In articoli recenti ho fatto frequenti riferimenti ai talk show politici della televisione di stato russa come una preziosa fonte di informazioni sul pensiero delle classi chiacchierone e, in particolare, delle élite sociali e politiche vicine al Cremlino. Anche un acerbo accademico di Rhode Island che ha lasciato un commento sgradevole sul mio sito sul valore del mio ultimo articolo, sul passaggio da “operazione militare speciale” a guerra aperta, ha osservato che intende seguire più da vicino il programma Domenica Sera con Vladimir Solovyov, soprattutto quando la direttrice di RT Simonyan appare come relatrice. Quindi penso di aver espresso il mio punto di vista sulla televisione in modo abbastanza convincente.
Nel saggio di oggi voglio rivolgere l’attenzione in primo luogo alla radio russa, in particolare commentando l’emittente nazionale “Business FM”, che ha sede a Mosca ma ha una copertura nazionale e trasmette servizi che sono di interesse non solo per gli agenti di borsa ma anche per il pubblico in generale. Li ascolto tutti i giorni a colazione, e il loro slogan “Radio non a parole ma nei fatti” è ben giustificato dall’originalità della loro gestione giornalistica. Politica e politici non sono nella loro agenda. L’impatto di nuove leggi, regolamenti e programmi governativi sulla popolazione e soprattutto sulla comunità imprenditoriale è il loro principale interesse. Dati di vendita, profitti aziendali, sfide nel reclutamento e mantenimento del personale: tutti questi argomenti vengono affrontati presentando fatti concreti di aziende e località concrete, e il risultato è un mosaico molto interessante. Queste notizie molto serie sono ravvivate dall’umorismo nei loro sketch in categorie come “Деньги к деньгам”, che può essere liberamente tradotto come “Il denaro va verso chi ha il denaro”.
Business FM offre piccoli frammenti di vita che raccontano una grande storia, come l’osservazione di ieri secondo cui negli ultimi due mesi gli acquisti di tranquillanti sono aumentati del 15%, e sono superiori del 30% rispetto ad un anno fa. Questo è un buon indicatore del nervosismo della popolazione generale.
Poi ci sono state segnalazioni dalla Siberia e da altre città di provincia su come viene condotta la chiamata dei riservisti, e in particolare su come questo influisca sulle imprese che stanno perdendo personale altamente qualificato per il quale dovranno riservare il posto di lavoro.
Un altro sguardo molto interessante sul fronte interno sono le interviste dell’emittente ai russi che stanno attraversando i confini terrestri verso la Finlandia, dove c’è un tempo di attesa di oltre tre ore. I giornalisti analizzano se a quelli in partenza viene chiesto lo status militare, delle ragioni per cui se ne vanno, ecc.
Business FM ha riferito anche dell’impatto della partenza dei russi per evitare l’aumento dei prezzi degli appartamenti in affitto nelle loro destinazioni chiave, come Istanbul e Tbilisi. L’impatto sembra essere trascurabile.
Infine, questa mattina ho ascoltato un’affascinante serie di interviste con i leader delle organizzazioni di volontariato a Mosca che lavorano per fornire alle forze armate materiale che non è disponibile in quantità sufficiente sul campo a causa della cattiva gestione. Queste carenze includono elmetti e giubbotti antiproiettile, vestiti caldi e altro ancora.
Tutto quanto sopra non è pro-Putin o anti-Putin, ma un’immagine composita realistica della vita sul fronte interno in tempi di mobilitazione.
Ora propongo di passare all’aneddotica, ma anche di raccontare i dettagli della mia esperienza vissuta a San Pietroburgo nelle ultime due settimane. Posso in primo luogo segnalare l’improvvisa decisione di oggi del potenziale acquirente della nostra dacia nel sud di San Pietroburgo, già sotto contratto di deposito, di sospendere l’affare, prima nella speranza di spremere da noi un ulteriore sconto dovuto alle incertezze post-mobilitazione e poi con la richiesta di più tempo per vedere le ricadute dei referendum in Donbass. Sì, le normali donne d’affari russe, come la nostra scaltra acquirente, trascorrono notti insonni preoccupandosi se in questi tempi turbolenti sia meglio possedere mattoni o avere contanti in rubli sotto il cuscino. Ma tali incertezze e contraddizioni sono sempre esistite. Per argomentare che è sempre “il momento migliore e il momento peggiore”, penso alle forchette e ai coltelli francesi in argento con i segni distintivi del 1791 che abbiamo acquistato in bancarelle di antiquariato al mercato del fine settimana di Bruxelles: anche nel mezzo della rivoluzione alcune persone ordinavano set d’argento per gli sposi novelli.
