Situazione del Cessate il fuoco
L’accordo raggiunto per sospendere le attività belliche con tutte quelle piccole formazioni locali che non erano organiche ai gruppi terroristici, sta dando ottimi risultati, le delegazioni russe e siriane che stanno intavolando trattative di riconciliazione stabile e definitiva tra gruppi e lo stato siriano ha un successo sempre maggiore. Sono infatti più di 100, dati di ieri, i villaggi e le città che hanno aderito e che ritornano sotto la grande bandiera dello stato siriano.
Se ben ricordo, inoltre, per le milizie di questi villaggi , per lo più a controllo tribale, esiste anche l’opzione di passare a combattere direttamente con l’esercito arabo siriano, e questa è una duplice vittoria per la diplomazia russa e per il presidente Assad, che non solo libera numerose truppe dal controllo delle aree che ora ritornano pacificate, ma guadagna anche preziosissime truppe per la lotta ai terroristi.
Primi effetti del successo del cassate il fuoco stabile: stanno intensificandosi le operazioni contro il fronte del terrore.
Aleppo, Palmira, Qaryatayn, sono fronti molto attivi in questi giorni.
Le milizie del califfato vengono tenute sotto costante pressione da diversi giorni, i ranghi dell’esercito sono stati rinforzati con nuove truppe e forze speciali, le aviazioni russa e siriana stanno lavorando in maniera capillare per colpire ogni bersaglio che si profili nel loro raggio d’azione e gli effetti di questi bombardamenti non tarderanno a farsi sentire: il morale e la stanchezza prenderanno il controllo dei terroristi che non riusciranno più a imbastire una resistenza efficace ed in grado di resistere ai prossimi assalti e l’offensiva, che avverrà in contemporanea su più fronti e non lascerà scampo per le sorti del califfato, che sarà costretto a ripiegare in rotta.
Vediamo ora ognuno dei fronti attivi contro ISIS
Fronte di Aleppo
Nella parte sud est della provincia, abbiamo visto come nelle settimane scorse l’ISIS avesse tentato di interrompere i rifornimenti sia alle forze combattenti sia alle popolazioni civili di cui lo stato siriano ha sempre avuto cura. Il fallimento di questi tentativi è costato un elevatissimo numero di perdite nei ranghi del Daesh, queste perdite stanno ora pesando nella difesa dei territori circostanti. L’esercito sta infatti prendendo il controllo di molte aree che prima non controllava, sono ormai più di 13 i villaggi liberati nelle sole ultime 48 ore, compresa la base militare di Tel Dreheb. Questo fronte, da un punto di vista tattico, appare favorevole per una avanzata, avendo il fianco sinistro relativamente protetto da bacini d’acqua, prolungamenti del lago Al-Jaboul, che rendono facilmente difendibile il fianco sinistro dello schieramento di proiezione, potrebbe quindi, con le difese ISIS concentrate più a nord verso Dayr Hafir e a sud lungo la M42, divenire un ottimo terreno per un affondo all’interno del territorio nemico, vedremo se i comandanti sul campo faranno le mie stesse valutazioni, loro conoscono la reale situazione, noi possiamo solo fare deduzioni.
Autostrada M42
Tutti i tentativi ISIS di interrompere i rifornimenti lungo l’arteria , nel tratto più vicino a Sheik Hilal si sono frantumati sugli scogli delle difese siriane, molte perdite tra gli assalitori, nessuno li piange.
Lungo il percorso che fa da Ithriyah verso Raqqa, sono stati ripresi tutti i check point contesi, sono giunte diverse unità delle forze speciali tutto lascia supporre che anche in questo settore si stia preparando qualcosa di interessante.
Palmira- Tadmur
Da giorni proseguono incessantemente i combattimenti.
L’aviazione russa ha compiuto numerosissimi raid sulle difese del califfato, più di trenta solo oggi. Sono stati distrutti molti veicoli e qualche blindato, numerose le vittime tra i terroristi. Si tratta di un lavoro di lunga e necessaria preparazione, gli attacchi richiamano truppe al fronte dove, una volta individuate, vengono bersagliate e distrutte sia dall’artiglieria che dagli attacchi aerei. E’ una tattica molto intelligente e conservativa dei comandi siriani, che da un lato preservano da perdite ed affaticamento i propri uomini, dall’altro minano la tenuta del nemico, sia dal lato degli effettivi combattenti, sia nel morale che si riduce drasticamente fino al punto che, al momento dell’assalto finale siriano, la loro volontà di combattere non sarà che un pallido ricordo di ciò che fu solo pochi mesi or sono.
