Diversi sono i fronti attivi al momento ma alcune situazioni di interesse mi spingono a scrivere immediatamente una nuova situazione operativa per meglio spiegare come stiano evolvendo i fatti in maniera davvero significativa e favorevole alla Siria.
Provincia di Aleppo
Dair Afir
Procede bene anche oggi l’avanzata siriana, altri villaggi sono stati liberati, si prevede che questa avanzata possa proseguire con questo ritmo nei prossimi giorni ed arrivare fino a Maskana.
Le truppe dell’ISIS proseguono nel loro ritiro da Dair Afir. Il tutto sta avvenendo con ordine e nel rispetto degli accordi di resa.
Entro poche ore le truppe siriane dovrebbero poter entrare all’interno della cittadina liberata, occorrerà sicuramente una attenta bonifica da ordigni e trappole esplosive che di solito si lasciano alle spalle.
Provincia di Hama
Prosegue l’offensiva di Al Qaeda: è stato aperto un nuovo fronte con l’attacco qaedista di questa mattina a nord ovest vicino alla zona di Kernaz, ma le forze jihaiste sono state respinte e hanno subito pesanti perdite.
Sul fronte opposto, a est, l’attacco contro la città di Qamana si è risolto nel massacro dei terroristi, prima fatti avanzare durante il loro attacco alla città, e poi chiusi in una sacca al suo interno e annichiliti, una manovra da manuale, complimenti ai comandi siriani che hanno coordinato le difese.
Su questo fronte continuano ad affluire i rinforzi, ma dall’arrivo delle Unità Tigre è stato subito evidente il cambio di passo e la fiducia che ha pervaso i siriani, basta a volte la sola notizia della presenza del gen. Hassan per galvanizzare le truppe e ingenerare fiducia nelle truppe.
L’offensiva jihadista sta rallentando vistosamente, iniziano anzi a perdere terreno. I terroristi hanno richiesto rinforzi per compensare le pesanti perdite subite, segno delle difficoltà incontrate. Questo significa che nei prossimi giorni potremo assistere all’inversione di marcia e, da offensiva, l’iniziativa di Al Qaeda si trasformerà in ritirata.
Provincia di Homs
ISIS sta abbandonando i fronti meridionale del deserto siriano, una vasta area a sud est di Qariatayn è stata trovata totalmente sguarnita da alcune pattuglie, sia del SAA che iniziano a occupare la zona, sia dalle forze moderate dell’FSA presenti in questa zona. Non si tratta come in altre occasioni di terroristi di Al Qaeda, ma di forze che stanno collaborando con le truppe dell’esercito siriano, dopo aver aderito alla concordata tregua dei giorni scorsi. Avevano infatti attaccato le prime linee ISIS e, una volta sconfitte sconfitte, hanno scoperto che dietro nessuno era rimasto a difendere il territorio.
Potremmo vedere liberato il settore a cavallo delle 4 autostrade 30-90-45 e 53 (come suggerito qualche SITREP fa) come priorità strategica, prima di procedere da Palmira verso est in direzione di Deir Ezzour.
Seguiremo gli sviluppi per controllare fino a dove si saranno ritirati i miliziani jihadisti.
Non è escluso che molte truppe siano state prima utilizzate nell’offensiva su Palmira e poi dopo aver subito molte perdite, siano state richiamate per la difesa di Raqqa.
Damasco
Quartiere di Jobar
L’offensiva di Al Qaeda sta terminando male per chi l’aveva iniziata: le forze siriane della 105 brigata della Guardia Repubblicana, intervenute dopo le fasi iniziali dell’offensiva, hanno definitivamente distrutto le truppe utilizzate nelle prime fasi dell’attacco. Ricacciate indietro le milizie, ora stanno avanzando a loro volta.
Non solo questa iniziativa è costata molte vittime tra le truppe di Al Qaeda, ma anche all’esercito. E’ tuttavia da notare come, essendo chiusi in una sacca (Jobar si collega alla sacca del Goutha est), le perdite subite e i materiali persi, munizioni e mezzi, siano estremamente più pesanti dal lato dei terroristi che da quello dell’esercito che, con i nuovi coscritti, integra le perdite subite. Con gli aiuti dei Russi sta inoltre sfornando migliaia di reclute del nuovo 5° corpo d’armata, che sta dando ottima prova su diversi fronti (è comandato da russi). Presto queste perdite subite e sprecate in una inutile offensiva costeranno la penuria di magazzino per le munizioni e l’accelerazione della loro sconfitta.
Raqqa
Le operazioni militari sono in una fase di posizionamento in vista di un attacco massiccio sulla capitale, entro poche ore potrebbero entrare in azione i fuoriusciti di Dair Afir che non credo abbiano abbandonato la roccaforte ben difesa per restare in zona a opporsi inutilmente ai siriani. Credo invece che abbiano preferito spostarsi a sud per combattere le truppe americane che affiancano i curdi, che si sono posizionate ad est di Tabqa.
E per oggi è tutto restiamo concentrati su questi fronti per eventuali aggiornamenti improvvisi.
Stefano Orsi
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