Come previsto, la popolarità di Putin è in crisi.
Questo fatto non viene spesso discusso in Occidente, ma la popolarità di Vladimir Putin è in declino da quando, dopo la sua rielezione, ha mantenuto più o meno lo stesso (già impopolare) governo mentre quel governo ha tentato goffamente di “approvare di soppiatto” una riforma delle pensioni. Ora sono state pubblicate le ultime stime [in inglese] e non vanno bene: solo il 31,7% dei russi si fida di Vladimir Putin, che è il suo peggior risultato in 13 anni! Il suo punteggio lo scorso anno era del 47,4% (a proposito, Shoigu ha ottenuto solo il 14,8%, Lavrov ha ottenuto il 13% e Medvedev il 7,6%. Questi sono punteggi terribili in qualsiasi caso!)
Ho avvisato di questo da un bel po’ (si veda qui, qui, qui, qui, qui, qui e qui), e ora possiamo provare a capire cos’è successo.

Queste sono le facce di cui la maggior parte dei russi si sono stufate.
Primo, è ovvio che milioni di russi (incluso il sottoscritto) sono profondamente delusi dal fatto che Putin non abbia sostanzialmente riorganizzato il governo russo dopo la sua trionfale rielezione lo scorso anno. Putin stesso ha dichiarato due cose: innanzitutto, che è generalmente soddisfatto delle prestazioni del governo e, poi, che ha bisogno di un team esperto per attuare il suo ambizioso programma di riforme (ne parleremo tra poco).
In secondo luogo, è altrettanto ovvio che la riforma delle pensioni è profondamente impopolare, e che la credibilità personale di Putin non si è mai ripresa da questo fiasco politico.
Terzo, e questo è lo sviluppo più trascurato e tuttavia più interessante – c’è un’opposizione *reale* che sta gradualmente emergendo in Russia. Cosa intendo per “reale”? In primo luogo, non intendo una “finta opposizione” come vediamo nella Duma russa (che è un Parlamento composto da passacarte). In secondo luogo, intendo un’opposizione *patriottica* che non è né finanziata né controllata dal signor Soros o dalla CIA o da nessuna delle loro innumerevoli emanazioni. Il problema è che questa opposizione ha molti gravi problemi, e che non riesce assolutamente a presentare un’alternativa all’attuale “Putincrazia”.
Qui abbiamo bisogno di dire qualcosa di significativo: Putin è davvero un “liberale”, almeno in termini di politiche economiche. Quando afferma di essere felice (“nel complesso”) della performance del governo Medvedev, è perché probabilmente lo è. Inoltre, mentre a Putin piace ascoltare gente come Glaziev, è chiaramente diffidente nell’attuare le misure più “sociali” (o addirittura “socialiste”) sostenute da Glaziev e dai suoi sostenitori.
Ma se Putin è un liberale, c’è davvero una quinta colonna che agisce dietro le quinte?
Detto questo, sarebbe sbagliato saltare alla rozza conclusione che non c’è nessuna 5a colonna (o nessun “Integrazionista Atlantico”) al Cremlino o in Piazza Staraja [in inglese]. In effetti, l’inesistenza di una quinta colonna sarebbe impossibile. Come lo sappiamo? Per tre motivi molto basilari:
- I leader Anglo-Sionisti dell’Impero *odiano* assolutamente Putin. Quelli che fingono di negarlo sono o disonesti allo stadio terminale o fantasticamente stupidi. In ogni caso, hanno torto. In poche parole: verso la fine degli anni ‘90 la Russia come paese era quasi morto, finito, simile all’Ucraina occupata dagli ucronazisti di oggi. Putin non solo ha salvato da solo la Russia, ma ha trasformato la Russia in una potenza in grado di sconfiggere i piani dell’Impero non solo in Siria ma anche nel resto del Medio Oriente. Sì, tutte le accuse di “collusione” e “hackeraggio” sono nutrimento [in inglese] verbale per i nani intellettuali che guardano la TV, ma ciò non significa che i leader non abbiano ragioni reali, fattuali e logiche per temere Putin e la Russia. Le hanno. E stanno facendo tutto ciò che è in loro potere per indebolire la Russia e rovesciare Putin.
