Qaryatayn
La città cristiana di Qaryatayn, dopo mesi di occupazione da parte ISIS, è stata liberata questa mattina dalle forze congiunte siriane: una battaglia che è durata 24 ore ma che da subito ha evidenziato come i terroristi non riuscissero a contenere le truppe di Damasco.
Appoggiate dall’aviazione russa e siriana e dai modernissimi elicotteri d’attacco Mi-28NE russi, le truppe di terra, tra cui due brigate meccanizzate e dotate di diversi carri moderni T90, sono penetrate stanotte all’interno della cerchia urbana di questa città simbolo della cristianità in medio oriente. Poco sono riusciti a opporre gli sgherri del Califfato.
Il dispositivo siriano conta molte differenti unità, tra cui ricordo i Falchi del deserto, truppe speciali, e due brigate della 4° divisione meccanizzata.
Di fronte alla loro avanzata, dopo aver cercato di resistere, le forze ISIS si sono date alla fuga in massa attraverso alcune piste nel deserto in direzione dell’Iraq.
Aleppo, il fronte sud
Proseguono le offensive del fronte qaedista di Al-Nusra: gli attacchi coprono ormai tutto il fronte sud di Aleppo, da Khan Touman fino a Saiba. Per ora le forze siriane stanno contenendo gli assalti, assalti che stanno costando innumerevoli vittime ai terroristi e questo a fronte di ben magri guadagni di terreno che si stimano in poche centinaia di metri. Un dispendio di vite che potrebbe costare loro molto caro, ma evidentemente capiscono che l’esercito siriano è ora meglio addestrato e meglio armato, ha una vera strategia di combattimento ed è sicuro dei suoi mezzi come della vittoria finale. E’ solo questione di tempo e lo stesso trattamento riservato ieri a Palmira e oggi a Qaryatayn, presto garantirà la liberazione di tutte le città siriane occupate da queste bande di tagliagole, poco importa se siano affiliati all’ISIS o ad Al-Qaeda, sempre assassini sono e verranno sconfitti.
Così, capendo che molte truppe scelte sono impegnate a sud-est nella liberazione di importanti e strategiche città, loro tentano di sfondare le linee siriane approfittando di truppe meno addestrate. Qui effettivamente vedremo se le vittorie recenti garantiscano il morale alto anche alle forze non d’élite e se la loro preparazione militare e la linea di comando siano adeguati al ruolo da ricoprire.
Non dobbiamo spaventarci se, anche arretrando, le forze siriane cedessero qualche villaggio, ciò che conta è che le gravi perdite che stanno subendo i terroristi saranno determinanti per il prosieguo della liberazione della Siria affinché torni la pace e tutti possano fare ritorno a casa per ricostruire il Paese.
Stefano Orsi
Grande riconoscenza verso i siriani per il loro coraggio perché combattono anche per noi e per tutti gli uomini liberi.
Ore 10,27 del 04.04.2016…
non Il Messaggero, non Corsera, non Repubblica portano nelle edizioni on-line la notizia della liberazione della importante città cristiana… però ci sono altre bellissime notizie, ad esempio: “dimagrire toppo in fretta fa male alla salute”.