Domenica, parlando alla Radio Nazionale Cinese, Jin Carong, docente all’Università Renmin, ha spiegato perché Russia e Cina hanno un comune senso storico a proposito della seconda Guerra Mondiale, e per quale motivo la loro partnership sarà probabilmente duratura.
In un’intervista con la Radio Nazionale Cinese pubblicata sabato, Jin Carong, professore all’Istituto di Relazioni Internazionali dell’Università Renmin, ha spiegato le posizioni simili di Russia e Cina a proposito della Seconda Guerra Mondiale, notando come la partecipazione del governo cinese alla celebrazione della Vittoria di questo maggio, a Mosca, confermi l’alto livello delle relazioni fra i due Paesi.
“La Russia e la Cina hanno posizioni simili su questioni riguardanti la Seconda Guerra Mondiale” ha detto il professore Jin all’intervistatore. “Entrambi i Paesi hanno dato un contributo enorme durante guerra, e per entrambi il prezzo della vittoria è stato molto alto”.
Il professore ha inoltre notato come “sia la Cina che la Russia abbiano affrontato la minaccia del revisionismo storico. Per esempio, attualmente il Giappone sta tentando di fuggire da quella che è la sua responsabilità storica [per quanto riguarda i crimini commessi in Cina e altrove]. Nell’Europa dell’Est ci sono situazioni simili: in Lituania ed Estonia, ad esempio, si sono verificati casi di distruzione di monumenti dedicati ai soldati dell’Armata Rossa. Per di più, nei Paesi Baltici, in Repubblica Ceca e in Slovacchia, i soldati sovietici a volte vengono considerati alla pari con i nazisti. E questo è parecchio offensivo”.
Jin ha spiegato che “oltre alla comune minaccia di revisionismo storico, la Cina e la Russia hanno un’esperienza storica simile, anche per quanto riguarda il modo di porsi degli Stati Uniti nei loro confronti. Insieme, questi fattori uniscono sempre più Mosca e Pechino, spingendole alla cooperazione politica.
Nel commentare la recente decisione degli Stati Uniti di mandare l’ambasciatore John Tefft alla celebrazione della Vittoria, Jin ha spiegato che la decisione degli Stati Uniti è determinata dal desiderio di “non voler peggiorare ancor di più le loro relazioni con la Russia”. Più importante è, secondo Jin, “l’altra ragione alla base di questa scelta, che riguarda la continuità storica. Dopotutto, Stati Uniti e Unione Sovietica erano alleati nel combattere contro i nazisti. Se non riescono a mettersi d’accordo e nessuno verrà dagli Stati Uniti per prendere parte alla Parata del Giorno della Vittoria, si dimostrerebbe che essi non hanno rispetto per i loro connazionali, morti in battaglia, e non hanno un senso di continuità politica. Pertanto credo che Washington abbia fatto le dovute considerazioni storiche, oltre a quelle riguardanti la politica interna ed estera, e abbia deciso di dare a Mosca una possibilità, anziché opporsi a tutti i costi. Questo, sicuramente, può in parte mutare in senso positivo l’opinione di altri Paesi”. Il professore ha citato come esempio i casi di Francia e Germania, le quali, anche se non prenderanno parte alla parata del 9 maggio, lasceranno dei fiori sulla Tomba del Milite Ignoto al loro arrivo a Mosca il 10 maggio.
Circa le prospettive delle relazioni russo-cinesi nel lungo termine, Jin ha notato che “alcuni in Occidente ritengono che il riavvicinamento fra Russia e Cina sia una misura necessaria per controbattere alle azioni degli Stati Uniti. Però, secondo me, è presente anche una componente razionale, che include fattori quali la complementarietà delle economie dei due Paesi, il bisogno di rafforzare le posizioni sui confini e rendere sicuro ciò che sta al loro interno. Pertanto, anche se le relazioni fra Washington e Mosca stanno iniziando a scongelarsi, Mosca e Pechino continueranno a mantenere lo stesso tipo di relazione. È certo che sarà un fenomeno a lunga durata”.
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Articolo apparso su Sputnik il 13/02/2015.
Traduzione in italiano di Paola Ugo per SakerItalia.it
> Per di più, nei Paesi Baltici, in Repubblica Ceca e in Slovacchia, i soldati
> sovietici a volte vengono considerati alla pari con i nazisti. E questo è
> parecchio offensivo”.
Passi pure il revisionismo storico in occidente, che già è indecente di suo ma per chi, come gli Slavi ha avuto padri, madri o amici brutalizzati a milioni dall’orrore nazista non solo queste dichiarazioni sono offensive, sono assolutamente folli …
Mi chiedo con quale faccia questi signori possano andare a posare un fiore sulle tombe dei propri cari, si dovrebbero vergognare ..