È di nuovo il periodo del anno durante il quale i media si lanciano nello stupido gioco del ”uomo dell’anno” e io offro le mie nominations, come un piccolo gesto di sfida verso la propaganda imperialista. L’anno scorso ho deciso che il titolo “Uomo dell’anno secondo il Saker” sarebbe stato di diritto assegnato al soldato Siriano, senza il quale né la Russia, né l’Iran o Hezbollah sarebbero stati in grado di salvare la Siria dall’aggressione NATO-wahabita. Ho anche menzionato Putin come “secondo in classifica” e una “distinzione speciale” va a Sayyed Hassan Nasrallah. Guardando indietro direi che erano nominations molto buone, spero quest’anno di avere nuovamente ragione. Andiamo avanti dunque.
La nomination per “L’uomo del anno 2014” secondo il Saker va al soldato russo mascherato: “l’educato uomo in verde” e il volontario novorusso.
Ho deciso che l’educato uomo in verde meritava questo onore rispetto agli altri per via dell’assolutamente brillante modo con il quale ha liberato la Crimea e protetto il suo popolo durante il referendum, mentre il volontario novorusso merita il premio solo perché in modo altrettanto brillante ha sconfitto forze ucraine di gran lunga più rilevanti.
È spesso dimenticato che gli ucraini avevano una forza piuttosto grande nella penisola della Crimea, composta dalle truppe meglio addestrate e equipaggiate. L’operazione di disarmarli con il minimo della violenza era ben lontana dall’essere una situazione senza rischi. Ovviamente gli ucraini non avevano alcuna speranza contro le forze speciali russe, avevano nonostante questo la forza nei numeri e nelle risorse per dare loro un buono scontro. Ciò che li ha trattenuti dal farlo è stata la velocità lampo dell’operazione russa e la forza schiacciante chiaramente rappresentata da larghi gruppi di operatori Spetsnaz. Detto semplicemente – gli ucraini hanno capito che non avevano alcuna speranza, nessuna, contro un nemico così formidabile. La calma e il sangue freddo di questi educati uomini in verde ha schiacciato psicologicamente gli ucraini e il loro desiderio di resistere.
Queste ragioni non sono il perché ho deciso di onorare questi uomini.
Nonostante tutto, si possono trovare nel mondo soldati con un sacco di capacità. No, la ragione principale per la quale ho sentito che queste persone meritavano un riconoscimento è perché sono stati veri liberatori, nel miglior senso del termine. L’impero Anglo-Sionista, il leader della giunta nazista a Kiev aveva già deciso che la Crimea era loro, la marina americana aveva addirittura piani per costruire complessi speciali sulla penisola ed eran sicuri che non ci fosse nulla che i locali potessero fare, che loro fossero irrilevanti. L’educato uomo in verde ha dimostrato che si sbagliavano: li ha liberati e ha dato loro una possibilità per decidere liberamente il loro futuro, ha dato loro indietro la dignità che è stata loro tolta da Nikita Khrushchev.
Sto nuovamente onorando un “gruppo di uomini”, tutti coloro che non hanno aspettato un ordine dall’alto o che qualcun altro facesse la cosa giusta, coloro che non sarebbero rimasti da parte e avrebbero combattuto contro un regime nazista che tenta di opprimere la loro gente.
A differenza dell’educato uomo in verde, il volontario novorusso non aveva probabilità di successo, anche la sua speranza di un intervento della Federazione Russa in Novorussia, come è stato fatto per la Crimea, si sarebbe rilevata presto sbagliata: nessun educato uomo in verde è stato mandato in Novorussia (o molto pochi). I nazisti avevano un vantaggio schiacciante in potenza di fuoco, corazzati, artiglieria, armi pesanti e avevano totale controllo del cielo, nonostante questo – a differenza dei soldati ucraini in Crimea – il volontario novorusso non ha lasciato venisse schiacciata la resistenza, ha continuato a combattere, con grandi capacità, non solo ha sconfitto il suo nemico ma ha lanciato anche una controffensiva che è stata fermata dalla politica ma poteva esser spinta ben più lontano (probabilmente non così lontano come alcuni credono sarebbe stato possibile).
Insieme, l’uomo educato in verde e il volontario novorusso si oppongono all’Impero e i suoi alleati nazisti, esattamente come il soldato siriano si oppose contro l’impero e i suoi alleati wahabiti. Tutti loro han provato al mondo, ancora una volta, che l’arma più potente in ogni conflitto resta lo spirito combattivo e il coraggio individuale del combattente.
