Introduzione
Il termine “russofobia” (l’odio e/o la paura per ciò che è russo) è diventato piuttosto popolare negli ultimi anni, per gentile concessione dell’isteria anti-russa dell’Impero anglo-sionista, ma questo non è certo un concetto nuovo. Nel suo fondamentale libro “Russie-Occident – une guerre de mille ans: La russophobie de Charlemagne à la Crise Ukrainienne” (pubblicato in italiano come Russofobia. Mille anni di diffidenza) [in inglese], che ho recentemente recensito qui [in inglese], Guy Mettan pone le radici della russofobia già a partire dai tempi di Carlo Magno. Come può essere? Questo significherebbe che la russofobia precede la nascita della Russia di ben due secoli? Eppure, Mettan ha ragione, anche se perfino lui non dipinge il quadro completo.
Quello che mi propongo di fare oggi non è di discutere la russofobia moderna, che ha numerose cause e forme, ma di guardare indietro nella storia alle antiche radici spirituali di questo fenomeno relativamente moderno.
La mia tesi sarà probabilmente innescherà sorrisetti condiscendenti, espressioni di indignazione e accuse di bigottismo e di razzismo ancor più del solito. Mi sta bene. In realtà, accoglierò queste espressioni come una reazione viscerale a quello che mi propongo di scoprire qui sotto. Una debolezza lampante della mia tesi sarà che non mi dilungherò a presentare numerose fonti come prova per le mie affermazioni. Non solo non sto scrivendo qui un documento accademico: semplicemente non ho il tempo e lo spazio necessario per dimostrare tutte le mie affermazioni. Eppure, tutti i fatti e le affermazioni che faccio qui sotto sono facilmente verificabili per chiunque abbia una connessione a Internet. Il mio obiettivo oggi non è quello di convincere gli oppositori, ma di offrire alcune indicazioni, spero utili, a coloro che cercano di unire i puntini e vedere il quadro completo. Detto questo, andiamo ora molto indietro nel tempo.
Un contenzioso vecchio di 2.000 anni
Quelli che credono che i romani abbiano crocifisso Cristo farebbero meglio a smettere di leggere qui e a tornare al conforto dell’ignoranza. Quelli che hanno effettivamente letto il Nuovo Testamento o, se è per questo, i testi giudaici di base su questo argomento, sanno che Cristo è stato accusato e giustiziato per il reato di bestemmia: egli ha affermato di essere il Figlio di Dio, il Figlio dell’uomo (un titolo messianico), il Messia annunciato dai profeti e che egli era Dio: “In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, io sono” (Gv 8:58) (questo “Io Sono” è un riferimento diretto a Es 3:14). Questa affermazione è ciò che divide il popolo ebraico in quelli che hanno accettato le affermazioni di Cristo e hanno creduto in lui e quelli che non lo hanno fatto. Quello che è interessante è il punto di vista degli ebrei che hanno accettato Cristo su quegli ebrei che non lo hanno accettato. Come tutti sappiamo, san Giovanni il Teologo ha scritto le famose parole: “conosco la bestemmia di coloro che si dicono giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana” (Ap 2:9). E Cristo stesso ha dichiarato: “Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo” (Gv 8:39). Ciò che vediamo qui è la base per una pretesa che è stata enunciata in primo luogo nei tempi apostolici, e che è stata poi completamente approvata e ulteriormente approfondita dai Padri della Chiesa: quegli ebrei che hanno rifiutato Cristo hanno perso in tal modo la loro “ebraicità” e i “nuovi ebrei” sono i cristiani, indipendentemente dall’appartenenza etnica, che ora sono diventati il nuovo “popolo eletto”. Nei nostri tempi moderni di correttezza iper-politica e “dialoghi ecumenici dell’amore” generalizzati, i cristiani per lo più ignorano questi fatti e, quando li conoscono, non osano parlarne in pubblico. Nel momento in cui i papi dichiarano che gli ebrei sono i loro “fratelli maggiori”, che non hanno bisogno di accettare Cristo e che i cristiani e gli ebrei sono in attesa della medesima seconda venuta di Cristo, dire che il cristianesimo nega agli ebrei la loro identità molto ebraica è sicuramente “mauvais ton“. Ma prima del XX secolo, questa affermazione cristiana che i moderni “ebrei” non erano più in realtà ebrei era di dominio pubblico, sia tra i cristiani sia tra gli ebrei.
