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Notte agitata: caccia F15 sauditi sono arrivati in una  base NATO turca per colpire la Siria e non si sa chi, ma lo si immagina e non sarà di certo l’ISIS, i Turchi che ricominciano a tirare cannonate sulle forze armate siriane che combattono le milizie terroriste di Al-Nusra (Al-Qaeda), che non sono affatto moderati, e sulle truppe siriano-curde dell’YPG, fazione alleata con il legittimo governo di Damasco del presidente Assad, che sono ormai alle porte di Azaz, porta dei rifornimenti turchi da nord, nulla di cui stare tranquilli quindi.

Aleppo

Aleppo nord 14-2-2016

Aleppo nord 14-2-2016

Nonostante tutto i Curdi avanzano, dopo aver liberato Minaq, ora sono arrivati a Tal Rifat e stanno completando la conquista di Ayn Daqnah un villaggio poco più a nord.
Ottimi risultati davvero.
La 4° divisione siriana invece affronta il grosso delle truppe takfire che, raccolte tra tutte le molteplici sigle dietro alle quali c’è sempre al Qaeda, non riescono a contenere i bravi soldati siriani e sono quindi costrette a richiamare le riserve fin dal fronte di Hama dove hanno appunto segnalato l’allontanamento delle truppe in retrovia. Questo è un segnale importante in quanto se i comandi di Al-Nusra, l’FSA non lo considero neppure, sono costretti a richiamare truppe da un fronte tanto distante, significa che nel mezzo gli è rimasto ben poco di spendibile e sono prossimi alla disfatta. Nella mia analisi, le perdite numerose e i raid aerei russo-siriani, che hanno colpito i rifornimenti dalla Turchia e i depositi in Siria, hanno assottigliato talmente le loro fila che eliminate le truppe al fronte esse non riusciranno più a organizzare contrattacchi o difese in grado di resistere se non per qualche minuto alle sempre meglio organizzate ed armate truppe siriane.
Da ciò si deduce che il nervosismo che trapela dalle azioni inconsulte sia del governo turco che della monarchia saudita siano lo specchio e la conseguenza della reale consistenza della residua capacità di resistenza dei terroristi in Siria facenti capo alla formazione di Al-Nusra.

Oggi, in giornata , purtroppo e nonostante non lo riferiscano i nostri asserviti media, sono proseguiti ancora più intensi i bombardamenti sulle truppe siriano-curde dell’YPG sia a ridosso del fronte di Azaz, e mi chiedo chi gli passi le informazioni per aggiustare il tiro…, sia più nelle retrovie, dove è stato colpito Maryamayn villaggio curdo. Nonostante i tentativi turchi, Ayn-Daqnah è stata completamente presa dalle forze militari curde e i combattimenti a Tall Rifat sono proseguiti, sono stati segnalati rinforzi giunti dalla frontiera turca, non si sa se si tratti addirittura, come alcune fonti non confermate hanno insinuato, di soldati e mercenari turchi giunti a rinforzo della roccaforte di Al-Qaeda. Nessun bombardamento è stato segnalato invece sulla città di Aleppo come invece alcuni giornalisti vanno affermando…..
Kuweires

Kuweires 14-2-2016

Kuweires 14-2-2016


Dal fronte nord di Aleppo passo ora al fronte est di Kuweires dove le truppe speciali di Forza Tigre sono riuscite a prendere al Daesh due importanti villaggi, Barleiyah, a lungo conteso, per diversi giorni di combattimento, e Jubb Al-Kalbi liberato con la tipica velocità delle forze speciali. La centrale termoelettrica nuovamente in vista a poche centinaia di metri.
In queste ore stanno attaccando le forze ISIS che occupano il villaggio di Rasmi Al Alam.

Kuweires in serata 14-2-2016

Kuweires in serata 14-2-2016

Nella giornata l’attacco è proseguito E le truppe siriane si sono portate davvero sotto la centrale termoelettrica, altri tre villaggi sono stati liberati Taiba, Tel Abu-Danna ed Abu Danna dove ancora si sta combattendo violentemente, posto la mappa ingrandita per farvi meglio comprendere quanto si sia vicini a questo importante obbiettivo strategico. Perderlo per il Daesh non è una gran perdita in se, ma rappresenta una disfatta nel lungo periodo perchè permette alla Siria di riappropriarsi delle fonti energetiche e di produzione elettrica e riavviare l’economia delle industrie di Aleppo.

