Mi sono imbattuto nel seguente testo mentre leggevo il giornale The Globe and Mail a colazione, stamattina. Facendo riferimento all’ex ministro degli Esteri canadese, Lloyd Axworthy, che ha guidato la missione canadese per osservare le elezioni presidenziali in Ucraina, il Globe ha informato [in inglese] i lettori che:

La Russia sta violando i diritti umani delle persone che vivono in Crimea, e di altre zone sostenute dal Cremlino nell’Ucraina orientale, usando mine, ritardi ai confini e propaganda online per scoraggiarli dal votare nelle elezioni ucraine, dice il capo della missione di monitoraggio elettorale canadese.

Axworthy è particolarmente influenzato dal fatto che “Non c’erano seggi per i cittadini ucraini in Crimea, che è stata annessa dalla Russia nel 2014, e nelle parti controllate dalla Russia nella regione del Donbass orientale”. Prosegue il Globe:

“Penso che i russi stiano davvero violando i diritti umani di queste persone”, ha affermato Axworthy. “Hanno un importante diritto di voto, e penso che stiano facendo tutto ciò che è in loro potere per cercare di minarlo”.

Ha detto che alcuni osservatori elettorali nell’Ucraina orientale hanno sentito parlare di elettori deliberatamente bloccati al confine controllato dalla Russia, mentre altri non sono nemmeno riusciti a raggiungere il confine.

“Abbiamo discusso con alcuni degli osservatori che stavano parlando di come nelle aree intorno ad alcuni checkpoint c’erano campi minati, che la gente considera un rischio reale”, ha affermato Axworthy.

Ovviamente, non è una buona notizia se le persone che vivono fuori dal loro paese non possono votare. Ma di chi è la colpa? Non è responsabilità della Russia istituire seggi elettorali per le elezioni ucraine. Questa è responsabilità del governo ucraino. Ma a gennaio, la Commissione Elettorale Centrale ucraina ha annunciato che non avrebbe aperto alcun seggio nella Federazione Russa, privando così il diritto al voto di 3-4 milioni di ucraini che vivono in Russia. Perché il Sig. Axworthy non lo menziona?? Gli ucraini in Russia non hanno “un importante diritto di voto”? E perché la Russia sta “facendo tutto ciò che è in suo potere per cercare di minarlo” quando è il governo ucraino che ha preso la decisione di privare i suoi cittadini della capacità di esercitare questo diritto?

Per quanto riguarda i ritardi ai confini tra il Donbass ribelle e l’Ucraina controllata dal governo, questi sono reali, ma come è stato da tempo segnalato, la colpa è in gran parte del governo ucraino. Permettetemi di citare qui un titolo [in inglese] del New York Times: “L’Ucraina blocca i viaggi da e verso le aree ribelli”. Come dice il rapporto che segue, “le autorità ucraine stanno facendo tutto il possibile per fermare il movimento transfrontaliero, dispiegando tutta la forza di una burocrazia bizantina sugli oltre tre milioni di persone che vivono nelle aree dei ribelli”. Ma in qualche modo, secondo Lloyd Axworthy, il fatto che le persone in Donbass trovino difficile entrare nell’Ucraina controllata dal governo è colpa di Mosca! Vai a capire.

Le mine sono un altro problema che è molto più complicato di come’è presentato in questo articolo. È naturale che il Sig. Axworthy si preoccupi di esse, poiché fu uno degli architetti della Convenzione Internazionale per la Proibizione dell’Uso, Stoccaggio, Produzione, Vendita di Mine Antiuomo e Relativa Distruzione, del 1999. Decine di migliaia di mine sono state piazzate nel Donbass. Alexander Hug, della Missione Speciale di Monitoraggio dell’OSCE, si è lamentato: “Non solo le parti non sminano, ma stanno addirittura piazzando più mine”. Notate l’uso della parola “parti” – sia i ribelli che l’esercito ucraino sono colpevoli dell’uso di queste armi. L’Ucraina lo nega, ma sia l’OSCE che l’Ufficio delle Nazioni Unite dell’Alto Commissario per i Diritti Umani accusano [entrambi i link in inglese] l’esercito ucraino di piazzare mine antiuomo nel Donbass. La Federazione Russa, per inciso, non ha firmato il Trattato sulle Mine Terrestri. L’Ucraina, tuttavia, lo ha firmato e ratificato. L’Ucraina è quindi in palese violazione degli obblighi del trattato. Perché allora il Sig. Axworthy dipinge il problema delle mine come russo e non condanna l’esercito ucraino per le sue azioni?

Tornando al mio punto precedente, il governo russo non sta privando gli ucraini del diritto di voto: lo sta facendo il governo ucraino. Ma non è tutto. Gli ucraini in passato avevano privato i russi di questo diritto. Quando si sono svolte le elezioni presidenziali russe l’anno scorso, il governo ucraino ha inviato poliziotti davanti all’ambasciata russa a Kiev e ai consolati russi a Kharkov, Odessa e Leopoli per impedire fisicamente ai russi di entrare negli edifici per poter votare. Lloyd Axworthy afferma che votare è un “diritto importante” e che è un “abuso dei diritti umani” impedire alle persone di votare. Ma non abbiamo mai sentito nemmeno una parola da parte sua quando le autorità di Kiev hanno fatto proprio questo.

Sfortunatamente, le élite politiche del Canada, come quelle di molti altri paesi occidentali, sembrano non avere assolutamente discernimento quando si tratta di questioni riguardanti la Russia e l’Ucraina. Si alzano e rigurgitano la propaganda ucraina senza il minimo pensiero critico; cercano di trasformare ogni storia sull’Ucraina in un’opportunità per colpire la Russia, anche quando l’Ucraina è in realtà l’unica responsabile dei problemi in discussione; e mostrano i doppi standard più spudorati. L’articolo di oggi sul The Globe and Mail è un esempio calzante. Non c’è nulla di esatto in esso. Purtroppo, così vanno le cose.

Il mio abbonamento al Globe scade il 12 aprile. Non lo rinnoverò.

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Articolo di Paul Robinson pubblicato su Irrussianality il 2 aprile 2019
Traduzione in italiano di Raffaele Ucci per Saker Italia.

[le note in questo formato sono del traduttore]

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