[Nota integrativa: come ho spiegato in alcuni dettagli qui [in inglese], il moderno “giudaismo” non è la religione di “Abramo, Isacco e Giacobbe”, ma la religione di Maimonide, Karo e Luria e ha le sue radici negli insegnamenti della setta dei farisei, nel Talmud e nella Kabbalah. L’erede moderno più vicino agli ebrei che hanno rifiutato Cristo ai tempi di Cristo sarebbe la setta dei caraiti. Il moderno “giudaismo” in realtà dovrebbe essere chiamato “talmudismo farisaico”. Per uno sguardo patristico tradizionale alla Phariseic talmudismo, vedere qui [in inglese] e qui [in inglese]]
Al contrario, neppure gli insegnamenti giudaici su Cristo sono simpatici. Una rapida lettura delle Toledot Yesu [in inglese] o, se è per questo, dei passi su Cristo nel Talmud, convincerà chiunque abbia bisogno di essere convinto che l’odio dei farisei per Cristo non è stato saziato con la sua crocifissione. E perché nessuno pensi che tutto questo non è altro che sciocchezze razziste di nazisti con gli occhi azzurri, ecco un buon articolo su questo argomento da Ha’arez [in inglese] che corrobora tutto.
Oggi un osservatore disinformato potrebbe erroneamente concludere che c’è un grande festival d’amore tra giudei e cristiani, ma per quanto questo sia vero, è dovuto unicamente al fatto che la maggior parte dei moderni cristiani e giudei ha da tempo cessato di credere, pensare e agire in conformità alle proprie tradizioni. La realtà è che per i cristiani tradizionali, i giudei moderni sono decaduti e sviati, un popolo che non è riuscito a vivere all’altezza della propria elezione da Dio e che ora è determinato a prendere con la forza ciò che Dio gli aveva promesso. Per i giudei tradizionali, i cristiani sono idolatri della peggior specie, che adorano un mago bestemmiatore, nato da una parrucchiera promiscua e da un legionario romano, che è stato giustamente condannato a morte per i suoi crimini e che ora è confinato per sempre nell’inferno dove bolle negli escrementi. E perché nessuno creda che questa ostilità sia solo una questione di un passato ormai lontano, vorrei aggiungere che, mentre i giudei sono ancora in attesa del loro messia, il consensus patrum cristiano indica che questo messia giudaico sarà la stessa persona che Cristo e gli apostoli chiamavano l’Anticristo.
Che importanza ha tutto questo? E ‘importante perché al centro stesso di tutto ciò è l’affermazione che i gentili hanno sostituito il popolo eletto di Dio, che i cristiani sono i “nuovi ebrei” e che gli ebrei moderni non sono semplicemente più ebrei, non solo perché la maggior parte di loro discende più dai khazari che dagli ebrei, ma perché la loro fede, tradizioni e credenze non sono quelle degli antichi ebrei, descritte nell’Antico Testamento. In altre parole, il cristianesimo afferma che gli ebrei non sono ebrei.
Un contenzioso vecchio di 1.000 anni
I libri di storia occidentali di solito dicono che Roma fu saccheggiata nel 410 e che è caduta nel 476. La prima affermazione è vera, ma la seconda è completamente falsa in quanto fonde la città di Roma con l’Impero romano. Solo la città di Roma e l’Impero Romano d’Occidente si sono conclusi nel V secolo, ma quello stesso Impero Romano ha continuato a esistere in Oriente per ben 1000 anni (!), fino al 1453, quando gli Ottomani catturarono in via definitiva la città di Costantinopoli. In effetti, la capitale imperiale dell’Impero Romano era stata spostata da Roma alla città di Costantinopoli, la “Nuova Roma”, dall’imperatore Costantino nel 320. In tal modo, la Roma, che, in tempi diversi, visigoti, vandali e ostrogoti saccheggiarono non era più la capitale dell’Impero Romano.