A differenza degli scorsi tentativi di riprendere la città, vedo in questa fase un maggiore utilizzo dell’aviazione, e quindi un intelligente utilizzo della supremazia di mezzi a disposizione, salvaguardando nel contempo la vita dei propri uomini.
12-3-2016
Le forze aeree russe hanno colto di sorpresa un convoglio ISIS che da Raqqa procedeva verso il fronte di Palmira, per far fronte al fabbisogno di rifornimenti che le truppe al fronte necessitano disperatamente e che non riceveranno.
Il tutto è avvenuto presso il villaggio di Aqayrbat ad est di Palmira.
Nel convoglio erano anche presenti molti rinforzi di truppa.
Restano molto intensi sia i combattimenti che la pressione esercitata mediante i micidiali attacchi aerei, i militanti del Daesh subiscono perdite continue e consumano preziose scorte di munizioni.
E’ stato liberato stamane il villaggio di Wadi Al Dhakhara, grazie anche al prezioso contributo delle forze speciali di Liwaa Suqour Al Sahra (falchi del deserto).
Attenzione che presenti in zona vi sono reparti di Hezbollah e paramilitari iracheni che ancora non sono stati impiegati in combattimento ma tenuti in riserva.
Qaryatayn
Antico centro della cristianità nel deserto siriano, è dall’anno scorso nelle mani dei tagliagole takfiri, più volte i siriani sono giunti alle sue porte per poi essere ricacciati indietro, come ben ricorderete, l’elastico si è steso e ritirato tra Qaryatayn e Sadad, altro centro a maggioranza cristiana, ma la tenacia della 120° brigata e delle milizie locali, permise sempre di arrestare sia le avanzate che i contrattacchi nemici.
Oggi i combattimenti si stendono da nord della città a sud , lungo l’autostrada 7 che è stata ripresa in questi giorni fin quasi alla stessa roccaforte ISIS, un fronte esteso dunque, segno che stiano operando molti più uomini che in passato, fattore che determinò sempre il termine delle avanzate , in quanto mancava sempre il numero di truppe necessario ad un assalto risolutore.
Anche qui come per Palmira, vale lo stesso discorso, da giorni i combattimenti bloccano le truppe ISIS sul posto e ne richiamano altre per compensare le numerose perdite. Gli attacchi aerei e le artiglierie siriane che si abbattono sulle difese, logorano inesorabilmente la loro tenuta, il daesh perde uomini e mezzi che difficilmente può reintegrare. Il tempo gioca ormai contro di essi, come pure le scorte di rifornimenti e munizioni che da più parti segnalano di essere scarsi, questi sono dunque combattimenti finalizzati a consumare quanto occorre di ciò che il nemico conserva per impedire che possa anche solo pensare ad un contrattacco e, quando le perdite subite ne avranno minato seriamente la capacità di risposta e manovra, partirà lo sbalzo finale che porterà alla liberazione della cittadina. Non credo manchi molto.
12-3-2016
L’intelligence russa ha fornito le informazioni necessarie perchè l’aviazione siriana potesse cogliere un prezioso e prestigioso obbiettivo, è stato infatti distrutto in un bombardamento il QG ISIS di Qaryatayn, distruzione confermata anche da un ufficiale dell’aeronautica siriana. Inoltre sono stati condotti attacchi sulle postazioni difensive del Daesh presso Jabal Al Mahsaa a sud di Qaryatayn uccidendo un certo numero di combattenti.
Latakia
Fase che al momento pare interlocutoria, non ci sono attacchi particolari per intensità, ma scontri a fuoco e piccoli progressi.
Probabile che i siriani stiano studiando la tenuta dello schieramento di Al-Nusra per scovarne punti deboli e portare in quel punto tutto il loro potenziale di attacco e fare breccia nelle difese al fine di entrare decisi dentro la provincia di Idlib e avvicinarsi in maniera considerevole alla città di Jisr Al-Shugur, dove sono stati ripetuti i volantinaggi dal cielo , invitando i miliziani alla resa , ogni resistenza è inutile.
Oggi sono poi giunte da Tartus numerose truppe di rinforzo in vista del prossimo attacco.
