Martedì scorso l’annuncio del Ministero della Difesa russo delle esercitazioni di comando strategico Vostok-22, dal 30 agosto al 5 settembre, dà un grande messaggio all’Occidente in termini politici e militari.

L’annuncio diceva: “Oltre alle truppe (forze) del Distretto Militare Orientale, in queste manovre saranno coinvolte unità delle truppe aviotrasportate, dell’aviazione a lungo raggio e dell’aviazione militare da trasporto, nonché contingenti militari di altri stati”.

Se ci sarà una partecipazione da parte della Cina, sarà molto significativa nell’attuale contesto della politica globale, specialmente in Estremo Oriente.

Vostok 2018, tenutasi esattamente quattro anni fa, è stata la prima esercitazione militare così massiccia svoltasi dopo lo scioglimento dell’Unione Sovietica. (Al culmine della Guerra Fredda, nel 1981, sotto Leonid Brezhnev, l’Unione Sovietica tenne la sua ultima esercitazione Vostok). Alla fine, Vostok 2018 si trasformò in uno spettacolo di armi russo-cinesi.

La Federazione Russa schierò più di 300.000 soldati sul campo, insieme a decine di migliaia di carri armati, elicotteri e armi di ogni tipo, per un enorme gioco di guerra nell’estremo oriente della Russia, e invitò l’Esercito Popolare di Liberazione cinese a partecipare, cosa che fece.

E ha iniziato ad apparire un solco completamente nuovo negli affari internazionali, a significare che gli interessi di Russia e Cina avevano ricominciato ad allinearsi, questa volta, in risposta alla potenza militare statunitense sotto un presidente combattivo, Donald Trump.

A margine dell’esercitazione, i presidenti Vladimir Putin e Xi Jinping hanno fatto insieme una colazione a base di bliny a Vladivostok. Era un segnale potente che la Russia non vedeva più la Cina come un avversario, ma come un potenziale alleato militare. È stato ampiamente notato a livello internazionale come l’annuncio di un importante cambiamento nella co-relazione delle forze nella politica mondiale.

A dire il vero, qualsiasi partecipazione cinese a Vostok 2022 sarà allo stesso modo sottoposta ad un’attenta analisi da parte di Washington e dei suoi alleati in un momento di accresciuta tensione nelle relazioni USA-Cina, con Pechino che la scorsa settimana ha avvertito che adotterà “misure decise e forti” se la Presidentessa della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti Nancy Pelosi procederà con i piani annunciati di visitare Taiwan.

La Cina ha promesso di annettere Taiwan con la forza, se necessario, e ha pubblicizzato tale minaccia facendo volare aerei da guerra vicino allo spazio aereo taiwanese e svolgendo esercitazioni militari basate su scenari di invasione. In un incontro a Singapore all’inizio di luglio con il presidente, il Capo degli Stati Maggiori Congiunti degli Stati Uniti, il Capo del Dipartimento di Stato Maggiore Congiunto della Commissione Militare Centrale cinese, il generale Li Zuocheng, aveva avvertito che l’esercito cinese avrebbe “salvaguardato risolutamente la sovranità nazionale e l’integrità territoriale. Se qualcuno creerà una provocazione grave, incontrerà il fermo contrattacco del popolo cinese”.

Tuttavia, alla fine, la partecipazione cinese a Vostok 2022 sarà vista come un’espressione di solidarietà con la Russia nel miglior spirito della dichiarazione congiunta del 4 febbraio delle due leadership, in cui si afferma che “l’amicizia tra i due stati non ha limiti, non esistono aree di cooperazione “proibite””.

Indipendentemente dal solito mantra secondo cui Vostok 2022 non è diretta contro terze parti, la sua ottica sarà come un contrasto alla pressione degli Stati Uniti su Russia e Cina. Entrambe devono affrontare nuove sfide alla sicurezza nell’Estremo Oriente negli ultimi tempi, in particolare la rinascita del “militarismo” in Giappone, la crescente posizione della NATO nell’area Asia-Pacifico, e la belligeranza delle provocazioni degli Stati Uniti su Taiwan.