Queste due date cruciali, 476 e 1453, sono spesso utilizzate per indicare l’inizio e la fine del Medio Evo (insieme ad altre date tra il V e il XV secolo). E siccome sto creando date cruciali per il mio argomento, vorrei aggiungerne qui un’altra: il 1054, la data “ufficiale” del cosiddetto “grande scisma” tra, da un lato, Roma (la città) e, dall’altro, gli altri quattro patriarcati fondati dagli apostoli: i patriarcati di Alessandria, Antiochia, Gerusalemme e Costantinopoli.
A questo punto, le cose si complicano e una spiegazione decente di quello che realmente è avvenuto richiederebbe non meno di 100 pagine, tra cui una discussione di teologia dogmatica, di cultura, di sociologia e, naturalmente, di politica. Il meglio che posso fornire a questo punto sono alcune frasi lanciate come un proiettile, che riassumono ciò che è successo:
I franchi, in particolare Carlo Magno, decisero che avrebbero ricreato l’Impero Romano. Per essere veramente romani, i franchi hanno voluto anche dare il proprio contributo originale alla teologia cristiana. Lo hanno fatto creando un’aggiunta al cosiddetto “Simbolo della fede”, o “Credo” in latino, un testo che riassume le credenze cristiane fondamentali. Inoltre, poiché ora stavano occupando Roma, l’antica capitale imperiale dell’Impero, i franchi sentivano di essere in controllo della capitale spirituale del mondo cristiano e che, pertanto, il resto del mondo cristiano avrebbe dovuto accettare il primato del vescovo di Roma – chiamato il “Papa” – e il suo diritto di imporre un nuovo dogma in tutto il mondo cristiano. Dopo circa 200 anni di tensioni tra Roma (occupata dai franchi) e la capitale orientale (ancora libero) dell’Impero Romano la separazione finale ebbe luogo nel 1054, quando il papa scomunicò il patriarca di Costantinopoli, che gli restituì quindi il favore. Ciò che è importante per i nostri scopi è questo: non solo l’invasione di Roma da parte dei franchi segna la fine della civiltà romana in Occidente, ma taglia anche il mondo occidentale dall’Impero Romano che ha continuato ad esistere per altri dieci secoli. Il processo di separazione tra le due parti dell’Impero è iniziato nel V secolo dopo la caduta della città di Roma ed è continuato durante i secoli successivi. Nel corso del X secolo, Roma ha sofferto durante il cosiddetto secolo buio (Saeculum Obscurum) e il cosiddetto “dominio delle meretrici” (pornokratia). Nel momento in cui l’impero Romano in Oriente era quasi all’apice della sua gloria, i franchi hanno voluto indulgere in un’orgia di distruzione e corruzione che ha cambiato completamente il volto della parte occidentale del continente europeo e completamente reciso i vitali legami spirituali e culturali che avevano mantenuto l’impero romano insieme negli ultimi secoli.
Durante i successivi 1000 anni, mentre l’Impero Romano proseguiva la sua esistenza in Oriente, il Medio Evo europeo ha dato lentamente e dolorosamente vita a una nuova civiltà, la civiltà europea occidentale, che in realtà ha preso la sua prima forma matura durante il Rinascimento con la sua ri- scoperta del mondo antico greco e romano. Qualunque sia la forma che ha preso questa cosiddetta “riscoperta”, è un dato di fatto che i 1000 anni di medioevo hanno separato la civiltà occidentale moderna dalla civiltà romana, e che l’Europa moderna è nata non dai romani, ma dai franchi. L’Oriente (ortodosso), tuttavia, non ha mai conosciuto alcun “Medioevo” e ha mantenuto una continuità culturale e religiosa con l’antico mondo cristiano e l’Impero Romano.
In Occidente, la cosiddetta “Chiesa cattolica romana” (altro termine improprio – non c’è niente di romano o di “cattolico” – che significa “universale” – nel papato, fenomeno franco e locale) ama presentarsi come la Chiesa originale la cui radici e tradizioni risalgono ai tempi apostolici. Questo è semplicemente falso. La realtà è che la religione che si chiama “cattolica romana” è una religione relativamente nuova, più giovane dell’islam di diversi secoli, nata nell’XI secolo per un rifiuto dei principi fondamentali della millenaria fede cristiana. Inoltre, dal momento della sua nascita, questa religione ha intrapreso un ciclo infinito di innovazioni tra cui i dogmi del XIX secolo (!) dell’infallibilità papale e dell’Immacolata Concezione. Lungi dall’essere conservatori o tradizionalisti, i latini sono sempre stati rabbiosi innovatori e modernisti.
