Aggiornamento del 16 gennaio
Fronte di Deir Ezzour
E’ di poche ore fa la notizia di una vasta offensiva ISIS contro la base di Deir Ezzour nell’estremo est della Siria. All’interno del perimetro difensivo che include la cittadina omonima e diversi villaggi, gli uomini dell’esercito siriano difendono i civili dalla ferocia degli estremisti del Califfato.
L’attacco è stato ben preparato: decine di kamikaze hanno attraversato l’Eufrate e si sono immolati per fare breccia nelle difese dell’esercito, demolire le postazioni difensive e penetrare nei quartieri di Ayash, Al Bogeleyh, Haweeqa.
La notizia più sconvolgente è l’entità delle vittime, questi quartieri sono abitati, molti abitanti sono stati catturati, trascinati in strada, senza badare all’età o al sesso, sono stati giustiziati per il solo fatto di aver contribuito alla resistenza dell’esercito siriano contro il Califfato. In tutto si calcolano circa 280 le vittime di queste esecuzioni sommarie, davvero un bilancio terrificante!
Le nostre speranze, oggi come da mesi, sono riposte nel coraggio e nel valore degli uomini della 104ma brigata paracadutisti della Guardia Repubblicana Siriana.
Fronte di Latakia
Salma è il nome di quella che fu la roccaforte ribelle che resistette per mesi all’offensiva siriana e che ora potrebbe essere ricordata come un punto di svolta delle operazioni in questo strategico settore.
Dal momento della sua caduta l’arretramento del fronte dei terroristi non ha subito rallentamenti: cedono ovunque e si ritirano. Combattono ancora, ma non riescono per ora ad opporsi all’avanzata siriana.
Dal cielo i cacciabombardieri russi e siriani appoggiano le operazioni e martellano retrovie, depositi e mezzi, e la linea difensiva dei terroristi garantendo un notevole vantaggio all’esercito siriano che avanza assieme alle milizie di difesa territoriale.
Come si vede dalla mappa, la zona evidenziata in rosso e barrata verde era fino a due giorni fa sotto occupazione dei terroristi raccolti sotto la sigla di Al-Nusra ed alleati al FSA, ma in 48 ore sono arretrati significativamente e questo movimento anche in queste ore non sembra arrestarsi. Il villaggio di Salma è evidenziato cerchiato di rosso ed era sulla linea del fronte fino al momento della sua caduta. Nei prossimi giorni il movimento offensivo verso nord potrebbe proseguire, visto che stanno ancora affluendo in loco rinforzi per affondare il colpo.
Le operazioni sono sempre condotte e coordinate dalla 103ma brigata dell’esercito siriano, un’unità che verrà sicuramente ricordata a lungo per l’impegno ed i sacrifici sopportati in questi anni di combattimenti.
Anche da nord ovest i siriani martellano i terroristi turcomanni (ricordate i “valorosi “ che sparavano ai piloti russi paracadutatisi dal SU-24 in fiamme)? Proprio loro sono adesso sottoposti alle attenzioni dell’esercito siriano che avanza su quota 465, quota 489, sul villaggio di Dagdagan, su Ain Shuruk.
Fronte di Sadad
Nell’est della provincia di Homs si trova la roccaforte ISIS di Al Qaryatayn. Nell’ultima sitrep ho anticipato l’avanzata siriana sul fronte sud del territorio controllato da ISIS e il posizionamento di capisaldi lungo la strategica strada che collega l’autostrada 7 alla 53: le anticipazioni sono state tutte confermate. In queste ore sono iniziati i combattimenti proprio sulla autostrada 7, sul fronte sud delle difese di Al Qaryatayn. Lo schieramento delle forze siriane sul fronte sud le pone in vantaggio rispetto al solo attacco frontale da est. Arrivando da Maheen gli uomini di Assad si sarebbero trovati le forze ISIS preparate e pronte a difendere la loro roccaforte. La manovra a tenaglia, invece, obbliga i difensori a dividere le loro forze, mentre i Siriani si garantiscono un fronte di manovra più vasto da cui attaccare. Va tenuto conto che, avendo perso la strada Muhassan, i terroristi di ISIS ora non dispongono più di alcuna via di rapido collegamento con le loro retrovie, ma solo di piste nel deserto.
