usare la violenza contro la Russia (o la Cina e l’Iran) sarebbe estremamente pericoloso. Quindi buttare soldi su un problema è il modo scelto dalle élite politiche statunitensi (si veda qui [in inglese] per i dettagli, piuttosto noiosi).

[Nota a margine: molto di quel denaro sarà speso per sciocchezze ideologiche come sostenere i diritti dei trans in Africa, le politiche della “consapevolezza del risveglio” nel Baltico, la “teoria critica della razza” in Giappone (buona fortuna!), gli “Studi sull’Olocausto” in Polonia e simili.]

Quello che accadrà dopo è che questo denaro sarà distribuito tra una burocrazia piuttosto grande degli Stati Uniti e dell’UE (e dei suoi subappaltatori) a tutti i tipi di pubbliche relazioni politiche volte a presentare la Russia moderna come la “Mordor di Putin” i cui “Nazgul” o agenti dell’SVR e/o FSB) corrono per il pianeta alla ricerca di più bersagli da infettare con il totalmente inefficace, ma comunque spaventoso, “Novichok”. In passato, gran parte di quel denaro veniva speso all’interno della Russia da tutti i tipi di ONG gestite dalla CIA, e gran parte veniva speso anche per varie azioni di propaganda al di fuori della Russia. Ancora una volta, questo non cambierà; semmai, aspettatevi ancora più spese in quelle che sono in realtà operazioni psicologiche strategiche.

La triste verità è che i politici statunitensi sanno molto poco della Russia, un paese che odiano e temono, ma che non iniziano nemmeno a capire. In questo caso, ciò che i politici statunitensi non capiranno è che la stessa Russia è cambiata molto negli ultimi anni: sono state adottate molte nuove leggi e regolamenti (si veda l’esempio tradotto automaticamente qui [in inglese]) che, in sostanza, hanno “tappato” molti “buchi politici” nella legislazione russa che hanno permesso alle organizzazioni Anglo-Sioniste di avere una grande influenza in Russia. Come risultato di queste riforme, è diventato molto più difficile per le ONG gestite dall’Occidente influenzare la scena politica russa.

Come risultato diretto di queste nuove regole, mi aspetto che una percentuale maggiore di denaro rimarrà assegnata alle attività situate in Occidente, e meno alle attività con sede in Russia. In parole povere, ciò significa che più denaro stampato negli Stati Uniti verrà speso per attività completamente inutili. Le uniche persone che ne trarranno vantaggio sarà l’intera classe di pseudo “esperti di Russia”, la cui unica vera competenza è come assicurarsi i soldi delle sovvenzioni. Produrranno ancora più conferenze e documenti di cui nessuno si preoccuperà, ma che permetteranno ai Neoconservatori statunitensi e al loro Stato Profondo di mostrare come “Biden è fermo con la Russia”. Il tipico cocktail statunitense di sprechi, cattiva gestione e frode (e non dimentichiamo la buona vecchia corruzione!).

Anche la risposta della Russia sarà “più o meno la stessa”: i politici russi continueranno ad esprimere il loro disgusto per i loro “partner” occidentali (per vostra informazione – quando i russi parlano di “partner” è sottinteso che lo intendono solo sarcasticamente). Il Ministro degli Esteri Lavrov e uno dei suoi vice [entrambi i link in inglese] hanno recentemente rilasciato dichiarazioni indicando sostanzialmente che la Russia non cercherà alcuna (!) forma di dialogo con l’Occidente, perché, francamente, è abbastanza chiaro per loro che è una totale perdita di tempo: la Russia non ha nessuno in Occidente con cui parlare: l’unico paese con una vera agenzia (anche se fortemente limitata dalla sua subordinazione ad Israele) sarebbero gli Stati Uniti; tutti gli altri paesi occidentali sono in realtà colonie e/o protettorati senza alcuna sovranità.

Che dire di tutte le tante provocazioni militari che l’Impero sta organizzando attorno alla Russia? Riguardano i leader russi o no?

Ebbene, no e sì.

In termini puramente militari, le capacità militari USA/NATO non sono una vera minaccia per la Russia, le cui forze armate sono molto più piccole, ma anche molto più capaci di quelle occidentali. Perché? Semplicemente perché costruire un esercito veramente potente è stata una priorità strategica fondamentale per il Cremlino, che aveva bisogno di un esercito effettivamente in grado di a) scoraggiare l’Occidente dall’attaccare la Russia e b) sconfiggere l’Occidente se la deterrenza dovesse fallire. In netto contrasto, le forze armate occidentali non si addestrano per guerre reali già da decenni: la maggior parte di quello che gli Stati Uniti/NATO fanno è utilizzare le forze armate occidentali per tutti i tipi di propaganda (come “inviare messaggi” o “mostrare determinazione” ecc.) e per operazioni di contro-insurrezione, non per combattere una vera, grande, guerra.