- La maggior parte delle élite russe hanno raggiunto il loro status di élite negli anni ‘90 (alcuni addirittura negli anni ‘80!), E molte di loro odiano Putin per aver messo fine alla totale rapina che ha permesso a queste persone non solo di arrivare al potere, ma anche di fare una strage finanziaria. Per quanto riguarda il cosiddetto “blocco economico” del governo russo, è interamente costituito da quelli che io definisco liberamente “sgherri dell’OMC/FMI/BM/ecc.”: persone che appoggiano sinceramente il cosiddetto “Washington Consensus”. Il *meno* che si possa dire di queste persone è che la loro visione del mondo e la loro ideologia non sono solo totalmente estranee ai valori tradizionali russi, ma sono in realtà profondamente anti-russi. Per queste persone diventare la quinta colonna è lo sviluppo più naturale.
- Il sistema ereditato da Putin era profondamente integrato con la sfera anglo-europea di influenza finanziaria, economica, politica e sociale. Mentre le sanzioni occidentali (e la miopia politica generale) hanno reciso molti di questi legami (grazie ai Neoconservatori, per le loro sanzioni salvavita e, in particolare, la propaganda isterica e russofoba!), ci sono pochissimi casi (se ce ne sono) di russi che tagliano tali legami. Alcuni credono che Putin volesse sinceramente che la Russia aderisse alla NATO e/o all’UE. Non sono d’accordo, ma se fosse sincero o meno, il fatto è che inizialmente Putin ha cercato di corteggiare l’Occidente. Il fatto che l’Occidente sia stato troppo stupido per capire la fantastica opportunità offerta da questa situazione è un’altra potente testimonianza di quanto siano diventati incompetenti gli “specialisti d’area” occidentali.
Il “discorso di Monaco” [in inglese] di Putin del 2007 avrebbe dovuto essere un campanello d’allarme urgente per i leader dell’Occidente, ma non avevano il cervello e il coraggio di ascoltare ciò che Putin stava dicendo. La stessa cosa è successa durante il discorso di Putin del 2015 all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite [in inglese]. Al suo pubblico interno russo, Putin ha detto senza mezzi termini, quando gli è stato chiesto se l’Occidente stesse cercando di “umiliare” la Russia: “Non vogliono umiliarci, vogliono sottometterci, risolvere i loro problemi a nostre spese”. Personalmente, credo che Putin, come ogni altro ufficiale del Primo Direttorato Principale (intelligence estera) del KGB, ha sempre compreso che l’Occidente era un nemico mortale della Russia, e che questo è vero da almeno 1000 anni. Quindi penso che sarebbe ingenuo credere che Putin si sia mai “fidato” dell’Occidente. Ma ha deliberatamente dato quell’impressione fino a quando è servito ai suoi scopi? Si assolutamente. Ora, questo periodo è chiaramente finito.
L’unica cosa che la quinta colonna russa non può essere realmente è qualsiasi tipo di “opposizione”. In primo luogo, la quinta colonna è interna al Cremlino, all’Amministrazione Presidenziale, al partito “Russia Unita” e a tutti gli altri centri di potere in Russia. Ciò costringe l’opposizione a fingere lealtà nei confronti di Putin mentre sabota ogni sforzo di ri-sovranizzazione della Russia (un compito difficile, dato che la Russia è stata governata da élite straniere almeno dai tempi di Pietro I).