I pretendenti al secondo posto: Vladimir Putin e Xi Jinpin:
Per una seconda volta sceglierò Vladimir Putin come pretendente al secondo posto per “L’uomo del anno 2014”, questa volta però con Xi Jinpin. Insieme questi due uomini hanno fatto passi senza precedenti per creare qualcosa di molto più complesso di solo una alleanza strategica: hanno deciso di integrare due nazioni in una relazione simbiotica che li trasformerà veramente in un genere di “Gemelli Siamesi” tranne che condivideranno la maggior parte degli “organi vitali” mentre manterranno separate le due “teste”. Attraverso una serie di contratti multi-billionari in aree chiave come l’energia e la difesa (assieme a molte altre, comparativamente più piccole), il leader russo e quello cinese hanno deciso fondamentalmente di “sposare” le loro due nazioni per un futuro comune. Non solo, seguendo una strada diversa dal modello di egemonia e dominazione mondiale proposto dagli Stati Uniti, la Russia e la Cina stanno offrendo un nuovo modello di relazioni internazionali, un modello dove la multi polarità è attivamente ricercata, la sicurezza è vista come collettiva e attività come dare potere alle persone invece che soggiogarle vengono promosse. Grazie a Vladimir Putin e Xi Jinpin vedremo probabilmente la fine di un nuovo ordine mondiale, sicuramente non quello sognato dagli Anglo-Sionisti imperialisti e per questo penso che meritano decisamente di essere riconosciuti.
Distinzione speciale: Ramzan Kadyrov:
Per molti anni Ramzan Kadyrov è stato la forza trainante dietro il miracolo ceceno. Ricordiamoci a cosa assomigliava la Cecenia nel 2000: Grozny era in tale rovina che molti parlavano seriamente di abbandonare la città e trovare altrove una capitale per la Cecenia. Tutti gli “esperti” occidentali han predetto che l’insorgenza cecena non sarebbe mai stata sconfitta. Ancora più importante, sembrava davvero che russi e ceceni si odiassero con una oscura e bruciante passione. Quindici anni dopo, Grozny è diventata una città superba con il livello di criminalità più basso dell’intera Russia, i ribelli wahabiti sono stati comprensibilmente sconfitti e il tradizionale Islam Sunnita è trionfante sul wahabismo che è stato completamente sradicato. Per quanto riguarda il pericolo terroristico, è divenuto così basso che quando nel recente incidente, un gruppo di terroristi wahabiti è penetrato nel cuore di Grozny, il mondo ha scoperto che la città non aveva neanche checkpoint o blocchi stradali perché erano stati rimossi dalle autorità tanto tempo prima.
Oltretutto, Ramzan Kadyrov ottenne pienamente il ruolo di “protettore del popolo russo” non solo politicamente ma anche coinvolgendosi personalmente nel conflitto in Novorussia: molti sanno che volontari ceceni combattono contro le forze naziste ma molte persone ignorano che la Cecenia sta accettando numerosi rifugiati ucraini che stanno trovando un luogo sicuro e per alcuni, una casa nella nuova piccola repubblica.
Attraverso queste azioni Ramzan Kadyrov ha ottenuto il miracolo più spettacolare: nel 2000 il popolo russo odiava e disprezzava i ceceni, descritti come crudeli e nemici diabolici, mentre oggi i russi vedono i ceceni come i loro alleati più coraggiosi e fidati. Non è una esagerazione dire che Ramzan Kadyrov ha restaurato l’onore del popolo Ceceno in un drammaticamente corto periodo di tempo.
Non è necessario aggiungere che è proprio per queste ragioni che Kadyrov è assolutamente odiato dall’Impero e la sua macchina della propaganda, dove Kadyorv è presentato come un malvivente assetato di sangue. A dirla tutta, Kadyrov ha mostrato un certo comportamento da malvivente, specialmente in passato, ma c’è molto altro dietro quest’uomo che il suo pavoneggiarsi: ha dei principi molto radicati, è un leader religioso e patriottico che ha mostrato in numerose difficili circostanze quanto ha ereditato dal padre in termini di saggezza e coraggio personale.
Ora è il vostro turno. Quali sono i vostri uomini/donne dell’anno 2014?
Saluti,
Il Saker
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Traduzione a cura di Sascha per sakeritalia.it
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