Nelle prossime ore ci saranno di sicuro ulteriori interessanti sviluppi.
Fronte di Kuweires, verso Al-Bab
Al momento non ci sono progressi in direzione di Al-Bab, ma l’esercito siriano, guidato dalla Forza Tigre e dall’unità Falchi del Deserto, di recente giunta sul fronte, si sta espandendo ad est: sono stati liberati diversi villaggi tra cui Milbtifia e Sirxan.
Anche su questo fronte nelle prossime ore sono attesi sviluppi.
Fronte sud di Aleppo
Come previsto, è proseguita l’avanzata della 4° divisione meccanizzata siriana lungo le autostrade M5 e 60, mentre il diversivo tentato da Al-Nusra di fronte ad Han Touman è stato neutralizzato (anche in questo caso ci avevamo visto giusto).
Data la conferma da più fonti delle truppe giunte in questo settore, si attende una vasta operazione siriana a breve.
Aggiornamento del 17 gennaio
Fronte di Deir Ezzour
E’ sempre molto critica la situazione sul campo di battaglia di questa zona, circondata ed assediata da anni. La Base aerea e la cittadina di Deir Ezzour, con i suoi quartieri limitrofi, da ieri attaccati, sono in bilico. L’attacco è tanto violento e le difese siriane tanto provate, che esiste davvero il rischio che si possa verificare un collasso.
Coma abbiamo esposto nella giornata di ieri, i terroristi, utilizzando 30 kamikaze, si sono fatti strada conquistando tre quartieri e compiendo una strage di circa 300 civili. Oggi i paracadutisti siriani della 104° brigata stanno contrattaccando e nei combattimenti hanno anche eliminato un importante comandante delle forze ISIS.
Stanno risalendo lungo la sponda destra dell’Eufrate liberando un quartiere alla volta e risalendo verso nord, dove gli assalitori sono stati arginati.
Purtroppo per fermare l’orda di assalitori hanno dovuto richiamare forze che difendevano il perimetro esterno della loro zona, richiudendosi nel perimetro ridotto di cui è perno principale la caserma della 137° brigata dell’esercito. Capite bene la drammaticità e i pericoli di queste ore. Tutte le speranze sono riposte nel valore e nel coraggio dei siriani che difendono le loro posizioni.
Fronte di Latakia
Ieri ho esposto i considerevoli progressi ottenuti attorno a Salma, che in pochi giorni è passata da punto di resistenza terrorista a retrovia del fronte siriano… Oggi proseguono altre iniziative siriane, con i governativi che attaccano gli schieramenti turcomanni sia da nord che da sud: Jabal al Sindiyan, Al-Amlici, Al-Sabaya, Kindi Siya, Ruvey sat Katral, Kabkaliya, Al-Sukkariah, sono state liberate dalla presenza dei combattenti turcomanni e sono ora tornate sotto controllo siriano. La provincia di Latakia è forse il primo settore dove finalmente i terroristi stanno collassando sotto lo sforzo di resistere alla pressione dei siriani da terra e dei cacciabombardieri russi dal cielo.
ISIS con i coltelli conquisteranno tutta l’Asia minore, l’Africa e l’Europa? Sembra quanto meno utopico che militanti muniti di armi relativamente leggere diano tanti problemi per anni a potenze nucleari in teatro bellico. Allah li rende invincibili? O i fantocci dei mondialisti servono a ben altri scopi mediatici e strategico-politici? Se fosse così l’umanità ha finito di farsi illusioni futuristiche sulla propria libertà.