[Nota a margine: mi viene spesso chiesto perché Russia Today e Sputnik pubblichino ciò che può essere chiamato “spazzatura” o persino propaganda antireligiosa sui loro siti web. La risposta è semplice: c’è un sacco di gente a RT e Sputnik (specialmente nei team che gestiscono i loro siti web in contrasto con le trasmissioni attuali) che sono puri prodotti della visione del mondo Anglo-Sionista, e che amano qualche storia di sesso squallido quasi quanto amano colpire o ridicolizzare la Chiesa Ortodossa. Anche se ci sono un sacco di persone fantastiche in entrambi questi media, ce ne sono anche molte che segretamente vorrebbero che la Russia tornasse agli anni ‘90 o diventasse una sorta di “Polonia” a est dell’Ucraina. Questo è anche il motivo per cui questi media fanno uno strenuo sforzo per non discutere della lobby israeliana in Occidente (non solo negli Stati Uniti), ma si tengono anche lontani da qualsiasi discussione sull’attentato dell’11 Settembre. So per certo che ogni menzione dei fatti reali dell’11 Settembre è severamente vietata da alcuni grossi editori di Mosca, in quanto le mie interviste sono state censurate in questo modo.]
Una parola di cautela qui: ci sono milioni di russi all’estero, e molti di loro sono quelli che ora vengono chiamati “вырусь” [in russo] (virus) in Russia: gente che potrebbe parlare russo, e persino visitare la Russia di volta in volta, ma che hanno completamente perso la loro “russità”, e la cui visione del mondo non si estende oltre il desiderio che la Russia sia come gli Stati Uniti o la Germania. Pensano alla Russia come “rashka” e odiano assolutamente qualsiasi manifestazione genuina della cultura, della spiritualità, delle tradizioni o della religione russa. Alcuni di loro si uniranno al movimento della destra alternativa e faranno finta che le categorie razziste e l’ideologia usata da questo movimento abbiano una certa trazione in Russia (ma non è vero). Alcuni cercheranno di far finta di essere Cristiani Ortodossi. In verità, sono sempre un prodotto puro dell’Impero Anglo-Sionista. Alcuni di loro hanno chiaramente trovato un impiego remunerativo nei media russi, dove fanno attenzione che tutti i segni che il dogma ideologico dell’Occidente (sappiamo tutti quali sono) non vengano sfatati dai patrioti russi. Questi “virus” sono l’ennesima manifestazione della quinta colonna russa.
E l’opposizione ufficiale a Putin?

Il ministro della Difesa ucraino Poltorak si ‘fotoshoppa’ davanti ad una torre del Cremlino che esplode. Il tipo di assurdità che fa arrabbiare persino i membri della Duma
Poi c’è l’opposizione “ufficiale” della Duma, che è più o meno una barzelletta. Alcuni parlamentari russi sono migliori di altri, ma anche quelli relativamente migliori non sono in grado di presentare una vera sfida al governo russo (lo abbiamo visto dolorosamente illustrato dal voto della Duma sulla riforma delle pensioni).
Per quanto riguarda la gente comune, la maggior parte probabilmente si fida ancora di Putin sulle questioni di politica estera, ma molti si stanno davvero stufando di un’élite al potere arrogante e condiscendente a cui non importa nulla della situazione delle persone normali, e che vive in una torre d’avorio di ricchezza, arroganza e potere.
Vi è anche una graduale presa di coscienza del fatto che Putin è generalmente “troppo debole” riguardo l’Impero, e non abbastanza attivo in difesa della Novorussia contro la giunta ucronazista a Kiev. Purtroppo, devo essere d’accordo con loro. Sì, ci sono stati alcuni progressi: il divieto russo di esportare energia in Ucraina e la consegna di passaporti russi al popolo della Novorussia. Inoltre, il Cremlino ha espresso approvazione *zero* riguardo le elezioni di Zelenskyj e, apparentemente, questa è stata la mossa giusta poiché anche se le politiche di Poroshenko sono state categoricamente respinte dalla maggioranza assoluta del popolo ucraino, tutti i segnali indicano che Zelenskyj ha già completamente ceduto alle esigenze dell’ “Occidente collettivo”. A meno che questa tendenza verso “ancora della stessa roba, ma peggiore” sia invertita, è probabile che la pressione popolare ad essere molto più proattivi contro il regime a Kiev non farà che aumentare. Negli ultimi mesi la Duma è stata sottoposta a pressioni da parte del pubblico per reagire in maniera più energica agli eventi in Ucraina, e questo ha avuto qualche effetto, seppur limitato: la Duma totalmente zoppa ora è diventata un po’ meno zoppa, ma non di molto.