L’agenzia di stampa Tass ha riferito che il Ministero della Difesa russo ha proposto alcune modifiche alla legge federale russa “Sulle acque territoriali, sul mare territoriale e sulla zona contigua della Federazione Russa”, ponendo restrizioni al passaggio di navi militari straniere attraverso la Rotta Marittima Settentrionale che collega Europa e Asia orientale.

L’emendamento proposto richiederà alle navi militari e civili straniere di navigare attraverso la Rotta Marittima Settentrionale senza entrare nei porti o nelle basi navali e, inoltre, chiedere il permesso alle autorità russe con almeno 90 giorni di anticipo. L’emendamento limiterà efficacemente l’uso della rotta marittima più breve verso l’Asia per le marine occidentali che operano nella regione Asia-Pacifico.

Significativamente, questa mossa russa arriva sulla scia dei piani della NATO di creare legami di sicurezza più forti tra l’area del Nord Atlantico e i paesi dell’Asia-Pacifico (Giappone, Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda) in una strategia coordinata per contrastare l’ascesa della Cina.

Allo stesso modo, la messa in scena di Vostok 2022 arriva in un momento in cui le operazioni militari russe in Ucraina stanno entrando in una fase cruciale. In un importante discorso a Mosca il 7 luglio in un incontro con i leader del parlamento, Putin ha avvertito che tutti dovrebbero capire che la Russia “in generale non ha ancora iniziato nulla di serio” in Ucraina.

A dire il vero, Vostok 2022 contrasta con la propaganda occidentale secondo cui le capacità militari russe si stanno costantemente indebolendo a causa del conflitto in Ucraina. L’annuncio del Ministero della Difesa su Vostok 2022 ha reso opportuno toccare questo argomento indirettamente.

La dichiarazione del Ministero della Difesa afferma: “Un certo numero di media stranieri stanno diffondendo informazioni imprecise su presunte attività di mobilitazione. Si prega di notare che solo una parte delle forze armate della Federazione Russa è coinvolta nell’Operazione Militare Speciale, il cui numero è sufficiente per svolgere tutti i compiti stabiliti dal comandante in capo supremo.

Inoltre, nessuna delle previste attività di addestramento operativo e di combattimento e di cooperazione tecnico-militare e internazionale del Ministero della Difesa russo è stata annullata, e sarà fornita del personale, delle armi, dell’equipaggiamento militare e dei materiali necessari”.

Questo è logico, dal momento che, a seguito della massiccia emorragia subita dall’esercito ucraino negli ultimi 5 mesi, l’equilibrio militare sta ora funzionando favorevolmente per le forze russe. Allo stesso modo, la strategia militare russa di schiacciare le forze ucraine con artiglieria pesante e attacchi missilistici e il ritmo lento del conflitto significano anche che le operazioni sono sostenibili per un periodo prolungato.

Ad ogni modo, data la posizione ostile delle forze NATO lungo i confini occidentali della Russia, è inconcepibile che Mosca avrebbe rischiato impegnando pesantemente le sue forze nelle operazioni in Ucraina. È interessante notare che il capo dell’esercito tedesco, il Tenente Generale Alfons Mais, ha recentemente dichiarato al quotidiano Handelsblatt in un’intervista che la Russia ha risorse “quasi inesauribili”.

Secondo le stime del generale, “Con la sua superiorità di artiglieria, l’esercito russo si sta apparentemente facendo strada chilometro dopo chilometro. Questa è una guerra di logoramento che solleverà la questione di quanto a lungo l’Ucraina potrà resistere… L’esercito russo si sta rafforzando e la Russia ha risorse quasi inesauribili”.

Il focus di Vostok 2022 sarà “sull’uso di raggruppamenti di truppe (forze) per garantire la sicurezza militare”. Andrà in scena in 12 diverse località sparse nel Distretto Militare Orientale, uno dei cinque distretti militari della Russia, con una vasta estensione geografica di 7 milioni di chilometri quadrati, con sede a Khabarovsk sul fiume Amur nell’estremo oriente russo, vicino al confine con la Cina, e comprende le regioni fino all’Oblast di Sakhalin, che comprende le Isole Curili.

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Articolo di M. K. Bhadrakumar pubblicato su Katehon il 29 luglio 2022
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.

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