Oggi ci sono molte denominazioni cristiane nel mondo, ma solo le Chiese ortodosse possono testimoniare al fatto che la Chiesa locale franca non è né romana, né cattolica, che le sue radici non sono nei tempi apostolici, ma nel (buio) Medioevo e che, lungi dall’essere un’erede della fede di 2000 anni, “che il Signore ha dato, gli Apostoli hanno predicato e i Padri hanno conservato“, per usare le parole di sant’Atanasio, la fede latina non è altro che una raccolta di deviazioni dalla fede cristiana originale.
Il testimone temuto e odiato
Ora qui vediamo un modello. Sia per i giudei sia per i latini, i cristiani ortodossi sono gli unici testimoni viventi che possono sfidare (e che sfidano!) apertamente non solo la loro legittimità, ma la loro stessa identità. Dal punto di vista ortodosso (e qui mi riferisco al punto di vista tradizionale, patristico) gli ebrei moderni non sono ebrei e i cattolici non sono cattolici. In entrambi i casi, si tratta di frodi di grande successo, ma ciò nonostante pur sempre di frodi. I cristiani ortodossi credono che loro, e solo loro, sono entrambi i veri ebrei e i veri cattolici. Gli ebrei moderni non sono altro che farisei mentre i latini sono semplicemente eretici. Gli ebrei sono stati chiamati ad essere popolo eletto mentre Roma era riconosciuta come la “prima tra i pari” con gli altri patriarcati. Purtroppo, in entrambi i casi si è verificata una tragica caduta dalla grazia in un modo che ricorda la caduta di Lucifero dal cielo ( “Come mai sei caduto dal cielo, o Lucifero, figlio del mattino!” Isaia 14:12). E a coloro che dicono che tale affermazione è assurda, i cristiani ortodossi potrebbero semplicemente puntare all’immenso corpus di scritti patristici che ha sempre sostenuto tale affermazione. L’unica opzione per poter rifiutare questa affermazione è di rifiutare il cristianesimo stesso.
La mia tesi qui non è storica o teologica. Indipendentemente dal fatto che si accetti o meno la visione ortodossa dei moderni “ebraismo” e “cattolicesimo” – è certo che sia i giudei sia i latini erano abbastanza consapevoli di questo punto di vista (un sacco di testi polemici è stato scritto nel corso dei secoli da tutte le parti in questa disputa) e che questa sfida alla loro stessa legittimità e identità è stata percepita come un affronto monumentale e, se sostenuta da un impero immenso e potente come quello russo, si trattava di un nemico mortale che doveva essere o conquistato o eliminato.
[Nota integrativa sull’islam. È interessante notare che il cristianesimo ortodosso, che i musulmani chiamavano “Rum”, ovvero Roma, non sfida in alcun modo sfida la legittimità o l’identità dell’islam. Mentre l’islam e il cristianesimo hanno un sacco di differenze teologiche inconciliabili, i musulmani non pretendono di essere ebrei o cristiani. Per quanto riguarda i cristiani ortodossi, questi ovviamente non pretendono di essere i musulmani veri oppure originali. Così la coesistenza di queste due religioni, non si esclude logicamente a vicenda, anche se le loro teologie sono fondamentalmente incompatibili].
La disputa moderna
Sarebbe ridicolo sostenere che le cause della paura e/o dell’odio per le cose russe moderne possano tutte essere spiegate con antichi argomenti teologici. In realtà, né la Russia né l’Occidente di oggi sono poi tanto religiosi. E mentre c’è sicuramente una rinascita religiosa che si svolge in Russia, resta anche vero che solo una minoranza di russi è veramente religiosa o ben versata nella teologia ortodossa. Inoltre, ci sono molte ragioni per le quali alcuni odiano o temono la Russia, che non hanno assolutamente nulla a che fare con la religione, compreso il fatto che la Russia è, ed è sempre stata, una superpotenza militare invitta, che il regime sovietico ha oppresso milioni di persone nell’Europa orientale e nella stessa Unione Sovietica, e che qualsiasi regime più o meno sovrano e indipendente in Russia si pone come il principale ostacolo perché l’Occidente prenda il controllo delle immense risorse della Russia, e ancora molti altri motivi. Per quanto riguarda i giudei e i latini (veramente religiosi), questi sono una piccola minoranza rispetto alla stragrande maggioranza delle persone in gran parte agnostiche intorno a loro. In realtà, la russofobia moderna ha numerosi “vettori” indipendenti che contribuiscono a un grande “somma vettoriale” espressa nelle politiche attuali dell’Occidente verso la Russia.
