– Stefano Orsi –
Proseguono incessanti i combattimenti sui vari fronti della Novorussia: tutti i settori sono contesi. Oltre a Donetsk, Horlovka il fronte nord, come avevamo previsto due giorni fa, si sono accesi gli scontri nel saliente di Debal’tsevo. Analizziamo come nostro uso i settori uno ad uno iniziando da sud.
Settore Sud Mariupol. Ancora relativamente tranquilla la situazione nei pressi della città portuale; ci sono movimenti di truppe governative nella città occupata, ma ancora non hanno avuto luogo scontri o battaglie rilevanti. Diversa la situazione pochi chilometri a nord, presso la località di Hranitne (situata sull’importante strada TO512, che collega Telmanovo a Volnovahka e strategicamente importante in quanto il ponte rende facile il controllo del passaggio sul fiume Kalmius): al momento la cittadina è contesa tra i governativi e le truppe della Repubblica di Donetsk. Poco più a nord si regista un’avanzata delle truppe novorusse nel territorio limitrofo alla cittadina di Starohnativka. Contesi i due centri di Novonathivka e Micolayvka, poco oltre: qui sono stati segnalati movimenti di blindati governativi.
Oggi [15 gennaio] gli ispettori dell’OSCE hanno annunciato che il bus di linea colpito presso un posto di blocco ucraino nei pressi di Volnovahka (che si trova nel settore operativo che stiamo esaminando), distante dal fronte abbastanza da escludere ogni responsabilità novorussa, sarebbe stato centrato da una granata caduta alla distanza di una decina di metri: le uniche artiglierie o mortai in zona sono quelli ucraini, traete voi le logiche conclusioni.
Settore Donetsk e zone limitrofe. Pesanti combattimenti si sono svolti ancora, sia ieri che oggi, in tutta la periferia ovest della città. Ad Oleksandrivka (un sobborgo a sud ovest, le parti si sono scontrate per il controllo di un posto di blocco lungo la strada H15. Bombardamenti hanno colpito il centro di Trudovskoi e la vicina miniera: una colonna di blindati ucraini, che si trovava nei pressi, è stata attaccata e ha subito pesanti perdite in uomini e mezzi. L’aeroporto è del tutto nelle mani dei militari novorussi, ho preferito attendere la conferma dai comandanti delle truppe sul campo, che è giunta poco dopo le dichiarazioni in tal senso del Presidente Zaharchenko. Il comandante della Brigata Motorola, avrebbe accertato che il nuovo terminal dell’aeroporto è stato sgombrato dalle unità nemiche. In particolare il secondo ed il terzo piano del nuovo terminal sarebbero oro sotto il controllo degli uomini di Donetsk, mentre sarebbe cessata, dopo scontri violentissimi, la resistenza della piccola unità governativa (circa 170 uomini) trincerata nel caposaldo. La situazione è ancora estremamente incerta, e si presta, comunque, a ritorni offensivi da parte ucraina. Un filmato girato all’interno della struttura testimonia la violenza inaudita degli scontri che vi sono avvenuti. Un altro filmato, parimenti impressionante, mostra la bandiera novorussa che sventola sulle rovine del nuovo terminal. Disponiamo anche del filmato di un drone che sorvola la struttura. Sono proseguiti anche oggi i bombardamenti da parte delle artiglierie governative, anche con missili Grad. Il fuoco di risposta delle batterie novorusse ha centrato, fra l’altro, un deposito di munizioni ucraine, nei pressi di una batteria che martellava la città. Le posizioni ATO presso Adviivka (a nord ovest della città e dell’aeroporto) sono state martellate dai colpi dei cannoni novorussi: danneggiate le batterie ucraine e distrutti anche diversi mezzi.
ATTENZIONE [aggiornamento del 18 gennaio ore 1.00 locali: nel momento in cui stiamo pubblicando il post mi giungono notizie di un massiccio attacco governativo, con carri armati e blindati verso la struttura aeroportuale. Maggiori dettagli su questa offensiva verranno inseriti nella prossima Sitrep.
Settore di Horlovka. Salve di artiglieria si sono abbattue sulla periferia della città, sono stati segnalati combattimenti nei pressi del sobborgo Shumy. Una avanzata novorussa è in corso nella zona della cittadina di Hol’mivs’kyi, un sobborgo a pochi chilometri a nord della città, in direzione dei paesi Travnevne e Dolomitne, che sono attualmente contesi: nel mirino c’è Novoluganske. Questo movimento potrebbe allontanare il fronte dal centro della città, duramente colpito dal fuoco governativo in questi primi giorni dell’anno.
