Crisi nel Mediterraneo

Siria

Mentre ancora resiste il cessate il fuoco sui fronti nella sacca di Idlib, in Siria proseguono gli scontri minori.

Situazione Siria Idlib 24-7-2020

L’esercito siriano affronta in scontri a fuoco l’ISIS ad est di Homs, in quell’area desertica le veloci e piccole formazioni terroriste si muovono e colpiscono.

È sempre palese che godano dell’appoggio USA, grazie alla base di Al Tanf riescono sempre a mantenere aperti canali di infiltrazione per attacchi veloci e fornire ai gruppi ancora presenti tre Palmira e Deyr Ezzour quanto serva loro.

Ieri, 23 luglio, due caccia USA hanno intercettato avvicinandosi troppo, un volo di linea della iraniana Mahan air, diretto a Beirut, il pilota ai comandi ha effettuato una manovra per evitare la possibile collisione, scendendo velocemente di quota e causando il panico tra i passeggeri.

La condotta dei caccia è stata ammessa dal comando USA che ha specificato che l’aereo stesse transitando vicino al territorio siriano occupato dagli USA presso Al Tanf.

Sulla sacca di Idlib invece proseguono i limitati scambi di artiglieria tra le milizie qaediste che ancora occupano la zona a sud della M4, da cui avrebbero dovuto allontanarsi o essere disarmate.

Sarà alla fine questa la causa della prossima ripresa delle ostilità.

Questa settimana si sono svolte le elezioni politiche in Siria per il rinnovo del Parlamento, l’affluenza in calo a causa dei timori della popolazione per l’epidemia di corona virus che lentamente si diffonde anche in Siria, il Presidente Bashar al Assad e sua moglie Asma si sono recati al seggio con la mascherina di protezione indossata anche da tutto il personale del seggio.

La coppia presidenziale al voto

L’esito dello scrutinio delle schede ha assegnato una larga maggioranza al partito Baath, 177 seggi su 250 garantiscono ampia maggioranza alla formazione legata al Presidente siriano, che vede quindi rinnovata la fiducia dei suoi cittadini anche in questo periodo di difficoltà causato, da un lato dall’epidemia, e dall’altro dalla feroce morsa delle sanzioni e blocco economico che l’occidente impone sulla Siria causando molte sofferenze alla popolazione. Dopo aver causato la guerra in Siria, per attuare il programmato “cambio di regime”, fallito solo grazie all’appoggio del popolo verso il proprio Paese, l’occidente non si arrende e prosegue nei crimini contro il popolo siriano.

È importante notare che sono potute tornare al voto anche le aree del Paese in precedenza occupate dalle milizie terroriste sostenute dalla Turchia e dall’occidente, dove ai cittadini era stato interdetto ogni diritto democratico e costituzionale.

La Russia intanto ha rinnovato l’invito a Turchia e USA ad abbandonare le zone della Siria da loro occupate illegalmente al fine di ripristinare la pace e la democrazia su tutto il Paese, è stato anche rivolto un invito verso Israele affinchè cessi immediatamente gli attacchi e le aggressioni alla Siria.

Proprio oggi è stato abbattuto un drone israeliano che violava lo spazio aereo siriano vicino al confine tra il Golan occupato da Israele e la Siria.

Libia

Fronti Libia 25-7-2020

Questa settimana abbiamo ricevuto la notizia del dispiegamento di missili Kalibr sul confine tra l’Algeria e la Libia, questo a causa dello schieramento delle truppe egiziane al confine con la Libia orientale, la situazione si va riscaldando ulteriormente, non bastava la sempre crescente presenza turca, ora anche l’Algeria, che ha un esercito di primordine nella regione, vuole segnare il territorio e intende dire la sua all’interno della risoluzione della crisi.

Nei giorni scorsi sono ripresi i voli tra la Turchia e la Libia, questa volta però i cargo C130 e A400 turchi non sono atterrati come di solito presso Misurata, hanno invece fatto scalo sulla pista della base militare di Al Watiya, ora pesantemente presidiata da milizie controllate da Ankara ed esercito regolare turco.

L’utilizzo della base segna il pieno controllo della medesima da parte di Erdogan che ne ha ufficialmente chiesto ed ottenuto l’utilizzo per le sue forze dal governo di Tripoli.

Il Parlamento egiziano ha invece votato il via libera al Presidente Al Sisi per quanto concerne l’eventuale campagna militare in Libia.

A Sirte si vanno rafforzando le postazioni delle LNA, rafforzate dai contractors della compagnia Wagner, schierati anche a Sud presso Al Sabah, nelle foto dell ‘US Afrikacommand, sono stati individuati mezzi blindati di produzione russa, sono stati schierati sistemi di difesa antiaerea, che hanno abbattuto un drone turco proprio oggi, e numerose postazione di sistemi ATGM, missili anticarro, Kornet, che hanno permesso durante l’ultima offensiva delle GNA e milizie filoturche, di fermare la loro avanzata e mantenere il controllo su Sirte.