Eppure, indipendentemente dal livello effettivo della religiosità in Russia, la Russia rimane l’erede obiettivo storico e culturale dell’Impero Romano: la prima Roma cadde nel 476, la seconda Roma cadde nel 1453, mentre la terza Roma cadde nel 1917.
[Nota integrativa. Una quarta Roma non potrà esserci semplicemente perché, a differenza di quanto è accaduto con la prima e la seconda Roma, la terza non potrebbe “passare” il suo ruolo a un’ipotetica quarta. Settanta anni di regime comunista rimarranno per sempre la barriera insormontabile tra la Russia terza Roma e la Russia moderna, e nessuna vera successione è ora possibile]
Ignorare l’importanza storica di una civiltà romana cristiana che è durata dal IV al XX secolo sarebbe una grave lacuna. Questi 16 secoli hanno avuto un enorme impatto sulla cultura russa, anche su quei russi che sono solo superficialmente religiosi o addirittura agnostici, e questo si può ancora sentire oggi. Lo stesso vale per quello che viene chiamato oggi “Occidente”: che cos’è l’Impero anglo-sionista se non la continuazione culturale dell’Impero britannico con l’elemento sionista (e, quindi, giudaico) di recente aggiunto ad esso?[in inglese] E non lasciate che il fatto che i protestanti e gli anglicani non sono “cattolici” vi distragga dalla realtà che il protestantesimo in sé è solo la prole del rapporto spirituale tra i suoi genitori latini e giudei, proprio come la massoneria – l’ideologia e visione del mondo dominante di oggi – è la prole risultante dal rapporto spirituale tra il protestantesimo e il giudaismo farisaico. Che ne siamo consapevoli o no, viviamo in “regni di civiltà” che hanno radici antiche e la nostra visione del mondo e la visione della vita sono spesso modellate da un passato che spesso conosciamo molto poco.
Conclusione
Vi è uno scontro di civiltà in atto. Esso non oppone in primo luogo un putativo “Occidente cristiano” all’islam. Per prima cosa, il moderno “Occidente” ha da tempo cessato di essere cristiano e dovrebbe essere classificato come post-cristiano. Inoltre, il mondo musulmano non è unito e non ha le risorse per opporsi significativamente all’impero anglo-sionista. Finché la Cina, l’America Latina o qualche altra civiltà riuscirà veramente a essere in grado di sfidare l’ordine mondiale attuale, la Russia è l’unico paese che avrà il coraggio di sfidare apertamente la legittimità del sistema politico occidentale e l’ideologia su cui questo è stato costruito. La Russia moderna è in grado ed è disposta a sfidare l’ideologia occidentale dominante (dal capitalismo fino alla convinzione che l’omosessualità sia una variante normale e sana della sessualità umana) [in italiano] proprio a causa della sua posizione come erede, e continuatore, dell’Impero romano cristiano. È vero, negli ultimi 300 anni o giù di lì, la Russia è stata governata da una classe dirigente in generale occidentalizzata, ma tale élite è sempre rimasta una sovrastruttura straniera imposto alla nazione russa che non si è mai veramente identificata con essa. Con Putin la Russia ha finalmente trovato un leader che non rappresenta gli interessi delle élite, ma piuttosto gli interessi della stragrande maggioranza della popolazione – da questo gli stratosferici indici di popolarità di Putin. E anche questo spaventa l’Occidente, in particolare le élite occidentali che ora sentono che il loro governo è minacciato da una superpotenza nucleare, che è determinato a non far loro prendere in consegna tutto il nostro pianeta. È impossibile prevedere cosa succederà in seguito. Ma mi sembra probabile che questo antico conflitto tra due spiritualità e civiltà radicalmente opposte arriverà a un qualche tipo di risoluzione, nel bene e nel male, in un prossimo futuro.