In questo momento l’esercito russo è molto più moderno (con circa l’80% di nuovo equipaggiamento in media in tutti i rami e servizi militari!) e molto meglio addestrato per le operazioni di combattimento reali. In netto contrasto, il complesso militare-industriale degli Stati Uniti ci va forte con l’aria fritta (Space Force! Missili ipersonici! Intelligenza artificiale!) ed è a corto di qualsiasi sistema d’arma effettivamente dispiegato e adottabile. Lontano dalla macchina della propaganda (alias i “media Sionisti aziendali”), la realtà è che l’Occidente è circa 1,5-2 decenni indietro rispetto alla Russia nella maggior parte delle tecnologie militari critiche.

Infine, ma non meno importante, le guerre non vengono vinte da macchine, computer o ingegneria fantasiosa: sono vinte da soldati, uomini veri, che sanno cosa stanno difendendo e perché. Il contrasto tra il tipico soldato russo (in qualsiasi servizio o ramo delle Forze Armate) e la sua controparte occidentale non potrebbe essere maggiore di quanto lo sia oggi. In poche parole: nessun paese occidentale può vantarsi di avere soldati come la Russia e, ancora una volta, non intendo gli operatori d’élite “superfantastici” delle Spetsnaz, sto parlando del normalissimo soldato di fanteria medio, come quelli che ha salvato la Russia nel conflitto ceceno nonostante abbia operato in circostanze davvero orribili e del tutto caotiche. Questi ragazzi potrebbero non sembrare molto, ma come soldati sono il tipo che ogni comandante sogna.

Tutto questo per dire che i russi non hanno nulla da temere da tutto il tintinnar di sciabole occidentale, tranne forse una cosa: l’ufficiale canaglia, di entrambe le parti, che potrebbe improvvisamente decidere di aprire il fuoco (per qualsiasi motivo) creando così una situazione che potrebbe degenerare in una guerra su vasta scala molto rapidamente.

L’altra cosa oggettivamente negativa per la Russia è il numero di trattati chiave da cui gli Stati Uniti si sono ritirati: questi trattati sono assolutamente necessari, soprattutto come misure di rafforzamento della fiducia. In questo momento sono rimasti pochissimi trattati, e ciò significa che gli Stati Uniti stanno disperatamente tentando di risucchiare la Russia in una corsa agli armamenti.

Non funzionerà.

Perché?

Lo stesso Putin lo ha spiegato molto bene quando ha recentemente affermato che mentre l’Occidente getta enormi somme di denaro per qualsiasi problema, la Russia alloca cervelli, non soldi. Secondo Putin, è l’uso del cervello, piuttosto che lo spreco di denaro, che ha permesso alla Russia di sviluppare tutti i sistemi d’arma menzionati da Putin per la prima volta nel 2018. Ciò ha permesso alla Russia di progredire di un decennio o più usando solo una piccola frazione del denaro che gli Stati Uniti e altri paesi occidentali stanno assegnando alla “difesa” (pur non essendo minacciati da nessuno!). Nella competizione tra la stampatrice di denaro statunitense e i cervelli russi, potete star certi che quest’ultimo prevarrà sempre.

La morale è questa: gli Stati Uniti possono spendere molte centinaia di miliardi di dollari per “contrastare l’influenza russa (o cinese)”, ma questo non aiuterà assolutamente  le circostanze oggettive e le capacità dell’Impero o degli Stati Uniti.

Quindi la vera domanda è cosa cambierà al livello inferiore del confronto militare diretto.

In una recente conferenza stampa, Putin ha menzionato qualcosa di molto interessante sull’amministrazione Trump uscente:

L’attuale amministrazione ha introdotto 46 volte nuove sanzioni contro la Russia – contro le nostre persone giuridiche e operatori economici. Quarantasei volte – questo non è mai successo prima. Ma allo stesso tempo, il commercio bilaterale è cresciuto del 30% rispetto all’anno precedente, stranamente, nonostante queste restrizioni”.

