Il numero di commentatori, politici, blogger e osservatori ben informati che prevedono una guerra – o almeno di un grave rischio di guerra – tra la Russia e gli Stati Uniti è nettamente in aumento. Anche se io stesso sono piuttosto incline a credere che gli Stati Uniti utilizzeranno la giunta ucraina per attaccare la Russia piuttosto che rischiare un confronto diretto, non mi spingerei a dire che trovo impossibile una guerra diretta USA-Russia. Se non altro perché molte guerre non sono avviate deliberatamente, ma piuttosto ci si casca dentro. Per tutti questi motivi, credo, è il momento di guardare il resoconto storico delle guerre della Russia.

Scopriamo che uno storico militare in Russia ha già fatto tutto il lavoro per noi. Nikolaj Shefov è autore di 10 libri sulla storia russa tra cui uno intitolato “Le battaglie della Russia”, in cui guarda non solo a ogni guerra, ma in realtà a tutte le principali battaglie combattute in tutte le guerre della Russia tra il 1700 e il 1940 (si ferma alla guerra sovietico-finlandese e non include la seconda guerra mondiale). Ecco le sue scoperte:

Tra il 1700 e il 1940 la Russia/URSS ha combattuto in 34 guerre e ne ha vinte 31 e in 392 battaglie e ne ha vinte 279. Potremmo dire che la Russia ha vinto il 91% delle sue guerre e il 71% delle sue battaglie. Gli oppositori della Russia includono: svedesi, francesi, tedeschi, turchi, polacchi, tartari, finlandesi, caucasici, giapponesi, cinesi, austriaci, ungheresi, inglesi, italiani e asiatici centrali.

A parere dell’autore, la Russia ha perso solo tre guerre: quella di Crimea, quella russo-giapponese e quella contro la Polonia nel 1920. Egli ritiene che la Russia abbia vinto la prima guerra mondiale, perché nessun nemico ha mai messo piede in qualsiasi parte del territorio russo (se siete interessati, ecco un un link al libro originale in russo, un articolo che riassume il libro, e una traduzione automatica di questo articolo in italiano).

Vorrei solo aggiungere che la guerra di Crimea fu combattuta contro quella che io chiamo una “grande coalizione ecumenica” (tra cui anglicani inglesi, latini francesi e musulmani turchi) e che i russi erano in inferiorità numerica di oltre 200.000 persone (c’era quasi un milione di “attaccanti ecumenici” contro poco più di 700.000 difensori russi). Ma sì, la Russia ha perso questa guerra.

La Russia ha perso la guerra contro il Giappone? Direi che sicuramente la flotta russa è stata sconfitta dalla marina giapponese, ma gli storici giapponesi hanno una visione molto diversa di quello che è successo e considerano che il potenziale militare del Giappone si fosse ormai esaurito al momento in cui è stato redatto il trattato di pace (da parte russa, tra l’altro ) e che il Giappone sia stato costretto ad accettare condizioni pessime. Per lo meno, definirei questo un pareggio.

Per quanto riguarda la guerra russo-polacca, sì, i sovietici l’hanno persa alla grande. Ma guardiamo il tipo di Unione Sovietica che c’era nel 1920: un paese nel mezzo di una guerra civile, con molte insurrezioni in atto, con un “esercito” di “lavoratori-contadini” senza veri ufficiali e guidato da commissari incompetenti. Così, anche se il risultato è stato una sconfitta, le circostanze di quella sconfitta sono, penso, così uniche da essere irrilevanti.

Ma qualunque siano le finezze e i diversi punti di vista del significato dei singoli risultati, credo che questi dati suggeriscano fortemente che attaccare la Russia è un’idea estremamente cattiva, anche se si considerano solo guerre convenzionali. Attaccare la Russia mentre questa ha il più potente arsenale nucleare del pianeta è follia assoluta.

Speriamo che questo breve promemoria arrivi ad almeno uno dei pazzi che pensano che un gioco con la Russia al pollo che indietreggia per primo sia una politica sana, e che i russi “indietreggeranno per primi”, impressionati dal valore militare USA / NATO.

Saker

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