L’esercitazione internazionale Centro-2019 è ufficialmente iniziata il 14 settembre.

L’esercitazione si svolgerà dal 16 al 21 settembre, sotto la guida del Capo di Stato Maggiore delle forze armate della Federazione Russa – Primo Vice Ministro della Difesa della Federazione Russa Colonnello Generale Aleksandr Fomin.

All’esercitazione parteciperanno circa 128.000 soldati, oltre 20.000 unità di equipaggiamento militare e oltre 600 velivoli.

Alcune parti delle esercitazioni si terranno al di fuori della Russia, nei paesi membri dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO) come Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan e Tagikistan.

In Russia, si terranno esercitazioni nei campi di addestramento di Adanak, Tockij, Donguz, Chebarkul, Aleyskiy, Jurga, Ashuluk, Safakulevo, nel territorio della Federazione Russa e sul Mar Caspio.

Queste manovre rappresentano la fase finale del complesso di misure di addestramento operativo e al combattimento delle forze armate russe. Vengono effettuate in conformità con l’attuale sistema di addestramento, che prevede la ciclica conduzione di esercitazioni con le truppe di ciascun distretto militare – una volta ogni quattro anni.

Gli obiettivi principali dell’esercitazione sono dimostrare la prontezza delle forze armate della Federazione Russa e degli stati della regione dell’Asia centrale a proteggere gli interessi nazionali, nonché aumentare la compatibilità e il livello di interazione nel risolvere compiti comuni per preservare la pace, proteggere gli interessi e garantire la sicurezza nella regione.

Il Viceministro della Difesa Colonnello Generale Aleksandr Fomin ha sottolineato che l’esercitazione “Centro-2019” ha natura puramente difensiva.

Il suo scopo principale è addestrare le truppe a condurre operazioni militari in condizioni moderne e migliorare l’interoperabilità delle unità di comando e controllo militari delle forze armate della Russia e degli stati alleati.

Saranno presenti oltre un centinaio di rappresentanti del corpo militare e diplomatico di 71 paesi, tra cui 20 stati membri della NATO.

Anche la Cina vi sta prendendo parte. Il Tenente Generale Liu Xiaowu, il comandante cinese del dipartimento di regia congiunto e Vicecomandante del Comando del Teatro Occidentale dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese, ha affermato [in inglese] che l’esercitazione è una pratica concreta per attuare la promozione delle relazioni Cina-Russia da parte dei due capi di stato in un “partenariato strategico globale di coordinamento per una nuova era”.

L’esercitazione si compone di due fasi:

  • Nella prima fase, il comando strategico determina le operazioni e formula il piano di combattimento, comanda alle truppe di affrontare gli attacchi aerei dei “nemici”, condurre ricognizioni e ricerche e organizzare lo spiegamento della difesa;
  • Nella seconda fase, al gruppo di forze multinazionali verrà comandato di attuare intensi attacchi e lanciare un assalto su vasta scala contro i “nemici”.

La fase principale dell’esercitazione strategica di comando e stato maggiore coinvolgerà circa 13.000 truppe, ha detto il Viceministro della Difesa Colonnello Generale Aleksandr Fomin, russo, al briefing per gli inviati militari stranieri.

“Nei poligoni di Totsky e Adanak, nella parte europea della Russia, all’interno della zona del Documento di Vienna del 2011 sulle misure di rafforzamento della fiducia e della sicurezza, e anche a Donguz, saranno coinvolti fino a 12.950 uomini (10.700 militari russi e oltre a 2.250 stranieri)”, ha detto Fomin.

“Nell’evento principale dell’esercitazione verranno dispiegati fino a 250 carri armati, 450 mezzi corazzati e fino a 200 pezzi di artiglieria e lanciarazzi multipli”.

Naturalmente, tutte le esercitazioni della Russia e dei suoi alleati vengono immediatamente considerate una preparazione importante alla guerra. Centro-2019 non fa eccezione.

National Interest ci ha visto [in inglese] dietro un “elaborato trucco” della Russia, e riporta che l’obiettivo di queste esercitazioni è “chiaramente visibile: la preparazione per un’importante conflitto terrestre in Europa”.

Contemporaneamente alle esercitazioni Centro-2019, la Russia e la Bielorussia svolgono l’esercitazione Union Shield 2019, che si svolge ogni due anni, alternando i paesi. Nel 2017 si è svolta in Bielorussia.

L’esercitazione coinvolge oltre 12.000 militari e 950 pezzi d’equipaggiamento. Si svolge tra il 13 e il 19 settembre.

Si svolgerà in due fasi, durante le quali le unità di comando e controllo militari pianificano l’uso di truppe, formazioni e unità militari che cercheranno, bloccheranno e distruggeranno gruppi armati illegali e gruppi di sabotaggio e ricognizione del finto nemico, conducendo azioni difensive e attuando una serie di misure per stabilizzare la situazione, faranno pratica con le questioni relative all’organizzazione dell’interazione e al sostegno globale nell’interesse della risoluzione dei compiti.

L’esercitazione Union Shield 2019 è condotta sotto la guida del comandante del distretto militare occidentale, il Colonnello Generale Alexander Zhuravlev, e del capo dello stato maggiore delle forze armate, Primo Viceministro della Difesa della Repubblica della Bielorussia, il Maggior Generale Oleg Belokonev.

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Pubblicato da Southfront il 16 settembre 2019
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.

[le note in questo formato sono del traduttore]

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