La mia esperienza di acquirente nei supermercati delle gamme economiche, media e di lusso rivela cambiamenti rispetto a quanto ho riportato diversi mesi fa. Il “ПРОМ УПАК” sta sostituendo il Tetra Pak svedese per il latte e altri alimenti liquidi. Il codice QR sta sostituendo i codici a barre su ogni varietà di prodotti del negozio. Presumo che sia dovuto a qualche problema di licenza.
I vini francesi, spagnoli e italiani sono presenti sugli scaffali dei negozi a prezzi molto ridotti, così come i vini provenienti anche da paesi “amici” come il Cile. Sorprendentemente, l’amichevole Sudafrica ha abbandonato il mercato del vino, forse per difficoltà di pagamento. Nel frattempo, i vini di provenienza russa dalla regione di Krasnodar e dalla Crimea ora occupano l’80% o più dello spazio sugli scaffali. Certo, nei negozi di lusso i vini russi possono essere eccellenti, ma a prezzi ben superiori agli equivalenti europei che sostituiscono, e i vini russi nei negozi economici e di classe media possono essere di qualità molto variabile a parità di prezzo.
Il proprietario di un’enoteca di fascia alta sull’Isola Vasilevskij mi ha detto che continua a ricevere spedizioni di vini di alto livello dalla Francia, e che alcuni stanno arrivando da paesi terzi, inclusa la Cina. Ma non c’è modo di sapere per quanto tempo durerà. Ha scommesso facendo scorta dei vini più costosi e ricercati della Russia meridionale.
Per il resto, l’assortimento e il prezzo di carne, pollame, frutta e verdura nei negozi russi a tutti i livelli di mercato sono invariati rispetto a qualche mese fa.
Una visita al centro commerciale più prestigioso della città sulla Prospettiva Nevskij, dove il negozio di riferimento era e rimane tuttora il rivenditore finlandese Stockmann’s, ha fornito ulteriori approfondimenti sul modo in cui il fronte interno si sta adattando alle sanzioni e all’uscita delle società straniere da questo mercato.
Alla zona ristorante al 4° piano, mi sono goduto un paio di hamburger in sostituzione di McDonald’s dall’operatore di fast food “’Вкусно – и точка‘” (Gustoso – Punto). Qualità e prezzo sono rimasti entrambi invariati. Poi, al piano terra, ho proseguito con una visita al sostituto di Starbucks, che si chiama “Star Coffee”. Tutti gli elementi di design rimangono gli stessi di prima, e il mio caffè americano era eccellente.
Invariati anche tutti gli elementi di design dell’Apple Store proprio di fronte a Star Coffee. A dire il vero, il cartello del negozio “Rivenditore Apple” ora recita “Rivenditore Premium”. L’assortimento dei prodotti sembra essere invariato. Ho chiesto informazioni sull’I-phone 14, e mi è stato detto che è disponibile su prenotazione e arriverà in negozio a partire dalla prima settimana di ottobre. Il prezzo per il modello in offerta è di ben 238.000 rubli, che ammonta a circa 4.000 euro.
Infine, un’osservazione personale sull’esodo oltre il confine finlandese. Ieri ho provato a prenotare i biglietti per il nostro viaggio in autobus da Pietroburgo ad Helsinki. Tutti i posti su tutti gli autobus delle due compagnie di autobus concorrenti sono esauriti fino al 6 ottobre, cinque giorni dopo rispetto a quanto avevamo programmato di partire. A dire il vero, ci sono solo cinque o sei autobus che effettuano questo viaggio ogni giorno, e ognuno ha solo 50 posti a sedere. Infatti la grande maggioranza di chi attraversa il confine lo fa con le proprie auto private. Sono loro che subiscono le sette ore di tempo perso, trascorse in coda. Gli autobus come quelli che useremo vanno all’inizio della linea e vengono in genere preparati entro un’ora o un’ora e mezza, il che è un fastidio ma non ancora un disastro.
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Articolo di Gilbert Doctorow pubblicato sul suo blog il 25 settembre 2022
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
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da quanto scrive l’autore ,che un stile molto simile a quello di Saker, si comprende che La Russia si sta organizzando per reggere il colpo psicologico che cambierà la vita di tutti, dalla porta sull’Europa(San Pietroburgo) a Vladivostok.