Saker
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Articolo pubblicato su TheSaker.is il 6 novembre 2016
Traduzione in italiano a cura della Parrocchia Ortodossa di Torino
Letto pochi giorni fa. Un libro che svela molta storia della Russia odierna e antica , nel contempo, mette in luce alcuni avvenimenti politici degli ultimi anni con estrema chiarezza. Mi riferisco alla guerra di Cecenia e quella Ucraina, ma la vera novità e lo svelamento dello scsima con l’Oriente, il ruolo della chiesa cattolica e dei papi di allora. Insomma un libro che va letto per capire gli scenari attuali che senza conoscere la storia dell’Europa intera nel contesto della storia mondiale e del ruolo attuale degli Stati Uniti nel medio oriente. Un libro che non deve mancare in una biblioteca di casa.
la Chiesa Cattolica è l’unica che può vantare una successione diretta e legittima dall’apostolo Pietro, cui Gesù affidò la sua Chiesa (“la mia Chiesa”). Infatti , al contrario del patriarca Michele I (nominato da autorità politiche, l’imperatore e l’imperatrice), Papa Leone IX fu nominato legittimamente dai vescovi (equivalenti agli apostoli dei primi tempi).
Le motivazioni dei cambiamenti voluti dai “latini” avevano per scopo quello di diffondere (secondo la volontà di Gesù) il cristianesimo nel mondo.
Da questo punto di vista fu una scelta vincente..
diffusione Cattolicesimo
https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_cattolica#/media/File:Catholicpopulationsnew.png
diffusione Chiesa Ortodossa
https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_ortodossa#/media/File:Eastern-orthodoxy-world-by-country.png
Non è un caso se Dio ha protetto la Chiesa Cattolica, facendola giungere fino ai nostri giorni, donando solo ad essa così tanti miracoli, santi ed apparizioni (Fatima, Lourdes, Medjugorje,..).
La Chiesa Ortodossa non è l’unica ad aver portato una pesante croce..i cattolici sono stati ugualmente perseguitati ed uccisi come lo sono stati gli ortodossi. Gesù lo aveva detto che noi cristiani saremmo stati perseguitati. Oggigiorno la Chiesa Cattolica e quella Ortodossa si distinguono per aver mantenuto coerenza nei confronti dei Vangeli..entrambe non hanno ceduto alle lobby gay, al sacerdozio femminile, ai divorzi facili, eutanasia, aperture verso la contraccezione e l’aborto. Le due Chiese hanno più punti in comune che diversità..dovrebbero fondersi nuovamente, i motivi che hanno portato allo scisma oramai non sussistono più. Il messaggio di Gesù è universale (anche l’Islam usa il calendario basato sulla nascita di Gesù , i giapponesi ed il lapponi festeggiano il Natale,..) non può essere contenuto , altrimenti si fa l’errore di chi Gesù l’ha crocifisso.
Onestamente la cosa più interessante di tutto l’articolo è la valutazione che una quarta Roma non potrà più esserci perché “Settanta anni di regime comunista rimarranno per sempre la barriera insormontabile tra la Russia terza Roma e la Russia moderna, e nessuna vera successione è ora possibile”.
Quindi ci sono speranze di “laicità” intesa nel senso comune, anche per la Russia moderna e l’eredità Sovietica non è solo il possente arsenale nucleare; ci spero molto.
Con molta “laicità” ormai (anche se di diverso tipo) continuo a festeggiare quel 7 Novembre (secondo non mi ricordo più quale calendario)in cui è caduta la terza Roma. Un tempo lo si chiamava “l’assalto al cielo” gloria e tragedia del XX secolo. Quel tentativo è stato un insuccesso ma anche un tremendo onore che sarà impossibile dimenticare.
In ogni caso è sempre interessante confrontare visioni così diverse da quelle che si hanno conosciuto sin da bambini. Anche l’articolo sull’Islam sunnita era interessante anche se non riesce ad intrecciare gli aspetti “teologici” con quelli storico politici come quello sopra. Solo un ultimo invito ad una laica prudenza sul tema dell’omosessualità. Chi si ritiene erede della cultura greco-romana che i “cattolici” hanno riscoperto solo col Rinascimento (grazie alla “laicità” arabo/mussulmana che ne ha conservato i testi) dovrebbe sapere che dalla disperazione di Achille per la morte di Patroclo, passando per il battaglione degli amanti che sconfisse le invitte armi Spartane, all’ode ad Atti di Saffo, il contributo degli omosessuali a tale alta cultura (anche militare) è stato significativo.
