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Sono questi giorni di intensi combattimenti. Più fronti sono attivi per cui non è semplice riassumere i tanti cambiamenti che avvengono o gestire il flusso continuo di informazioni. Mi scuso in anticipo se dovessi dimenticare di citare qualche episodio o evento di qualche interesse.

Comincerò come d’abitudine dai fronti meridionali per risalire via via verso la frontiera turca.

Fronte di Daraa

Daraa 9-2-2016

Daraa 9-2-2016

Proseguono i combattimenti ad Al-Nueimeh ad est di Daraa, a Tafas, Al-Abassiyeh, Al-Manshiyeh, quartieri di Daraa, e nei pressi della vecchia zona doganale.

Uno scontro importante si è avuto ieri in zona Al-Balad dove sono stati eliminati circa 20 terroristi, una trentina sono risultati feriti e due loro mezzi distrutti.

Sempre in Daraa i terroristi hanno effettuato un pesante bombardamento con artiglieria sul quartiere residenziale di Al-Mahatta, attacco in conseguenza del quale si sono registrate anche vittime civili.

La popolazione di Ibta ha issato la bandiera siriana sul municipio cittadino, ma oggi pare che le forze Takfire non intendano cedere il centro ai liberatori siriani con tanta facilità e si stiano nuovamente disponendo per resistere.

Fronte di Damasco

Domenica mattina un’operazione condotta da forze siriane composte da milizie NDF, civili arruolatisi per difendere la Siria, e volontari palestinesi, tutte truppe con minima esperienza ed addestramento, è stata condotta all’assalto in pessima maniera da un pessimo comandante così che l’operazione si è conclusa malamente con circa una trentina di caduti. Il teatro in cui si sono svolti questi fatti è Tal Kurdi nella regione orientale di Damasco, il Ghouta rurale.

Fronte di Quaryatayn

Maheen 9-2-2016

Maheen 9-2-2016

Dopo aver fermato una nuova offensiva ISIS, l’esercito siriano muove ancora una volta verso la roccaforte terrorista, finora imprendibile. Su questo teatro vediamo operare ancora la 120° Brigata, facente parte della 2° divisione dell’esercito, che coordina milizie della Difesa Nazionale, Brigate del partito Baath, e volontari del Partito Socialista Nazionale Siriano stanno avanzando verso la cittadina e hanno conquistato nuovamente le solite postazioni lungo la strada, la collina di Al-Sid ad esempio.

Fronte di Latakia

Latakia 9-2-2016

Latakia 9-2-2016

Nei giorni scorsi le forze siriane, guidate dalla ormai celeberrima 103° brigata della Guardia Repubblicana, avevano ripreso le azioni di attacco contro le postazioni difensive dei terroristi. Abbiamo anche indicato tre roccaforti come principali punti di resistenza che, se caduti, avrebbero segnato una nuova e pesante ritirata dei ribelli su posizioni di molto arretrate rispetto alle attuali. Ebbene oggi uno di questi punti, Wadi, è caduto assieme ad altri villaggi: Al-Hoor, Al-Rweisat, Al-Sweidia, Al-Azrak. Negli attacchi sono state inflitte pesanti perdite ai combattenti di Al-Nusra e dell’FSA. I villaggi sono disseminati di trappole esplosive che gli uomini del genio stanno disinnescando e nonostante questo l’avanzata ha consentito ai governativi di raggiungere ulteriori località: Darhet Al-Baidar, Al-Mahrouq, Ard Al-Ktaf, Al Beida, la collina Ziyaret e diverse postazioni strategiche sulle montagne, come le quote 425, 466, 529, 816, 932, 1112.

Ora i Siriani avanzano lungo tre direttrici parallele da ovest a est e si stanno avvicinando alla roccaforte di Kinsibba, caduta la quale verrebbe a terminare il fronte di Latakia e la guerra di sposterebbe nella provincia di Idlib.

Fronte di Aleppo

Aleppo 9-2-2016 settore 1

Aleppo 9-2-2016 settore 1

Aleppo 9-2-2016 settore 2

Aleppo 9-2-2016 settore 2

Quella a nord di Aleppo è senza dubbio l’operazione di maggior portata condotta finora dalle forze siriane.

La 4° divisione corazzata coordina sia le truppe scelte di Hezbollah, che si distinguono sempre su tutti i fronti per addestramento e valore sul campo di battaglia (ben lo sa l’esercito israeliano che è stato respinto proprio da loro nel sud del Libano) e le truppe curde dell’ YPG che, forti dell’appoggio sia siriano che russo, possono ora muoversi contro le forze dei terroristi di Al-Nusra ed FSA asserragliate intorno al centro di A’zaz.

Abbiamo visto il ricongiungimento del fronte di battaglia con la sacca di Zahraa, dove per anni sono rimaste chiuse le forze governative. Con una manovra coordinata, i Curdi hanno preso il controllo di quasi tutta l’autostrada 214 che porta ad A’zaz. In queste ore stanno dando l’assalto alla base aerea siriana di Minaq, da anni occupata da Al-Nusra [la notizia della conquista della base è giunta nella mattina del 10 febbraio n.d.r.]. Il passo successivo sarà l’assalto ad Azaz. Ho visionato un video che annuncia l’arrivo di altri 1.000 combattenti curdi per sostenere l’offensiva contro questa cittadina strategica, preliminare all’assunzione del pieno controllo della frontiera. Intanto forze siriane risalgono da sud e hanno liberato anche il villaggio di Kafr Naya. I siriani peraltro combattono su di un doppio fronte: oltre ad avanzare verso nord, guadagnano terreno anche a sud, dove stanno attaccando il punto di resistenza dei terroristi posizionato nella cittadina di Bayanoun.

E’ evidente che per arginare la 4° divisione i terroristi abbiano fatto affluire sul fronte le loro forze migliori, che ora sono sottoposte a particolari attenzioni anche dalle forze aeree russe e siriane: si proprio i bombardamenti che fanno “inorridire” la cancelliera tedesca Merkel, che invece rimane impassibile di fronte ai bombardamenti e alle stragi di cui sono vittime i Curdi sia in Turchia che in Iraq. Perché, per chi non lo sapesse: la Turchia prosegue i bombardamenti aerei anche contro i Curdi iracheni che stanno combattendo contro l’ISIS.

Eliminare dunque le difese ribelli richiederà del tempo ma significherà distruggere le loro futura capacità di resistenza ad una ulteriore avanzata siriana.

Fronte di Kuweires

Kuweires 9-2-2016

Kuweires 9-2-2016

Le forze siriane guidate da Forza Tigre e dai Falchi del deserto, conducono da giorni una difficile ed impegnativa offensiva contro il Califfato del Daesh, nel filmato ripreso dal fronte vedete come siano intensi i combattimenti.

Le forze aeree russe e siriane hanno condotto pesanti bombardamenti contro le postazioni ISIS site in Al-Sin e anche su quelle di Barlehiyah, infliggendo loro gravi perdite di uomini e mezzi: a breve quindi assisteremo ad una nuova proiezione delle forze speciali che ci stupiscono sempre per la grande audacia ed efficacia di azione.

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