Settore del saliente di Debal’tsevo Nella giornata di ieri sono iniziati pesanti scontri nel saliente di Debal’tsevo. Dopo i bombardamenti dei giorni scorsi, evidentemente preparatori da entrambe le parti, le truppe ucraine hanno tentato di attaccare le posizioni difensive dei partigiani nei pressi di Nikishino (sul margine sud est del saliente): ne è scaturita una furibonda battaglia, i governativi ucraini attaccavano in forze con l’ausilio di carri armati e blindati, ma hanno subito pesanti perdite di mezzi e uomini, a tal punto che hanno dovuto arretrare al contrattacco novorusso, che prosegue anche oggi [15 gennaio] in direzione di Kam’yanka. Anche più a sud, presso Shevchenko, Novorlivka, Orlovo-ivanivka, è in corso un attacco novorusso contro le postazioni fortificate degli occupanti ucraini. Occupata dai novorussi anche Ridkodub. A Yenakijeve, che si trova fra il margine ovest del saliente e Horlovka, sono in corso bombardamenti su zone residenziali da parte di artiglierie di Kiev, i separatisti hanno segnalato l’abbattimento di un drone dell’esercito governativo.
Partendo da Vergulevka, truppe novorusse stanno avanzando in direzione di Sanzharivka, paesino occupato da truppe ucraine. Mettendo in relazione quest’ultima avanzata con quella dal lato opposto del saliente (quello che per comodità espositiva abbiamo considerato “settore Korlovka”) verso Novolugans’ke, si potrebbe ipotizzare un possibile tentativo di chiudere il saliente trasformandolo in una trappola mortale per le eventuali truppe ucraine che vi dovessero rimanere imprigionate ed isolate. Si tratta comunque di movimenti iniziali di cui si dovranno seguire gli sviluppi).
Fronte nord – Lugansk Il settore nord della guerra è in questi giorni quello ove i combattimenti sono più serrati ed i movimenti di truppe più poderosi. Ci sono diversi ed importanti punti caldi dove ciascuna delle parti cerca di avanzare e aprire un varco nelle difese dell’avversario.
Le artiglierie ucraine stanno bombardando la città di Pervomai’sk: si prepara forse una offensiva governativa contro questa città che si trova sulla congiunzione fra il margine nord est del saliente di Debal’tsevo e quello nord ovest dell’ambiente operativo che segue il corso del fiume Severnj Donetsk, a nord di Lugansk. I bombardamenti potrebbero quindi preludere ad un attacco di Kiev, per il quale la dottrina richiederebbe un ammorbidimento delle postazioni difensive. Pervoma’sk è anche un importante crocevia di comunicazione stradale ed rappresenta, dal punto di vista ucraino, la porta di accesso per arrivare a Stakhanov: una manovra che potrebbe minacciare le truppe novorusse che avanzano più a nord. Qui l’offensiva di Lugansk segue la direttrice della strada TI303, ed ha portato alla conquista di Novotoshkivs’ke, un centro ad una decina di chilometri a nord est di Pervomi’sk: in questo momento, comunque, l’avanzata novorussa sembra alle prese con una risposta ucraina che non si è fatta attendere. Almeno altri tre punti lungo la strada che corre parallela al Severnj Donetsk, sono oggetto di sanguinosi scontri:
– il posto di blocco n. 29, difeso dagli uomini di Kiev,è stato oggetto di attacchi e rischia di restare tagliato fuori dai rifornimenti;
– invece sono i reparti ucraini che muovono all’attacco più ad est, in corrispondenza del posto di blocco n.31, dove si è svolta una battaglia tutt’ora in corso. Questa puntata ha provocato l’intervento di reparti novorussi, composti anche da volontari cosacchi, che si sono portati a ridosso del posto di blocco per difenderlo dall’avanzata ucraina.
– poco più a nord anche la quota 175,9 è oggetto di contesa. Le truppe novorusse, dopo aver conquistato il paese di Sokil’niki, hanno preso il ponte sul fiume, e lo hanno attraversato, liberata Kryakivka, e si stanno spostando ora per attaccare le posizioni dell’esercito governativo presso Orhikove Donets’ke. Se la manovra dovesse riuscire, la brigata ucraina Crimea si troverebbe presa tra incudine e martello.
Più a est (siamo giunti, seguendo in direzione ovest est il fiume Severnj Donetsk, ad una ventina di chilometri a nord di Lugansk), la cittadina di Shchastya è stata teatro di pesanti combattimenti con impiego in forze di mezzi corazzati ed autoblindo ucraine: in gran parte queste forze sono andate distrutte e l’attacco è per ora stato respinto. La strada verso Lugansk resta chiusa. Stesso scenario a Stanitsa Luhanskaya, sono segnalati importanti perdite ucraine di mezzi e uomini. Una stima diffusa oggi dallo stato maggiore novorusso riporta dati pesantissimi per Kiev quantificando le perdite in 700 uomini uccisi, 2000 feriti e 1/4 dei mezzi impiegati al fronte distrutti o inservibili. Sono dati che potrebbero scontare una certa naturale magnificazione propagandistica, ma che comunque danno un’idea dell’intensità degli scontri in corso.
No comments!
There are no comments yet, but you can be first to comment this article.