Caro Saker ti seguo da molto e oggi per la prima volta vorrei conmentare il tuo articolo.
A mio avviso il tuo approccio è troppo vincolato da una visione storicista che dimentica come lo Spirito Santo sappia sfruttare anche le differenze come forma di arricchimento.
Io sono Ortodosso, ma ho sempre visto le cose in un ottica prettamente spirituale ed è in questo terreno che ci possiamo confrontare.Sappiamo benissimo che il mondo Cattolico è in disfacimento colpa questa mania insensata del dialogo con forze del mondo che nulla hanno a che fare con la volontà d’Amore del Paraclito che è sempre dinamica e mai statica. Se il Cristianesimo fosse una religione statica sarebbe una vera prigione ed è questa staticità che sta vivendo la Chiesa Cattolica, come dire che se oggi venisse Cristo come un ladro non sarebbe riconosciuto.
La domanda è se la Chiesa Ortodossa lo riconoscerebbe? Capirebbe la Sua Parola che è sempre vecchia e nuova e che si rifà alla Tradizione dei Padri della Chiesa.
Eppure non posso né voglio credere che Cristo non abbia donato oltre sé stesso anche per questi tempi una Parola che sia stata ignorata da ambo le chiese. In realtà lo afferma Lui stesso quando dice vi manderò un altro Consolatore.
Chi è questo secondo Consolatore? Il Paraclito ed essendo questi parte di una Tri-Unità è anche ipostatizzabile.
Vengo alla questione Imperiale di Carlo Magno e ritengo la tua analisi giusta in parte, va però considerato, per permissione di Dio, che probabilmente si doveva formare un Impero che ha dato origine ad altre forme Imperiali Europee che in un modo o nell’altro si sono fatte barriera all’invasione dell’Islam, invasione che oggi viene effettuata con altri mezzi e corroborata dalla piena collaborazione delle “elites” poltiche attuali.
Lo spirito del male si è mosso tra una parte all’altra dell’Europa, come poi si è mosso dalla Russia agli Stati Uniti.
La Russia è la “herthland” la terra del cuore o il cuore della terra ma è anche un mistero per gli stessi Russi.
Essi amano la Theotokos ma dicono che il Sacro Cuore è un’eresia Cattolica. In quanto Ortodosso non trovo nulla di eretico nell’amore al Sacro Cuore di Gesù e di Maria perché? Perché l’Amore di Dio si svolge all’interno del cuore dell’uomo e perché il Cuore di Cristo è stato ascoltato nei suoi battiti da Giovanni il Teologo e questo ha un significato.
Capire il significato di questo percorso uditivo e dello sguardo di Giovanni è la chiave per capire il futuro della Chiesa che si sta spostando dalle strutture esterne, sempre a Dio gradite, alla coscienza dell’uomo, l’unica chiesa che mai soccomberà e dove non prevaranno, non pravealebunt come dicono i latini.
Il dialogo non serve a nulla ma crea confusione e bisognerebbe avere una grande elevazione verso lo Spirito Santo per superare le barriere teoretiche.
La Russia non è capita perché la Russia stessa non si fa capire, essa esplora le profondità dell’animo umano portando a galla tutti i dolori della ricerca del divino.
Oggi la Russia ha una grande opportunità deve pregare il Paraclito affinché si riveli agli uomini e parli ai loro cuori.
La preghiera continua è un mezzo per quest’opera, ma in pià serve un volontà di Amore trinagolato in Cristo che permetta ai Cristiani di amrsi in Cristo superando così le barriere delle lotte sociali e teologiche affinché Cristo sia tutto in tutti.
