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Fronte sud di Aleppo
Proseguono intensi i combattimenti sul fronte sud di Aleppo. Le brigate della 4° divisione meccanizzata, schierate di in questo settore,  proseguono incessantemente l’attacco sulle posizioni dei terroristi asserragliati a Zerben. Nello stesso tempo i takfiri tentano di muovere verso da sud  El Eis, che però è ben difesa dall’esercito siriano. Importantissimo l’impegno degli uomini di Hezbollah in questo settore: si distinguono sempre per il coraggio unitamente ad un addestramento che ne fa soldati esemplari.

Sud Ovest Aleppo

Sud Ovest Aleppo

Fronte di Kuweires
Terminata l’offensiva dei terroristi, l’esercito siriano, con un rapido contrattacco ha ripreso diverse posizioni e ne ha conquistato di nuove. Osservando la localizzazione dei nuovi villaggi liberati sembra davvero prossima la chiusura di questo settore verso le sponde del lago Al Jaboul.

Fronte di Kuweires

Fronte di Kuweires

Fronte di Homs
Mentre non ci sono progressi sui fronti di Tadmur e di Al-Qaryatayn, nei sobborghi di Homs, precisamente nel quartiere di Al-Waher, abbiamo assistito alla resa dei terroristi di Al-Nusra e dell’Esercito Libero Siriano, che dopo il cessate il fuoco, hanno accettato di essere trasferiti a bordo di autobus, scortati da operatori umanitari delle Nazioni Unite. Abbandonando armi e munizioni, i 14 autobus sono partiti alla volta di Idlib. Restano ancora 300 terroristi nel quartiere in attesa del ritorno dei mezzi che li trasporteranno a nord. Davvero un tristissimo epilogo per coloro che volevano gettare nel caos il paese per rovesciarne il governo. Homs è la città dove iniziarono i loro moti e le loro rivolte, oggi per loro è una sconfitta davvero pesante.

Latakia e confine con Idlib
In queste province, vicine al confine turco, proseguono i combattimenti con i turcomanni, al servizio di Ankara, alleati con i terroristi di Al-Qaeda siriana (nota come Al-Nusra), che sono costretti a cedere il passo ogni giorno all’esercito di Damasco. Le operazioni non rallentano, un villaggio alla volta, una cima dopo l’altra, e l’avanzata prosegue.

Damasco
Si stanno svolgendo importanti operazioni che hanno come punto di partenza la base militare di Mari-Al-Sultan. Dopo la sua riconquista l’esercito siriano riparte liberando settori nel interland della capitale. Altre operazioni si stanno ugualmente svolgendo in diversi punti della provincia attorno a Damasco.

Fronte di Damasco

Fronte di Damasco

Fronte di Maheen
Ieri, 9 dicembre 2015, ingenti forze ISIS, basate a Qaryatayn, si sono mosse in una massiccia offensiva, bersaglio un check point siriano, ben presidiato dalle milizie NDF (difesa nazionale) di Sadad. Dopo una violenta battaglia nel check point vicino a Qaryatayn, pur tenacemente difeso dalle milizie di Sadad, gli uomini del califfato si sono aperti il passo aprendosi la strada e costringendo i governativi a ritirarsi fino a Maheen. Le milizie del Califfo hanno percorso di slancio la strada fra le due località hanno travolto altri due capisaldi posti su colline strategiche grazie all’impeto ed al numero. Cosa era accaduto a Maheen di così importante da spiegare questo rovescio? Qui si apre un dibattito sulle informazioni che arrivano al Daesh. La 120° brigata della 2° divisione meccanizzata, assieme a forze assire, si erano, a quanto pare, allontanate per raggiungere un altro fronte, lasciando quindi sguarnita la città. Inseguite da presso dalle forze ISIS, le milizie NDF non sono riuscite ad impostare una efficace difesa della località che sarebbe nuovamente caduta in mano all’ ISIS. E’ importante tenere presente, che come più volte spiegato, che le forze siriane non accettano mai lo scontro disperato, ma, secondo gli ordini, ripiegano sempre verso posizioni meglio difese: così facendo l’impeto nemico si affievolisce mentre le difese si rafforzano man mano. Ora resta da vedere se i terroristi verranno fermati qui o se ci saranno contromosse del comando siriano, magari dopo aver richiamato opportuni rinforzi per un attacco.

Fronte di Maheen

Fronte di Maheen

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