Fronte di Palmira
Dopo la grande vittoria di Palmira, città simbolo dell’occupazione della Siria da parte dell’ISIS, le truppe siriane sono in fase di forte ridispiegamento.
Cambia infatti la strategia di attacco, essendo differente il fronte in cui andranno a combattere le truppe congiunte siriane nel prossimo futuro; muoveranno infatti verso la provincia di Deir Ezzour e affronteranno un percorso di decine di chilometri prima di giungervi. Dovranno pertanto liberare il percorso con dispositivi differenti da quello che occorre per liberare un’intera città com’è stato necessario per Palmira. Quando saranno arrivati alle porte di Al-Suknah il discorso cambierà, e la battaglia tornerà ad assumere i canoni tipici della guerra tradizionale, com’è stata combattuta la battaglia di Palmira, e nel modo in cui ISIS ha dimostrato di non avere le capacità e le risorse di prevalere.
Nei video che sono stati divulgati durante e dopo la battaglia, sono stati notati molti dei mezzi che l’esercito siriano ha allestito per meglio affrontare la guerra di movimento nel deserto: si tratta di Tecniche attrezzate e blindate da officine, armate in genere con cannoni antiaerei binati a tiro rapido, meglio protetti degli omologhi ISIS e altrettanto micidiali e veloci.
I marines siriani di Latakia, ad esempio, sono rientrati nel nord della provincia per riprendere le operazioni offensive.
Altri hanno raggiunto le forze congiunte operanti attorno a Qaryatayn, prossimo obbiettivo dell’avanzata siriana.
Passerà quindi qualche giorno prima di veder riprendere lungo la M20 le operazioni di avanzata delle forze di Damasco.
Nel frattempo la nostra attenzione si focalizzerà su altri fronti.
Il giorno primo aprile, non troppo propensi agli scherzi, i piloti russi, hanno eseguito numerosi raid aerei sulle posizioni ISIS ad est e a nord di Palmira, quindi sia lungo la strada della futura avanzata siriana che sulla zona della base militare ancora in mano ai terroristi.
Appare quindi chiaro che i comandi siriani ritengano di primaria importanza la ripresa delle operazioni offensive su questo fronte ed inizino a prepararne il terreno eliminando eventuali minacce sui fianchi e frontalmente al loro schieramento.
Purtroppo è stato segnalato il rinvenimento di una prima fossa comune di civili uccisi da tempo, pare che tra i cadaveri rinvenuti vi siano anche diverse donne e bambini.
Per quanto riguarda le operazioni di sminamento dei dintorni della città, sono arrivati dalla Russia alcuni mezzi radiocomandati Uran-6 appositamente costruiti per le operazioni di sminamento
Fronte di Qaryatayn
Le ultime ore della notte sono sempre le ore più scure, ore di timore del pericolo nascosto nell’oscurità.
Ed è proprio attraverso questa oscurità che le forze congiunte di Damasco hanno sferrato la prima offensiva verso la cerchia urbana della città storica cristiana in Siria.
Risalendo lungo il fianco est della M7, le truppe siriane stanno saggiando la resistenza dell’ISIS, ingaggiandoli in quel gioco in cui stanno divenendo veri maestri, bloccarli al fronte, martellarli con artiglieria e aviazione, costringere il nemico a dar fondo a tutte le riserve di cui dispone nei depositi, indi spezzarne la resistenza sfondando le linee in più punti, costringendoli a ripiegamenti disordinati in cui gli assalitori hanno gioco facile a prendere il controllo del territorio e vincere la battaglia.
Non sarà diverso da Palmira, anche se i takfiri potessero aver imparato qualcosa dall’umiliazione subita, nulla possono fare per opporsi a questa strategia vincente, non ne hanno semplicemente i mezzi.
I siriani usano il cervello e non si espongono a rischi inutili, attaccano in forze, concentrandosi in punti ben precisi premurandosi di aver bloccato su tutti i fronti le truppe nemiche in modo che non possano manovrare e tamponare le brecce che divengono in breve tempo dei fiumi in piena.
L’attacco di stamattina quindi è solo un assaggio, un primo posizionamento del dispositivo che scatterà a breve, nel frattempo l’aviazione colpisce coloro che hanno risposto ai movimenti delle truppe siriane, e le lavorerà ancora per un po’.
Nella giornata del 31-marzo, sono giunti in Qaryatayn in una grande colonna, molti rinforzi, e tutti elementi di gran pregio, addirittura è stata riposizionata su questo fronte parte della 4° Divisione meccanizzata. Elementi di grande valore e armati anche dei più recenti armamenti acquistati dalla Russia. Ricordo che è reduce dalle vittorie a sud e a nord di Aleppo ed è comandata dal maggiore-generale Al-Assad, fratello minore del Presidente Bashar.
Più nel dettaglio, si tratterebbe delle 43° e 63° brigata della 4° Divisione.
Ad essi si uniscono ulteriori reparti di forze speciali Liwa Suqour Al-Sahra, i Falchi del Deserto, che ora schierano qui quasi tutti i loro effettivi.
Il Dispositivo schierato al momento raggiunge ormai le 5.000 unità, esattamente come quello presso Palmira alla vigilia dell’offensiva vittoriosa.
Ricordo inoltre che nei giorni scorsi è stata segnalata la presenza nella vicina base aerea di Al-Shayrat, di alcuni elicotteri russi Mi-28NE, modelli di assoluto pregio sulla scena mondiale. Sono assolutamente curioso di vederli all’opera anche su questo fronte.
Fronte di Ythriyah
E’ ripresa l’avanzata verso est delle truppe corazzate guidate dalla 66° brigata della 11°divisione corazzata siriana. Sono per ora avanzati di 7 Km, proseguiranno man mano nel territorio ISIS assicurandosi di eliminare le forze che le si opporranno.
Fronte di Latakia
Distratti dalle operazioni di Palmira non abbiamo seguito i progressi, che invece ci sono stati, verso il confine con la Turchia.
Wadi pare essere definitivamente caduta. Tuttavia anche in passato aveva dato questa impressione, è bene diffidare.
Beit Smayra, Akcabayr, Shmaysa, Carmel, Ayn-Ali, quota 852, rappresentano alcuni dei punti presi in queste settimane dalle forze siriane. Resistono ancora Nawarah a nord e Kobani più a sud est.
Fronte est di Hama
L’esercito siriano, in questi giorni, sta testando il polso su altri fronti dei terroristi, sia per controllarne le capacità di risposta, sia per impedire ridispiegamenti di reparti ISIS su altri fronti, è importante che non si muovano, andando a rinforzare i fronti che saranno presto attaccati da nuove offensive.
Nell’avanzata partita da Dahrat le forze siriane hanno liberato Kleib at-Tur e si sono portate a ridosso di Abu hanaya e Abu Habilat.
Campagna aerea russa
Nelle ultime ore si sta particolarmente intensificando l’attenzione dei comandi sul settore est di Palmira, tuttavia nei giorni scorsi tutti i fronti principali delle difese ISIS sono stati pesantemente martellati.
I piloti russi non si stanno risparmiando e, nonostante il loro contingente sia stato ridimensionato, tornando all’incirca al numero dei primordi, stanno contribuendo in maniera assolutamente straordinaria alla sistematica demolizione della resistenza dei terroristi.
Stefano Orsi
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