Cordialità
Martino – Diacono
Maria da madre appare e fa miracoli dove la fede nei cuori immacolati è poca. Interviene, come qualsiasi madre, allora e quando vede che i figli sono in pericolo, richiamandoli all’attenzione nei loro atteggiamenti e movimenti. In questo caso le apparizioni ( e la miriade di santuari testimonia proprio questo fatto ) sono avvenute in quei luoghi dove probabilmente, la storia dell’Europa nei secoli passati sta li a dimostrarlo, il suo aiuto era indispensabile. Come bambino discolo non porterei affatto a mio merito il fatto che la mamma continua a tirarmi le orecchie. Mi farei piuttosto una domanda perchè dolcemente continua a tirarmi le orecchie per riportarmi verso casa? Nel 1917 a Fatima e stata molto esplicita per i tempi a seguire e come monito per noi “europei” disse: La Russia sarà la nazione che onorerà di più il mio cuore Immacolato. ( cuore privo di menzogna ) Auspicando una maggiore unità di intenti, dobbiamo riconoscere seppur a denti stretti che la via della Madre è sicura e che i nostri fratelli ortodossi, dico umanamente probabilmente e da fedele alla parole di Maria sicuramente, in questi tempi assai difficili, hanno una marcia in più, Quella marcia è determinata dal fatto che più di noi romani sanno stare attaccati alla mano della Madre Celeste in modo più consono alla sue disposizioni materne. Il cuore disposto a rimediare, come prima disposizione deve poter umilmente ammettere i propri errori ( anche pubblicamente) verso i propri fratelli per potersi riconciliare in modo autentico. Il Padre si aspetta questo dai fratelli. Le disquisizioni sul prima io o il prima tu, allungano i tempi e amareggiano i cuori Immacolati otre che a procurar danno ai cuori viziati dal peccato. Se nel Suo pellegrinaggio di manifestazioni terrene ha deciso andare a posizionarsi verso est in un paese sotto l’influenza dell’ex unione sovietica, mi sembra che l’indicazione sia chiara anche da un punto di vista non solo vocale ma corporale. Ci precede e chi per indicarci il cammino e se non gli stiamo appresso potremmo ad un certo punto perderla di vista ritrovandoci nella nebbia con il forte rischio di perdere la strada. Lei va dove in questo momento il Suo cuore si sente più consolato e seguito. A noi la scelta….
Ho letto il suo commento che ho molto apprezzato. Io sono Ortodosso e nell’Ortodossia c’è questa incomprensione senza senso sul fatto che l’adorazione dal Cuore di Maria sia un’eresia Cattolica.
Io non sono d’accordo perché allora anche Giovanni il Teologo stava ad ascoltare i battiti del Cuore di Gesù. Questo fa capire, e noi Ortodossi non lo vogliamno caopire, che è il Cuore di Gesà che veicola i segreti dell’Amore Paterno, Materno e Filiale dellal Tri-Unità Ipostatica.
Giovanni il Teologo si muove in un percorso dello sguardo, in un cammino verso la Verità che è vista ma anche ascoltata. Questo mistero viene rivelato da Giovanni nell’Apocalisse attraverso un sensibilità sempre maggiore alla Verità che viene prima percepita, poi elaborata ed in seguito veduta.
Quando la Chiesa diventa un’unità troppo dogmatica, non permette al Paraclito di parlare ai cuori, perché la vera Chiesa è solo quella dei cuori.
Tutte le Chiese Cristiane (Ortodosse, Cattoliche e Protestanti) se non si innalzano verso il Paraclito, rimarranno sempre divise nelle loro teologie.
I tentativi di dialogo tra le religioni non si risolvono in comunanze o compromessi, ma nell’Amore alla Volontà Unica di Dio e nella cerca continua e creativa dello Spirito Santo.
Quando la volontà sofianica verso lo Spirito si farà Parola di Verità nei cuori degli uomini e negli ecclesiastici, allora scopriranno che ciò che i Padri della Chiesa hanno sempre cercato è stato il Padre della Libertà.
Questa libertà è un atto reciproco di amore dell’uomo verso il Padre e del Padre verso l’uomo ed è solo in questo che la divino-umanità si rivela, altrimenti tutto rimane congelato nelle teologie e nelle dispute.
Dio vuole amore tra le Chiese e non dialogo.
Cordialità
Martino – Diacono
Quello che ha espresso mi trova pienamente concorde. Come credente nato nella parte “romana” della
fede in Cristo le assicuro sono molto attratto dall’approccio ortodosso.