12-3-2016
La 103° brigata guida la nuova avanzata scattata all’alba di stamane. La brigata ha attaccato partendo dal fronte a sud della roccaforte di Kabani. Le difese nemiche si sono subito trovate in grande difficoltà, dati gli attacchi aerei che l’aviazione russa continuava a portare senza sosta. Gli intensi scontri a fuoco scaturiti non hanno comunque fermato l’avanzata siriana. Qui si vedono i missili tipo grad che , lanciati dall’esercito, raggiungono gli obbiettivi sulle posizioni delle difese di Al-Nusra e alleati.
In seguito, le difese terroriste hanno ceduto e l’esercito ha proseguito la sua avanzata prendendo possesso di quota 1154 sul confine della provincia di Idlib, indi hanno proseguito lungo il fianco ad est di kabani tentando un aggiramento sul fianco delle difese del villaggio.
Contemporaneamente, l’esercito avanzava anche in direzione di Kellaz, a nord della M4 ed occupava la località di Jebel Al-Qala, avvicinandosi ulteriormente al confine turco.
Sono altresì stai liberati i villaggi di Harrah Al-Murzalah, Harrah Al-Tahoun, Al-Qastal, Hayr al-Dabeen, e Jabal al-Nimleh e le colline a quota 338, 446.
E’ sempre più evidente che per i terroristi diventi impensabile tenere ancora a lungo il caposaldo di Kabani.
Fronte curdo, nord est della Siria
Portavoce della milizia YPG curda, denuncia, in una intervista rilasciata alla emittente RT, che la Turchia starebbe consegnando prodotti come il sarin, gas iscritto nelle armi chimiche, per un eventuale impiego contro di loro.
Denuncia da non prendere sotto gamba visto che pochi anni fa nei sobborghi di Damasco i terroristi non esitarono ad impiegarlo, uccidendo molti civili e soldati siriani, il tutto per far sì che i media occidentali incolpassero la Siria del presidente Assad, poi scagionato da ogni accusa dall’agenzia internazionale che aveva raccolto campioni di gas, sia sul luogo della strage sia dai depositi siriani di armi chimiche, che risultarono incompatibili. Il presidente Assad aveva comunque già organizzato, in accordo col governo russo, il trasporto di tutto il loro arsenale chimico in una base russa, in modo da fugare ogni possibile futura accusa.
Sui fronti di combattimento, negli ultimi giorni, non sono stati segnalati movimenti, evidentemente dopo le ultime avanzate, le forze siriano-curde dovranno consolidare le conquiste e migliorare la loro posizione e disposizione sul campo, per prevenire ogni eventuale contrattacco takfiro.
12/3/2016
Il ministro degli esteri russo Lavrov, ha ufficializzato la richiesta al mediatore ONU Staffan De Mistura, di aggiungere i Curdi Siriani al tavolo delle trattative di pacificazione del 14 marzo prossimo.
Deir Ezzour
Ci è purtroppo giunta la conferma dell’uccisione del poeta Mohammad Bashir al-Alani e di suo figlio Eyass, originari entrambi di Deir Ezzour, erano stati rapiti due mesi fa, sono stati giustiziati.
Ormai non si tratta più solamente di esaminare i progressi sui campi di battaglia, ma anche di considerare le vittorie ai tavoli dei negoziati, già 45 gruppi di miliziani combattenti, hanno deciso di accettare le proposte di negoziato russo-siriane e di riconciliarsi con il legittimo governo del Paese, nuove leve di soldati vanno quindi ad aggiungersi sui fronti anti terroristi.
Stefano Orsi
Putin, un anno fa, aveva detto: – datemi 6 mesi di tempo ed in Siria non esisterà più il terrore di ISIL.
Sono passati 5 mesi dall’inizio delle operazioni russe. A causa dell’intervento turco occorrerà qualche mese ancora, poi la promessa di Putin passerà alla Storia.
penso che i sei mesi di tempo attribuiti a Putin per risolvere la questione siriana debba intendersi come ” datemi il tempo per sistemare le cose in modo da stanare anche gli occidentali che lei hanno preparati,organizzati e finanziati etc.
Putin è un leader cauto anche nelle parole e ha l’accortezza di non minacciare in pubblico.
Se anche non minaccia platealmente molti leader occidentali dovranno stare in campana perché la Russia ha i mezzi e ha le sue squadre speciali che non si vedono ma operano per la sicurezza del Paese.
Quando vedremo alcuni capi occidentali starsene tranquilli e non seguire le avventure americane si potrà dare per certo che qualcosa è accaduto ma non si può consegnare alle cronache e ai media occidentali.