Kuweires nella serata del 14-2-2016 particolare fronte centrale

Kuweires nella serata del 14-2-2016 particolare fronte centrale

Poco più a nord a cadere , dopo giorni di intensi e sanguinosi combattimenti è stata anche la roccaforte di Al-Sin difesa coi denti dai tagliagole del Califfato eppure persa per sempre spero, è questa un’altra grande e significativa vittoria siriana. Tante sconfitte in un giorno potrebbero significare l’esaurirsi di risorse e la probabile prossima sconfitta in questo settore, ISIS dunque in grande difficoltà.
M42 autostrada nel deserto

autostrada M42

autostrada M42

La 555° brigata della 4° divisione meccanizzata si è accollata l’onere di guidare le formazioni che compongono questo gruppo per una missione molto difficile, aprirsi un passaggio nel cuore del territorio del Daesh, hanno già affrontato molti scontri e li hanno vinti uno dopo l’altro, ora hanno liberato due villaggi Tel Abdel Aziz e Tel Madah, ormai sono arrivati ad un importantissimo crocevia, salendo a nord incontrano subito un grosso centro petrolifero da prendere assolutamente e poi proseguendo a nord arriverebbero ad una importante base aerea con piste e hangar da utilizzare proprio a due passi da Raqqa la capitale ISIS, inoltre la vicina Al-Tabqah se presa, permetterebbe di chiudere ogni collegamento con il fronte a nord , Kuweires, in quanto in mezzo si porrebbe il grande lago Al Assad, se scegliessero invece di proseguire in linea retta arriverebbero a Resefa e all’autostrada 6 chiudendola di fatto e costringendo ad un lungo giro i rifornimenti per i terroristi che combattono più a sud.

Davvero un’operazione ardita che merita di essere seguita passo dopo passo.

Latakia

Latakia 14-2-2016

Latakia 14-2-2016

Proseguono incessanti, da giorni i combattimenti serrati dell’ultima offensiva condotta dalla 103° brigata della Guardia Repubblicana, affiancata dalle forze speciali dei Falchi del Deserto, alcuni villaggi presi nel primo giorno, come Wadi sono stati oggetto di contesa e presi e persi più volte, al momento questa roccaforte e perno delle difese di Al-Qaeda, la siriana Al-Nusra, ne mantengono il controllo, ma in maniera precaria perchè i siriani non sembrano intenzionati a cedere.

A nord di questo fronte sono state segnalate , ma non confermate, alcune cannonate giunte dal vicino confine turco sulle postazioni siriane.

Più a sud invece l’offensiva ha creato un saliente che si sta incuneando nelle difese turcomanne dei terroristi, sono state conquistate diverse cime importanti come quota 515, i villaggi di Bashura e Mazzin, Kafrta, Dzhebely Al-Rous.

La strenua difesa opposta dai terroristi testimonia quanto ci sia in gioco e che le attuali linee di difesa dietro abbiano poco da opporre in caso di loro disfatta.

Tralasciando i fronti , mi preme segnalare come da diverse ore si stiano susseguendo segnalazioni di truppe turche in agitazione oltre il confine, e non è un buon segno, mi attendo qualche provocazione, di tipo più azzardato, come uno sconfinamento aereo che provochi la reazione immediata russa dati gli ordini ricevuti dai piloti dopo l’abbattimento del Su24 il 24 novembre scorso.

La tensione è certamente alta e le notizie del risvegliarsi logico , ma non auspicabile, del fronte del Donbass in Novorussia, non la chiamo Ucraina in quanto un governo che si macchia del sangue di tanti suoi cittadini non deve più mettere le sue mani su quei territori, non depone a favore di una rapida soluzione dell’allargamento del conflitto ora davvero molto molto vicino.

Stefano Orsi

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