Quindi, se la presunta amministrazione filorussa di Trump ha sanzionato la Russia 46 volte, è normale che i russi guardino Biden con serenità o addirittura con un fatalismo rassegnato: “l’Occidente ci ha sempre odiati, l’Occidente ci odia ancora e l’Occidente ci odierà sempre”- questa verità lapalissiana è quasi unanimemente accettata dai politici russi.

Tuttavia, possiamo contare sul fatto che Biden e Harris proveranno a dimostrare quanto siano “duri” con la Russia e Putin: mostreranno la loro abilità principalmente chiedendo che le loro colonie e protettorati della NATO/UE continuino ad “inviare messaggi” alla Russia e mostrino la loro “Unità” e “solidarietà” tra loro, per lo più ripetendo a pappagallo la propaganda anglo-tedesca, evidentemente priva di senso. Il commercio bilaterale tra Russia e Stati Uniti continuerà a crescere? Probabilmente no, poiché l’elenco delle società e delle agenzie che gli Stati Uniti porranno sotto sanzioni crescerà ulteriormente. Ma mai dire mai, soprattutto con gli assolutamente ipocriti Democratici…

Che ne dite del tipo di storie di per sé stesse evidentemente ridicole sui russi che usano (un chiaramente inefficace) agente biologico da combattimento come il cosiddetto “Novichok”, che cercano di uccidere blogger irrilevanti e non riescono a farlo, o qualche variazione sull’“animale Assad” che “avvelena la sua stessa gente”? Continueranno anche quelle sciocchezze? Probabilmente, principalmente e semplicemente perché è qualcosa che l’Impero ha dimostrato chiaramente di avere la capacità di fare. Allora perché non continuare, soprattutto con una stampa disposta a ripetere a pappagallo anche le sciocchezze più ridicole.

La morale è questa: per avere un’idea di ciò che qualsiasi attore potrebbe fare, bisogna sempre moltiplicare le intenzioni per le capacità. Se c’è una cosa che ha dimostrato l’amministrazione MAGA uscente, è che le sue intenzioni dichiarate e le sue effettive capacità non sono affatto commisurate: da qui la lunga lista di paesi minacciati da Trump, ma mai attaccati in modo significativo. “Biden” (e uso questo termine in modo molto approssimativo, che significa “Biden e i suoi veri gestori”) erediterà lo stesso kit di strumenti geostrategici che Trump ha avuto a disposizione per quattro anni e che non gli ha permesso di flettere efficacemente i muscoli, nemmeno contro il debole e vicino Venezuela! Possiamo essere abbastanza sicuri che la retorica sulla Russia diventerà ancora più piena di odio e paranoica. Continueranno anche le piccole molestie (come l’arresto di cittadini, la chiusura di uffici, l’espulsione da vari eventi internazionali, ecc.), non tanto perché funzionano, ma perché molte persone ne dipendono  per il proprio stipendio.

Quanto è probabile una guerra vera e propria? A mio parere personale, non molto probabile affatto. Penso che le persone al Pentagono siano per lo più consapevoli del mondo reale, e probabilmente riconoscono che le forze armate statunitensi non sono in condizione di combattere un avversario minimamente capace.

Quante probabilità ci sono che gli Stati Uniti utilizzino un protettorato come l’Ucraina o la Georgia per riaccendere un’altra guerra locale? Non è impossibile, soprattutto perché gli Stati Uniti hanno appoggiato l’infiltrazione di terroristi da parte dell’SBU in Russia. Tenete presente che l’unico obiettivo di un simile attacco (francamente suicida) sarebbe quello di provocare una risposta militare della Russia, e di non ottenere effettivamente nient’altro. Il problema principale qui è che le forze armate regolari dell’Ucraina e della Georgia non sono in condizioni di combattere, e che i servizi speciali ucraini e georgiani (controllati dalla zuppa di lettere degli Stati Uniti) ci hanno già provato molte volte, e finora senza successo, principalmente perché, a differenza di tutti i paesi occidentali, la Russia ha i mezzi effettivi per bloccare i suoi confini quando necessario.

Che dire del presunto piano per destabilizzare la Russia creando conflitti lungo tutta la sua periferia?