Ricordiamo che ad intervenire nelle fasi cruciali della difesa della città fu chiamata la 128° brigata delle LNA che ha compiuto la sua missione con notevole efficienza.

La notizia del dispiegamento da parte egiziana dei sistemi di difesa aerea S300 presso il confine con la Libia potrebbe essere vera, l’Egitto infatti ricevette la fornitura di sistemi S300VM Antey-2500 dalla Russia, sappiamo che furono sbarcati al porto di Alessandria il 6 giugno 2017, dotato di missili 9m82 e 9m83 può ingaggiare bersagli fin a 200 Km di distanza.

Lo USAfrika Command ha pubblicato la foto di un Su-24 in forza all’LNA presso la base di Jufrah, finora sono stati due i velivoli fotografati un Mig-29 e questo Su-24 che è un cacciabombardiere.

In settimana si è palesato un nuovo attore nella crisi libica, a sostegno delle LNA si è schierato anche il Venezuela, che ha offerto l’invio di 4 caccia Su-30 per rafforzare le difese del gen. Haftar.

Chiaramente per ora nulla si sa se l’offerta venga accettata o se sia stata solo esposta come mossa dissuasiva nei confronti della Turchia.

Turchia vs Grecia

Arcipelago greco e Turchia

Ricorderete che pochi mesi fa la Turchia aveva proclamato la sua ZEE Zona Economica Esclusiva e Piattaforma continentale, bypassando letteralmente le acque territoriali greche e i diritti greci che anche per la piattaforma continentale non sono differenti o minori di quelli turchi.

La Turchia nel disegno di Erdogan estenderebbe i suoi diritti di sfruttamento delle risorse fino al settore di interesse Libico, solo che nella parte indicata, il controllo è nelle mani dell’LNA di Haftar.

Comunque per quanto riguarda la Grecia, due giorni fa, Erdogan ha pensato bene di inviare una nave per il rilevamento idrografico accompagnata da tre unità della Marina Militare turca.

La Grecia ha posto le sue forze armate nello stato di massima allerta.

La nave turca sta effettuando rilevamenti al limite delle acque di pertinenza greche e non sarebbe finora entrata in acque di Atene.

L’isola vicino alla quale si svolgono questi fatti ci è molto nota, si tratta infatti dell’isola di Kastellorizo, sito in cui fu ambientato il film di Salvatores, premiato con l’Oscar, Mediterraneo con l’indimenticabile sergente Lo Russo alias Diego Abatantuono.

La Germania, che ha acquisito molte strutture della Grecia, grazie al suo “fallimento” pilotato, è interessata anche all’eventuale sfruttamento delle possibili risorse energetiche presenti nel sottosuolo greco, per cui vede molto di malocchio che altri mirino alle medesime risorse.

I recenti contatti tra la diplomazia greca e quella egiziana sono sicuramente indirizzati nello stabilire una comune linea di condotta nei confronti dell’espansionismo turco.

Ucraina

Il 17 luglio di sei anni fa veniva abbattuto il volo MH17 della Malaysia Airlines con 283 passeggeri e 15 membri di equipaggio a bordo, veniva abbattuto nei cieli sopra alla zona di pieno conflitto tra Ucraina e Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk che si erano dichiarate indipendenti dopo il golpe di Maidan.

Nonostante le indagini condotte da una commissione che si è dimostrata troppo di parte, basti pensare che vi è l’Ucraina, pare in causa accusata dell’abbattimento, e non la Malesia che era proprietaria del volo abbattuto e ha molti suoi cittadini tra le vittime, resto dell’opinione che lo scenario più credibile veda come responsabili dell’abbattimento le forze armate ucraine che avevano unità antiaeree schierate proprio a ridosso delle zone di combattimento e proprio nel settore dove venne abbattuto l’MH17.

Ogni altro scenario vede i tentativi di giustificare la presenza mai provata di una eventuale batteria di missili fornita dalla Russia della quale mai vi fu un avvistamento o mostrato alcun segno della sua effettiva presenza.

Come per le uccisioni avvenute in piazza Maidan ai tempi del golpe, per le quali i governi golpisti non ricercarono mai i colpevoli o gli esecutori , anche in questo caso ci troviamo, a mio giudizio, di fronte ad una spietata manovra interna dei servizi di Kiev che intendevano incolpare le forze indipendentiste o direttamente la Russia dell’abbattimento.

Le prove costruite, registrazioni di telefonate poi rivelatesi dei grossolani falsi, presentate dai servizi segreti ucraini immediatamente dopo i fatti sono una prova evidente del loro coinvolgimento nella vicenda.