Allora, qual è questa nuova opposizione a Putin?

Come è organizzata la nostra struttura di potere: in alto a sinistra c’è il Cremlino. Lì c’è Putin. Emana decreti e assicura il rispetto della Costituzione.; in alto a destra c’è il palazzo del governo. Lì c’è Medvedev, che ruba i soldi del paese; in basso a sinistra c’è la Duma, lì c’è Volodin che adotta leggi contro il popolo; in basso a destra c’è il Consiglio della Federazione, lì c’è la Matvenko che approva leggi contro il popolo.
La caratteristica distintiva di questa nuova opposizione a Putin è che si considera il segmento veramente patriottico della società russa. Queste sono persone che accusano Putin di essere debole, indeciso e corrotto (anche personalmente). Credono che Putin si collochi sulla cima di una piramide oligarchica che si limita a prestare il proprio servizio agli interessi nazionali russi, ma che in realtà è interessata solo alla ricchezza, al potere e all’influenza. Francamente, molte delle loro argomentazioni sulla presunta corruzione di Putin sono basate su un misto di disinformazione e odio personale per Putin stesso. Per contro, le loro argomentazioni sul fatto che Putin sia troppo debole o indeciso si basano su un’analisi completamente razionale e basata sugli eventi che hanno segnato la presidenza di Putin. Dopotutto, quell’uomo è al potere da circa 20 anni, ha goduto di un enorme potere burocratico e del pieno sostegno della stragrande maggioranza della popolazione. Come può quindi lui (o i suoi sostenitori) incolpare di tutto un “sistema cattivo” o la forza di una quinta colonna che alcuni non credono esista?
Dall’altro lato c’è una tipica opposizione “da post su internet”.
Mentre personalmente non sono d’accordo con questo punto di vista, devo riconoscere che non è auto-evidentemente assurdo o basato esclusivamente sulla propaganda. In altre parole, hanno ragione, e molte delle loro critiche sono valide.
Ahimè, in gran parte no, e quel mix perde molto in credibilità quando il 50% è basato sui fatti ed è logico, e il 50% non lo è.
Ciò che è ancora peggio è che questi patrioti si trovano regolarmente nello stesso campo dei membri finanziati da Soros/CIA che i patrioti affermano di odiare, ma le cui argomentazioni spesso riciclano (sulla corruzione personale di Putin, per esempio).
L’altra grande debolezza di questa nuova opposizione è che manca qualsiasi tipo di leader. Questo è il motivo per cui non mi sono preoccupato di elencare i nomi dei principali rappresentanti di questa opposizione: per la maggior parte di quelli che leggeranno questo articolo, questi nomi non significano nulla.
Infine, questa nuova opposizione patriottica sembra mancare di una visione del mondo originale: molte delle loro argomentazioni si riducono a “era meglio nell’era sovietica” (in genere tendono a trascurare quanto fossero davvero brutte le cose, almeno dagli anni ‘80!).
Quindi dove stiamo andando? La Russia avrà mai un’opposizione reale, vibrante?
La mia breve risposta personale è, sì, la Russia avrà una tale opposizione. Ecco perché:
- L’opposizione ufficiale della Duma è inutile e senza speranza.
- L’opposizione finanziata da Soros/CIA è screditata al massimo.
- La quinta colonna è fondamentalmente falsa, e la maggior parte dei russi la odia.
- L’attuale opposizione “patriottica” crescerà a causa delle politiche del governo russo, e probabilmente imparerà dai loro errori.
