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Sono dunque tornati attivi diversi fronti in Siria, e ci sono manovre in corso da parte di potenze straniere, che, in aperta violazione della sovranità nazionale del legittimo governo siriano, hanno annunciato la preparazione di una base militare nei territori sotto controllo delle milizie di autodifesa del popolo curdo, nate per difendersi da ISIS nel momento della sua massima espansione.

Questo fatto, unitamente all’invio nel Paese di un cospicuo numero di consiglieri militari di varie nazionalità, tra cui spiccano le truppe americane, rappresenta un fatto molto grave, che unito al poderoso riarmo dell’alleanza qaedista, che ha ricevuto numerosi ulteriori lanciamissili TOW, armi e munizioni, mette seriamente a rischio la possibile stabilizzazione del Paese che sembrava già ben avviata dopo i primi sei mesi di intervento militare russo a sostegno del Paese martoriato dalla guerra.

Esamineremo ora i fronti più attivi cominciando con Aleppo.

Aleppo nord.

Aleppo tentata offensiva del 9-6-2016

Aleppo tentata offensiva del 9-6-2016

L’altro ieri ho fatto in tempo ad annunciare la nuova offensiva sulle posizioni delle fattorie Mallah, guidata dalle Unità Tigre, che poco dopo l’inizio delle operazioni è stata sospesa vista la troppa resistenza ancora presente in loco: artiglieria, lanciamissili TOW e fanteria agguerrita attendevano le truppe siriane, che hanno avuto purtroppo, 15 caduti e un carro T90 semidistrutto e caduto in mano nemica.

Mi è parso che, benché non si trattasse certamente di una sorpresa, le forze dell’Alleanza Qaedista, che agiscono unitamente all’FSA, sapessero fin troppo bene il punto del previsto attacco; non vorrei ma temo ricevano informazioni di intelligence relative ai movimenti delle truppe siriane e alla loro consistenza numerica.

Comunque questa prima offensiva si è risolta in un successo per i terroristi, che hanno subito festeggiato bombardando il quartiere curdo Sheik Maqsoud nel nord della città e uccidendo 15 civili.

Al momento riterrei che si potrebbe essere trattato di un attacco esplorativo, per testare l’effettiva capacità di risposta al fuoco delle difese, e poter approntare le opportune misure al piano di attacco per raggiungere tutti gli obbiettivi previsti, che non sono certamente pochi.

Il carro T90 catturato, pare non fosse danneggiato da missile, ma che abbia subito un guasto meccanico; trattandosi di attacco di prova non vi erano molti carri a supporto dell’operazione, ed ecco perché la perdita anche di uno solo ha causato uno scompenso alle operazioni, e fatto preferire il ripiegamento da Mallah.

Aleppo sud

Aleppo sud 11-6-2016

Aleppo sud 11-6-2016

L’offensiva qaedista non conosce tregua o calo di intensità; i combattimenti si stanno susseguendo con grande dispendio di forze in campo, lo sforzo logistico e la preparazione delle truppe appaiono sicuramente migliorati, segno di aiuti esterni: altra sospetta e gravissima ingerenza, ma nessuno ancora si è dato la paternità di questa nefandezza.

Nei giorni scorsi le forze siriane con gli alleati Iraniani, hanno ben difeso e contenuto gli assalti; poi ieri sera sono riusciti anche a recuperare il controllo su Al-Karassi; i combattimenti permangono davvero pesanti su tutto il settore, e l’impiego senza risparmi di blindati e carri armati da parte dei terroristi denota l’intensità di questa azione davvero pesante.

Provincia di Raqqa

Raqqa la provincia, offensiva verso Tabqa 11-6-2016

Raqqa la provincia, offensiva verso Tabqa 11-6-2016

Il dispositivo di penetrazione approntato dai siriani, sotto la guida dei Falchi del Deserto, si sta aprendo la strada e ha raggiunto il primo obbiettivo di grande importanza strategica: il controllo sul crocevia di Al-Rasafah, e dell’impianto petrolifero adiacente di Sfaiyeh; ma oltre a questo, si sono allargati attorno, prendendo il controllo di altre installazioni. Diversi attacchi aerei hanno colpito le truppe ISIS nei dintorni prima che potessero entrare in azione per contrastare le truppe siriane, e questo ha enormemente facilitato il loro compito evitando che rinforzi giungessero ai terroristi attaccati.

Al momento, quindi vediamo le forze di attacco impegnate nel rafforzare tutte le posizioni acquisite per garantire l’apertura delle vie di transito per i necessari rifornimenti ed il proseguimento verso la prossima tappa che sarà la base militare di Tabqa, che ormai dista meno di 20 Km.

Aggiungo che il valore strategico della zona e tanto più rilevante alla luce della presenza di numerosi impianti di estrazione petrolifera.

Fronte di Palmira

Palmira 11-6-2016

Palmira 11-6-2016

Anche sul fronte di Palmira tante novità: dopo aver colpito le vicine postazioni del Califfato e allargato il perimetro di sicurezza attorno alla città, ieri le truppe siriane si sono proiettate in profondità nel deserto e hanno conquistato numerosi punti di interesse strategico su diverse direttrici di azione.

La cittadina di Arak, la stazione di pompaggio T3, e la base aerea T3 e ancora oltre in direzione di Al-Suknah, che ora appare come prossimo grande obbiettivo.

Una proiezione davvero notevole, che oltre a sbaragliare diversi punti fortificati nelle difese del Califfato, ha provocato la fuga precipitosa da altre postazioni ISIS perché i terroristi si sono visti tagliati fuori e prossimi alla fine.

Su questo fronte sono attivi anche Marines Russi che hanno combattuto anche a nord di Palmira.

Le forze schierate su questo fronte comprendono: 60° brigata del’11 Divisione meccanizzata, la 67° brigata della 18° Divisione carri, forze di Difesa Nazionale NDF, e anche le tribù Shaitat, segno del forte appoggio della popolazione al legittimo governo siriano.

Deir Ezzour dista ancora 150 Km, mentre il fronte Curdo a guida americana, è distante, da mesi, solo 60 Km circa, ma non si muovono in aiuto dei tanti civili ancora assediati dall’ISIS,

Fronte curdo a nord di Aleppo

Fronte curdo a nord di Aleppo 11-6-2016

Fronte curdo a nord di Aleppo 11-6-2016

Le forze curde dell’YPG, simpaticamente ribattezzate SDF, hanno ultimato l’accerchiamento della roccaforte di Mabij; in queste ore ISIS ha compiuto diversi attacchi sulla linea di contatto e riconquistato alcuni villaggi sul lato sud del fronte di combattimento; di sicuro si sta attrezzando per opporre una resistenza che nei primi giorni dell’attacco era mancata quasi totalmente, con il grosso delle loro forze incredibilmente impegnato ad ovest contro i terroristi Qaedisti e FSA loro alleata, risvolti che lanciano più di un’ombra su chi stia dirigendo l’azione militare del Califfato.

In queste ore i combattimenti di maggiore intensità si stanno registrando di fronte alla cittadina di Arima che è sulla linea di contatto del fronte.

di Stefano Orsi

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