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La reazione quasi isterica degli americani agli aerei da combattimento russi che sono andati a ronzare attorno ad un cacciatorpediniere statunitense questa settimana, è una riprova dei loro esilaranti doppi standard.

Gli aerei da guerra russi hanno fatto sembrare la USS Donald Cook molto simile a un “Paperino Seduto” [gioco di parole intraducibile tra Donald Cook e Donald Duck: sitting duck, papero seduto vuol dire facile bersaglio, mentre Donald Duck è Paperino, Donald Cook quindi è diventato Sitting Donald Duck, NdT] che si agita disperatamente su e giù nel mar Baltico quando sono andati a sfrecciarci sopra. Il drammatico faccia a faccia seguito dal manifestarsi dell’impotenza statunitense, probabilmente è ciò che sta dietro alla rabbiosa reazione di Washington.

È l’equivalente di trovarsi sotto i riflettori coi pantaloni alle caviglie.

Ma, se si inquadra l’incidente in una prospettiva più seria e obiettiva, allora l’isteria americana dice molto della loro pericolosa arroganza più che della presunta incoscienza russa.

Viene data una dura lezione ad un cacciatorpediniere lanciamissili a sole 70 miglia nautiche dal territorio russo di Kaliningrad, a colpi di acrobazie aeree da parte di due Sukhoi Su-24 – e Washington irrompe in accuse di essere stata molestata da un “folle sorvolo”.

La Casa Bianca era piena di indignazione nei riguardi dell’“incosciente provocazione russa“, mentre il Pentagono era  oltraggiato per il fatto che una delle sue navi sia stata letteralmente fatta ballare nel Mar Baltico a causa delle onde create dagli aerei da guerra russi che volavano a bassa quota.

Immaginiamoci la scena al contrario per evidenziare come “l’eccezionalismo americano“  sia diventato una cronica affezione da doppi standard irrazionali. Se una nave da guerra russa provasse allo stesso modo ad avvicinarsi alla linea costiera statunitense – anche se teoricamente in acque internazionali – possiamo essere sicuri che i caccia americani verrebbero attivati e schierati. L’ambasciatore russo probabilmente verrebbe convocato a Washington.

Però, diversamente dalla Russia, la nave da guerra USA questa settimana veniva sull’onda di un massiccio dispiegamento militare di forze americane e dei loro alleati NATO attorno al territorio russo negli ultimi due anni – in flagrante violazione degli accordi siglati, quale il Patto Fondativo Russia-NATO.

Inoltre i più alti esponenti del Pentagono, tra cui il Segretario alla Difesa Ashton Carter e il suo Capo degli Stati Maggiori Riuniti, hanno definito ripetutamente nello stesso periodo la Russia una minaccia esistenziale globale. Senza fornire alcuna prova credibile contro la Russia, queste asserzioni unilaterali sono di per sé un atti di aggressione americana.

I mass media occidentali hanno riferito di questo funesto retroscena di evidente aggressività da parte della NATO sotto guida USA nei confronti della Russia come se fosse qualcosa di normale e accettabile. O peggio ancora, dicendo che il crescente militarismo statunitense ai confini della Russia è necessario come “risposta difensiva” ad una presunta ostilità russa nei confronti dell’Europa. Questo è un circolo vizioso di follia e propaganda che ci sta precipitando in un conflitto.

Sulla presenza nel Mar Baltico questa settimana della USS Donald Cook, i report dei media occidentali hanno detto che era impegnata in manovre con l’aeronautica polacca. Il tono di innocente normalità viene smentito da un’ammissione da parte della pubblicazione di affari militari statunitense, Defense One.

Nel riferire dell’incidente tra la nave da guerra americana e i caccia russi, la rivista cita un ufficiale statunitense che avrebbe affermato: “Le forze armate USA hanno individuato un aumento dell’attività sottomarina russa nella regione negli ultimi 18 mesi – la più grande che gli ufficiali americani abbiano visto dalla fine della Guerra Fredda… Di conseguenza, gli USA hanno aumentato la propria sorveglianza nei confronti di questi sommergibili. L’aumento di operazioni di caccia antisommergibile potrebbe spiegare perché le forze armate russe abbiano risposto in modo così aggressivo alla [USS Donald] Cook.”.

Si noti come la Russia sia accusata di aver aumentato l’attività dei propri sommergibili – nelle sue acque territoriali. Questa viene in qualche modo presentata come un’aggressione. In modo ancora più significativo, l’ufficiale statunitense citato prosegue ammettendo che il naviglio americano – a migliaia di miglia dal proprio territorio – è impegnato in “operazioni di caccia antisommergibile” lungo la costa russa.