- Le crisi spesso (quasi sempre) generano la comparsa di nuovi leader
Spero che l’emergente opposizione “patriottica” focalizzerà la sua ira non su Putin come persona, ma sugli errori del governo russo ovunque si verifichino: Presidente, Primo Ministro, ministro o sotto – non dovrebbe avere importanza. Se l’opposizione riesce a concentrarsi sui problemi piuttosto che sfogare la propria rabbia contro individui specifici, allora diventano possibili cambiamenti reali, compresi cambiamenti del personale.
Gli ultimi sondaggi d’opinione mostrano che tutti i membri del governo soffrono di popolarità in calo, non solo gli Integrazionisti Atlantici. Se questa tendenza si manterrà, i Sovranisti Eurasiatici avranno un forte incentivo a tagliare i loro legami con gli Integrazionisti Atlantici. Chissà, forse a Medvedev e al cosiddetto “blocco economico del governo” verrà mostrata la porta? Se no, allora la caduta nei sondaggi molto probabilmente continuerà, e i disordini sociali diventeranno una possibilità reale.
Il Saker
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Pubblicato su The Saker.is il 29 maggio 2019.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.
[le note in questo formato sono del traduttore]
Vero che Putin è stato eletto con elezioni demokratiche, preaticate anche in “occidente”.
Vero che vi sono elementi di liberismo/economia privata nell’economia della Federazione Russa.
Mi sembra, però, esagerato dipingere Vladimir Putin, con il suo gruppo di potere, come liberali, allo stesso modo dei collaborazionisti sub-politici dell’élite finanz-globalista-giudaica in “occidente” (e, purtroppo, anche in Italia).
Comparirà in Russia un nuovo leader, puro, non liberale e non liberista?
Credo che che la cosa sia di là a venire, perché anche l’articolista, a questo proposito, brancola nel buio.
Cari saluti
penso e credo che i russi (intendo il popolo nella sue stratificazioni di reddito e tendenze politiche) debba preoccuparsi non tanto di non avere un anti-Putin populista ma del fatto che l’Occidente crede ormai, a quanto ci racconta l’articolista e ,quindi, sia sempre più convinto che occorra spingere la Russia alla guerra prima che compaia un’altra élite dalla Nazione che si opponga fermamente ad ogni politica di integrazione economica con l’Occidente.
Nel contempo il popolo potrebbe attendere e favorire un qualche personaggio politico giovane(un quarantenne )che dichiari di voler soddisfare i bisogni materiali della Nazione che dipendono dai risultati della politica economica e della destinazione del prodotto Netto nella redistribuzione sociale.
Se Putin non riesce a realizzare quanto si attende o r a , la maggior parte del Popolo ,la sua era storica verrà giudicata come una forma di governo che preparava una nuova forma di oppressione in favore delle élite che sarebbero apparse dopo di lui.
Possiamo dire che l’Occidente sta lavorando per accelerare la sua uscita che sarà dolorosa sia per la Russia sia per i popoli che credono che solo con la Russia di Putin e la Cina possa far cadere l’impero americano.
Gian Carlo, 3 giugno.
Il problema principale di Putin oggi è, a mio avviso, quello di non aver creato un nucleo di dirigenti politici che possano sostituirlo lealmente (intendo con ideologia Euroasiatica-Sovranista) quando sarà il momento per lui di lasciare il potere. Putin è ed è stato un grande; ha preso la Russia distrutta dalla cleptocrazia Eltsiniana e l’ha riportata al ruolo di grande Potenza, quale le spetta. Putin ed i suoi successori hanno la responsabilità di fornire ai Paesi più deboli, ma che hanno un minimo di dignità, una sponda (probabilmente assieme alla Cina) economico-militare per affrancarli dai ricatti estorsivi della mafia americana (e dei suoi satelliti). Non è importante per il mondo che i successori di Putin siano favorevoli o avversi alla politica interna putiniana, l’importante è che proseguano il processo di totale affrancamento dall’Occidente, oggi come non mai nemico mortale della nuova Russia.