In Europa non noto ancora l’isteria che verrà fra non molto appena qualche governo o di concerto fra loro inizieranno ad applicare restrizioni su tutto, qualunque sia o è l0indirizzo politico e sociale del Governo in carica. In Italia, vedo rassegnazione che significa anche resistenza passiva alle avventure belliche del precedente governo che non saranno sconfessate dal nuovo. Chi ha votato Meloni dev’essere un elettore/e che non è stato informato che il suo partito sostiene la linea Nato e d UE.
questo 25% circa che vitato Meloni si rammenti che è un partito di minoranza ,chi ha vinto è quello degli italiani che con il loro 33% sono contro la guerra e contro tutti i partiti che hanno votato per la linea Draghi e che anche dopo continueranno in quel solco.
Che strano: io sono anni che rifiuto di bere coca cola….pensavo di essere anche in questo caso un pochettino antagonista
Tutto dipende dall’umore del funzionario di dogana di turno presente sul confine.. Un mio conoscente sta lasciando in questo momento la Russia perché stanno reclutando “ki koyo koyo” (altro che riservisti, parliamo di ragazzi di appena vent’anni che fino a un secondo prima giocavano alla play e si facevano gli affari loro).
Fuffa
Meloni non uscirà dalla servitù a chi può dare al governo di dx la legittimità democratica internazionale:
Bruxelles e Washingfton.
La fedeltà a USA e alla politica sanzionatoria non libererà risorse per la politica economica e sociale interna.
Inoltre non sono coesi, se fra un anno e mezzo non andranno in crisi sarà un mezzo miracolo.
Come fare a combinare la fedeltà a assoluta a USA, l’amore per gli svasticati hitleriani ucro e le posizioni sulla Russia di Lega e Berlusconi?
L’inciucio già c’è… la sx è disponibile a parlare di riforma della Costituzione vecchia di 70 anni e anacronistica (quanti post ho scritto su questo!)… in cambio la sx vuorrà fedelta a USA e Ucro.
Ricordo Renzi… anche chi non era di sx ad un certo punto ebbe fiducia in questo giovane che prometteva di rottamare la Vecchia Italia… la Merkel lo definì Matador!
…Poi si sgonfiò come quel nulla nulla che in fondo era ed è.
Meloni sarà una copia di Renzi… alla fine si adeguerà.
Non mancherà di realizzare il programma di Davos, del World Economic Forum, del New World Order… solo in modo più soft.
la Russia sa ,,tuttavia, per quel tanto che può servire ,che i jItalia c’è un 33% di italiani che non vuole la Guerra e non sostengono né la sinistra né tutti gli altri partiti perdenti e il partito di Meloni che sarà la copia gemella del Movimento dei 5Stelle.
Gli italiani che hanno votato il partito della Meloni devono essere in parte ex fascisti ed in parte degli ingenui che non sapevano interpretare il vuoto dei suoi argomenti mentre tentava di eludere la domanda sulla sua posizione verso la UE e La Nato.
In precedenza delle Elezioni quando la Stampa ha dato risalto al suo viaggio per un incontro con la dirigenza americana ,allora avrebbero dovuto capire che le trattative erano già in corso da tempo e non c’era da attendersi dalla Meloni altro che la continuità in politica estera:
Ora gli italiani saranno in ostaggio perenne degli USA e UE i prossimi 5 anni ,se non ci distruggerà la loro guerra in alleanza con la Nato , non servirà nulla invocare elezioni per rivotare personaggi incapaci , inutili e dunque corruttibili.
Gli ex-fascisti, o meglio ex-neofascisti sono pochi, credo, una minoranza … La maggioranza dei votanti meloni sono testine di cosa non dico, se si illudono che la marionetta atlantista che assicura appoggio a zelnsky e ne riceve i complimenti “salverà” il culo al paese … Semmai continuerà lla famigerata “agenda draghi” con qualche piccolo ritocco al ricattatorio PNRR.
In effetti, dopo la sbornia 5stalle – che ora funziona solo a sud, date le condizioni miserande del Meridione d’Italia – ecco la sbornia “di destra” … Non c’è che dire, questo popolo di “ubriaconi” si lascia infinocchiare (o inculare?) senza soluzione di continuità e farà la fine dei lemming noti per il suicidio di massa durante le migrazioni (vero o falso che sia).
Cari saluti
E’ possibile prevedere quando i mobilitati saranno effettivamente in linea, pronti per il combattimento? Già durante ottobre o molto dopo, per la fine dell’anno, o ancora più tardi?
Cari saluti