Questo è il contesto reale in cui l’incidente dell’incontro ravvicinato di questa settimana deve essere collocato. Rafforzamento militare statunitense, la sua incessante retorica bellicistica e adesso operazioni navali che hanno come obiettivo naviglio russo in pattuglia nel mare adiacente il proprio territorio. Quanto ancora si vuole continuare a provocare?

Le forze armate russe erano pertanto perfettamente legittimate a mandare i Su-24 per dare un avvertimento nei confronti di una invasiva nave da guerra americana e della loro mentalità truculenta.

Due anni fa, proprio questa stessa nave era stata intercettata in modo simile dagli aerei da guerra russi nel Mar Nero. Ancora, in quella occasione la USS Donald Cook fece la figura di “Paperino Seduto” quando l’aereo russo, secondo quanto riferito, utilizzò i suoi apparati di disturbo elettronici per disattivare i sistemi di difesa della nave.

Questa settimana il Segretario di Stato USA John Kerry si è affannato a spiegare che la nave da guerra americana avrebbe potuto lanciare dei missili contro i jet russi che la sorvolavano. Nei tuoi sogni, Mr Kerry.

Mentre gli USA venivano presi nelle loro scorrerie nei pressi della Russia, questa settimana è emerso un altro fatto che avrebbe dovuto essere riferito come una lampante anomalia, cioè l’annuncio che gli USA avrebbero incrementato le loro esercitazioni navali nel Mar della Cina meridionale. In questo scenario, la presunta aggressività russa è sostituita dalla presunta aggressività cinese.

Gli USA nell’ultimo anno si sono resi colpevoli di provocazioni nelle acque territoriali e nello spazio aereo cinese sotto il pretesto apparentemente innocente della “libertà di navigazione”. Queste provocazioni sono destinate ad aumentare, e Washington si permette di ammetterlo con un’allegra aria di auto-giustificazione.

Nuovamente, i media occidentali svolgono il compito di servizio anestetico e disinfettante, presentando la condotta di Washington nel Mar della Cina meridionale come un atto ordinario, quando non addirittura di cavalleria.

Come per la Russia, forze americane a migliaia di miglia dalle loro basi hanno il diritto auto-attribuito di interferire con gli interessi nazionali della Cina e di piazzare a distanza di tiro apparati con capacità offensiva.

Quindi, non appena queste forze americane vengono affrontate, Washington si lancia in vibrate proteste. È come se un ladro venisse beccato nel giardino di una casa e si mettesse a pestare i piedi sul prato ululando in modo petulante “non è giusto!”

L’arroganza, la tracotanza e la furfanteria di Washington derivanti da decenni di militarismo criminale di impunità per le proprie violazioni delle leggi internazionali ha prodotto una pericolosa condizione sociopatica e cronica di doppi standard.

Il ridicolo comportamento americano e la sua auto-giustificazione sono risibili a tutti i livelli. Non di meno, il problema è che questi ragionamenti svitati rinforzano l’incoscienza criminale di Washington al punto in cui una guerra aperta si sposta dal dominio delle possibilità a quello delle probabilità.

La reazione di rabbia con schiuma alla bocca di questa settimana all’avvertimento russo nei confronti del suo cacciatorpediniere che svolgeva operazioni antisommergibile in prossimità del territorio russo, è un chiaro esempio di quanto sia diventata irrazionale la potenza USA.

Per fortuna però, la Russia ha sviluppato quanto c’è di meglio nell’ambito della tecnologia militare e le contromisure per contrastare quelli che sono ritenuti i sistemi d’arma americani al top di gamma.

Qualunque segno di debolezza causerebbe inevitabilmente il suo sfruttamento fino in fondo da parte dell’incorreggibile ed arrogante bullo americano. La storia mostra che in genere la potenza USA attacca solo paesi deboli – a perfino in quei casi a volte ha la peggio.

La dimostrazione di potenza di fuoco da parte della Russia queste settimana è un importante confronto col la realtà che, se sostenuto, farà fare agli USA la figura del papero seduto [facile bersaglio, NdT]. Da questo derivano gli schiamazzi e gli starnazzi di Washington.

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Articolo di Finian Cunningham pubblicato da SputnikNews il 16 Aprile 2016
Traduzione in Italiano a cura di Mario B. per SakerItalia.it

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