Deir Ezzour
Prosegue purtroppo il forcing dell’ISIS sul perimetro esterno di Deir Ezzour, gli attacchi si susseguono e nonostante le molte vittime inferte al nemico, le pur valorose truppe del comandante Eddine devono ancora cedere il passo ai miliziani tagliagole del Califfato.
Nella mappa aggiornata potete osservare i progressi ulteriori fatti dai terroristi, sono arrivati a conquistare anche il crocevia con l’autostrada 7, anche da sud la spinta offensiva sta portando al drastico ripiegamento delle forze siriane in campo.
Vedo in questa offensiva ISIS il gravissimo e reale pericolo del tracollo delle difese; il piano degli strateghi takfiri si sta palesando: premere lungo la M7 e ricongiungersi con le forze che occupano parte della città. Ecco spiegato il perché dell’incursione all’ospedale di qualche giorno fa, puntavano ad una operazione lampo che spezzasse lo schieramento siriano. Mossa compresa dal comandante che subito ha approntato le contromisure per bloccarli ma ora, forti di una superiorità numerica sul campo, i miliziani terroristi stanno avendo la meglio. Inutile negarlo, se non accade qualcosa che distolga i comandi ISIS dal proseguire nell’attacco, ormai l’incubo di veder crollare le difese tanto valorose quanto usurate dai combattimenti continui da mesi e mesi, si sta concretizzando.
Posterò nuovamente le scorse mappe, affinché se anche aveste perso l’aggiornamento di ieri, oggi possiate meglio raffrontare la contrazione inesorabile e progressiva del perimetro difensivo.
Una notizia è da un lato consolante e dall’altra inquietante: durante i combattimenti con i siriani in Deir Ezzour è stato ucciso il braccio destro di Al-Baghdadi, Tarek Khalaf Abdullah, noto col nome di battaglia di Abu Hatem Albu Umar; era uno dei principali comandanti nella gerarchia di comando del Califfato, la stessa notizia però è estremamente preoccupante, in quanto ci da la misura della determinazione dell’ISIS a chiudere definitivamente e costi quel che costi la partita con i difensori di Deir Ezzour; infatti pur essendo stato ucciso lunedì, gli attacchi non solo non hanno subito rallentamenti, ma forse sono addirittura aumentati di intensità.
Guardando oltre i confini siriani, vediamo infatti che da sud stia rimontando veloce l’esercito iracheno, verso Al-Qaim, proprio a sud di Deir Ezzour e più ad ovest verso Cat At Tanaf, al momento occupata da forze siriane “moderate”, dico moderate perchè sulla carta farebbero parte del sedicente Nuovo Esercito Siriano, e poi a ben vedere sono armati con Colt M16.., comunque ben vengano a chiudere una via di rifornimento ad ISIS, occorre fare di necessità virtù.
Ecco dunque il perchè della decisione di giocare il tutto per tutto e distruggere le difese della città.
Spero che riescano a giungere via cielo rinforzi, e che appena fossero disponibili un cospicuo numero di bombardieri sia dirottato sugli attaccanti in modo tale da infliggere tali e tante perdite che siano costretti, se non a desistere, almeno a fermare l’attacco nella forma in cui fino ad oggi si è rivelato impossibile da fermare.
Proseguiamo il lavoro di monitoraggio.
Stefano Orsi
Van-Thieu e il Sud-Vietnam furono svenduti.
Assad e la Siria, invece, anche.
Rimpiango i Tempi nobili della mobilitazione ideale dei giovani ove i protagoniisti erano il Maresciallo Tito, il vescovo Athenagora, Castro, Senghor, Nehru, Sukarno, Nasser, Bourghiba… i Grandi della decoloniozzazione e del Movimento dei non-allineati.