Ci vorrebbe troppo tempo per descrivere ciò che sta accadendo in ciascuno di questi paesi in questo momento, ma proporrò solo il seguente elenco puntato:

  • La Russia ha ufficialmente dichiarato che non permetterà mai che la Bielorussia venga conquistata dall’Occidente (indipendentemente dai mezzi utilizzati). Quella nave è salpata.
  • La Russia sta lentamente, ma inesorabilmente e con grande successo “soffocando” le economie dei tre staterelli baltici, principalmente negando loro il transito di merci russe e lasciando che si tagliassero fuori (sì, l’hanno fatto da soli!) dalla rete energetica russa-bielorussa.
  • La Polonia è, come sempre, molto rumorosa e, come sempre, estremamente irrilevante. I polacchi sono potenzialmente pericolosi solo per un paese molto debole e diviso, o quando sono sostenuti da potenti mecenati. Nessuna delle due condizioni è presente al giorno d’oggi.
  • L’Ucraina non rappresenta una minaccia per la Russia, è troppo debole, troppo corrotta, troppo mal gestita e troppo povera per rappresentare una minaccia per la Russia. Gli Accordi di Minsk sono stati de facto respinti dall’intera classe politica ucronazista, e il Donbass ormai se ne è andato per sempre.
  • Il Caucaso è ora saldamente in mano ai russi (non esiste una forza in grado di sfidare il Distretto Militare Meridionale o la 58a Armata [entrambi i link in inglese] nella regione). Coloro che credono che la Turchia abbia rafforzato la sua posizione nella regione, semplicemente non capiscono l’esito della recente guerra (specialmente l’interessantissima guerra dei droni, che ha dimostrato che mentre l’Armenia non è riuscita ad affrontarli, la guerra elettronica russa ha letteralmente distrutto i droni turchi a mezz’aria (questo è successo anche in Siria, tra l’altro).
  • L’Asia centrale è una regione intrinsecamente instabile, principalmente perché questi paesi non sono mai riusciti a passare efficacemente dal periodo sovietico alla piena indipendenza. E sì, gli Stati Uniti hanno una grande influenza in questa regione. Ma solo la Russia può fornire garanzie di sicurezza efficaci ai leader dell’Asia centrale, lo sanno tutti. Infine, il Kazakistan gioca un importante ruolo di “cuscinetto” per la Russia, mettendo la distanza tra lei e i suoi vicini meridionali cronicamente instabili [in inglese].
  • In Estremo Oriente, Russia e Cina stanno vivendo una lunga luna di miele, in cui la loro relazione già molto profonda diventa solo più profonda e la loro collaborazione più forte (nonostante le operazioni psicologiche occidentali che cercano di spaventare i russi su come la Cina si voglia prendere la Siberia e altre stupide favole). La Russia ora fornisce anche alla Cina le principali tecnologie di difesa strategica.
  • Ultimo, ma sicuramente non meno importante, la Russia ha la totale superiorità nell’Artico, dove l’Occidente è molti decenni indietro. In effetti, la Russia sta espandendo massicciamente le sue capacità (civili e militari) nel nord, il che le darà ancora più peso nella ricca regione del nostro pianeta.

Ora chiedetevi: vedete qualche cambiamento nei prossimi 4 anni, anche presumendo un’amministrazione Biden rabbiosamente ostile? Sono sicuro di no.

Conclusione:

Sì, l’atmosfera politica tra Russia e Impero peggiorerà. La maggior parte dell’“azione” si svolgerà nello spazio dei media pubblici. Il crollo quasi simultaneo dell’Impero Anglo-Sionista e degli Stati Uniti (almeno come li conoscevamo prima del furto delle elezioni) non darà molto tempo o energia ai leader occidentali per perseguire politiche che hanno già fallito in passato, e per le quali semplicemente non hanno i mezzi.

Trump o Biden non sono mai stati una scelta significativa per la Russia (solo il buffone di corte russo Zhirinovskii la pensava diversamente). Nemmeno oggi è una gran scelta. La conseguenza più probabile di questi crolli sarà che il mondo si dividerà in circa due sezioni: “Sezione A” che includerà tutti i paesi dell’“Occidente Collettivo” e che sarà impegnata a cercare di sopravvivere ad una crisi che è appena iniziata, e “Sezione B”: il resto del mondo, che si sforzerà di staccarsi dal naufragio dell’Occidente e cercherà di svilupparsi in questo ambiente piuttosto instabile.

Inoltre, molti russi ricordano la gerontocrazia che ha governato negli ultimi anni dell’URSS, e sanno come agiscono (non fa differenza se il paese è governato da un Chernenko o un Biden – questi governanti sono sempre deboli e incapaci).

Biden o Trump: nessuna vera differenza per la Russia.

Questo è il motivo per cui alla maggior parte dei russi non importa.

Il Saker

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Pubblicato su The Saker.is il 29 dicembre 2020
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.

[le note in questo formato sono del traduttore]

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