Pesa oltretutto sul governo di Kiev la decisione di NON chiudere le rotte aeree sulle zone di guerra, cosa che normalmente viene sempre fatta ma che loro ritardarono fino a dopo la tragedia.

Armenia vs Azerbaigian

La situazione al confine tra i due paesi, al momento appare calma, le tensioni si sono spostate tra le comunità degli immigrati dei due Paesi all’estero che si sono affrontati davanti ad alcune ambasciate nel mondo.

Gran Bretagna

I Servizi Segreti di sua Maestà o più precisamente l’Intelligence and security committee del Parlamento britannico hanno presentato il rapporto sulle presunte ingerenze russe nella politica inglese.

Le conclusioni del rapporto sono quantomeno bizzarre.

Inanzitutto il rapporto è stato completato già a dicembre, ma il partito conservatore ha tramato per ritardarne il più possibile la pubblicazione, e non posso certo dargli torto.

Nonostante lo studio e le indagini siano durate sei anni, partite dal referendum per l’indipendenza della Scozia 2014, su cui pesavano le pesantissime ingerenze della UE, quelle palesi e pesantissime, le conclusioni volevano verificare anche quanto avessero influito anche sul referendum per la Brexit del 2016, che vide anche li la pesante ingerenza di Bruxelles fatta di menzogne e minacce contro il popolo britannico, la direzione presa voleva dimostrare la presenza reale di queste ingerenze da parte russa, che ormai sono una vera ossessione per i governi inglesi.

Ebbene la conclusione delle indagini ci presenta l’assoluta mancanza di prove a supporto dell’esistenza di queste ingerenze.

Hanno ricercato le tracce di BOT, programmi che si muovono pubblicando sui social e simulando di essere umani, ma non hanno potuto stabilire se vi fossero, hanno accusato l’emittente RT in lingua inglese di aver diffuso notizie in contrasto con la solita linea dei media occidentali, una volta si chiamava libertà di stampa e di opinione, ma evidentemente oggi, dare la propria opinione su un fatto o dissentire dalla massa mediatica diretta dai servizi segreti, che si sa controllano la linea editoriale dei maggiori media occidentali, è visto come una ingerenza pericolosissima perchè mina gli sforzi compiuti nel manipolare l’opinione pubblica ed eliminare così le storture del sistema democratico, ovvero il poter eleggere anche un governo che faccia gli interessi del popolo e non quelli delle elites economiche.

Insomma anche in GB come negli USA, le accuse di ingerenze russe nella politica interna di quei paesi si è risolta in un nulla di fatto, avendo speso milioni di dollari e sterline per le indagini per provare solo che non vi sia stata alcuna ingerenza.

Forse alla base di tutte queste preoccupazioni vi è il timore mal celato che qualcuno possa adottare strumenti di interferenza nella manipolazione dell’opinione pubblica, simili ma opposti a quelli già messi in atto attraverso gli organi di informazione mainstream, come ben ricordò la giornalista italiana Botteri da Washington la notte dell’elezione di Trump, notte in cui si lamentò di come nonostante i loro tentativi e sforzi di influenzare le scelte dell’elettorato americano, questo avesse comunque scelto di votare per Trump. Stesso scenario in GB dove l’elettorato votò per la brexit nonostante gli sforzi di tutti i media inglesi e europei che spingevano per il remain. Anche le elezioni del 2019 in GB finirono per essere un nuovo referendum tra un Boris Johnson fortemente caratterizzato dal volere un’immediata uscita rispetto ad un Corbyn, politicamente migliore di BOJO ma tiepido e diplomatico sul tema Brexit.

USA vs Cina

Resta sempre molto alta la tensione tra i due Paesi.

Washington ha ordinato la chiusura del consolato cinese presso Houston, Pechino ha risposto subito ordinando la chiusura di quello usa presso Chengdu.

La preoccupazione del governo cinese è per i suoi cittadini che studiano o lavorano in USA, ha infatti diramato una allerta per tutti i suoi residenti in USA, temono infatti un aumento di controlli immotivati, di fermi e di vere e proprie persecuzioni contro la comunità cinese.

Poche ore dopo questa allerta una cittadina cinese ricercatrice è stata arrestata assieme a altri tre suoi connazionali con l’accusa di spionaggio e frode sui visti per l’ingresso in USA.

Una situazione davvero allarmante.

Mentre prosegue il confronto anche sui mari, la Cina ha in cantiere la sua terza portaerei, questa di nuova classe, sarà più grande delle precedenti Type 001 e 001A e a propulsione nucleare, un notevole salto di qualità per la marina cinese.

Chi l’avesse persa può guardare la recente SITREP girata da me e Sascha di SakerItalia sul medio oriente.

Prossimamente registreremo una nuova puntata.

Stefano Orsi

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