Situazione operativa sui fronti siriani del 7-3-2017
Procedono spedite le azioni dell’esercito siriano in diversi settori dei fronti aperti, ma anche i combattenti YPG guidati dagli USA si sono mossi di parecchio, andremo a vedere nel dettaglio le loro posizioni attuali confrontate con quelle di poche settimane fa.
Iniziamo comunque dal lato siriano.
Provincia di Aleppo, territori a nord est
Procede a spron battuto l’avanzata contro l’ISIS.

Provincia di Aleppo il raffronto con le posizioni siriane nei territori a nord est il giorno 5-3-2017
Rileggendo anche i bollettini flash, ho potuto constatare come fosse effettiva la percezione da parte dei comandi del Califfato dell’insostenibilità delle loro posizioni con l’esercito che li stava ormai chiudendo in una sacca. Ecco le ragioni dei contrattacchi dell’altra sera, espediente per ritardare l’azione siriana e permettere la totale evacuazione della zona a rischio chiusura, questo è avvenuto e ora l’esercito ha occupato ogni porzione di ciò che ISIS ha abbandonato. La prossimità con lago Assad è davvero di poche centinaia di metri, giusto il tempo di percorrerle con la dovuta cautela.
Appena completato l’obbiettivo, tutto il percorso del canale che reca acqua in Aleppo sarà sotto sicuro controllo siriano e cesseranno definitivamente gli approvvigionamenti con cisterne dei vari quartieri.
I maggiori combattimenti sono segnalati attorno alla roccaforte di Al Kafsha, dove i miliziani oppongono la più strenua resistenza. Attorno a diversi villaggi sono state disseminate mine e all’interno delle case delle trappole esplosive improvvisate.
Nel pomeriggio però anche questa roccaforte è stata conquistata.
Provincia di Raqqa
Si è intensificata in queste settimane l’attività dell’YPG, quelle forze principalmente curde denominate anche come SDF, Syrian Democratic Forces, come per dare una parvenza di presenza siriana al loro interno, che non è.
La ridotta di resistenza dell’Isis attorno a Raqqa è rappresentata da quell’area colorata di verde intenso. Lì hanno predisposto tutti i forti e i bunker per resistere sfruttando al meglio il territorio, ricco di canali per l’irrigazione dei campi che ostacolano la mobilità delle truppe attaccanti.
YPG è riuscita a procedere abbastanza speditamente costringendo al ritiro i miliziani jihadisti aggirandoli per chiuderli in sacche, hanno proceduto dapprima da ovest, poi da nord e quindi negli ultimi giorni da nord est, avanzando lungo la strada che arriva da Mukamman in mezzo al deserto.
Le posizioni YPG, hanno raggiunto anche posizioni lungo l’Eufrate da cui potenzialmente potrebbero raggiungere e prestare soccorso alle forze siriane assediate da anni in Deir Ezzour.
Palmira
Dopo la liberazione della città, stanno procedendo nel migliore dei modi le operazioni di consolidamento del controllo sul territorio.
Gli esploratori siriani sono arrivati fino alle postazioni dei Silos, verso est, a nord di Palmira invece, stanno riprendendo il controllo di alcuni pozzi di petrolio a Dzahal, muovono verso i campi di estrazione gas a Al Makhr e stanno muovendo anche su alcune alture che danno una posizione di controllo sula vicina base militare a nord della città.
Per oggi è tutto
Stefano Orsi
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