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Quando una decina di anni fa in un campo profughi di Kabul ho incontrato una bambina di 7 anni di nome Guljumma, mi ha raccontato che una mattina presto, mentre dormiva, delle bombe sono cadute sulla sua casa nella valle di Helmand, nel sud dell’Afghanistan. Con voce calma e impassibile, Guljumma ha descritto cosa accadde. Morirono alcuni suoi famigliari. Lei perse un braccio. Non erano state le truppe di terra
I militari statunitensi e le forze mercenarie devono lasciare l’Afghanistan subito. Persino Donald Trump lo aveva capito, almeno pubblicamente. La missione statunitense è stata un fallimento già a partire dal primo anno successivo all’invasione del 2001. Non poteva e non può rimodellare il paesaggio politico di quella nazione. Si è cercato di farlo negli anni ‘70 e ‘80, quando si crearono e armarono i mujaheddin per combattere il governo sostenuto
Il 9 settembre 2001 due attentatori suicidi uccisero Ahmad Shah Massoud [in inglese], il leader della resistenza anti-talebana dell’Afganistan settentrionale. Il capo dei servizi segreti di Massoud a quel tempo era Amrullah Saleh [in inglese], formatosi presso la CIA. Dopo l’invasione dell’Afganistan da parte della NATO, Saleh divenne il capo dell’NDS, Direttorato Afgano di Sicurezza Nazionale, che era ritenuto controllato dalla CIA, e tutt’ora lo è. Dopo essere stato a
Nel novembre 2019, quando gli esperti hanno avvertito che un nuovo coronavirus avrebbe potuto svilupparsi nel prossimo futuro, la NATO si vantava [entrambi i link in inglese] che i suoi alleati europei, incluso il Regno Unito e il Canada, stavano aumentando i budget militari in media del 4,6 per cento, ovvero ulteriori 130 miliardi di dollari dal 2016. L’implicazione è che questo aumento della spesa militare è stato fatto a
Oggi, mentre i medici stanno salvando migliaia di persone, a volte anche a rischio della propria vita, guarderemo indietro ad alcune pagine eroiche nella storia medica della Russia. Nikolaj Sklifosovskij: rivoluzionò le pratiche igieniche nelle sale operatorie Il chirurgo Nikolaj Sklifosovskij (1836-1904) salvò centinaia di soldati, sui quali operò durante la Guerra Russo-Turca (1877-1878), la Rivolta d’Aprile (1876) e altri conflitti militari. Tuttavia, la sua eredità principale fu l’introduzione di
La risposta iraniana all’assassinio del suo generale di punta Qasim Soleimani a Baghdad da parte degli Stati Uniti, ha creato uno sconquasso. La situazione è incerta, instabile e confusa. La regione è percorsa da voci incontrollate e da notizie false. Le attività economiche ne hanno risentito, le borse hanno ceduto, i prezzi del petrolio sembrano crescere. Molti se ne vanno verso destinazioni più sicure. Le recenti tensioni tra gli Stati
La progressiva affermazione del mondo multipolare cambia lo scenario internazionale in un modo che, pur consentendo agli attori internazionali di manovrare, li costringe a regolare le sfumature delle loro politiche estere per adattarsi alle realtà in trasformazione. Durante gli anni della Guerra Fredda, il Pakistan e l’URSS venivano in genere descritti come nemici giurati, poiché a quei tempi il Pakistan era un importante alleato degli Stati Uniti e permetteva a
Un recente rapporto del Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU ha rivelato il ruolo degli Stati Uniti, del Regno Unito e della Francia nella distruzione dello Yemen, accendendo il dibattito sulla responsabilità della carneficina. Il noto attivista e sostenitore della libertà di stampa, e Premio Nobel Tawakul Karman, disse [in inglese] allo Yemen Times che “arriverà il giorno in cui tutti i violatori di diritti umani pagheranno per quello che
Dopo cinque anni di cronaca sulla Guerra Globale al Terrore, molte domande sugli attacchi americani rimangono senza risposta. L’Afghanistan è stato bombardato e invaso a causa dell’11 Settembre. Ero lì dall’inizio, prima dell’attacco alle Torri Gemelle. Il 20 agosto 2001, avevo intervistato [in inglese] il comandante Ahmad Shah Massoud, il “Leone del Panjshir”, che mi aveva parlato della “non-santa alleanza” tra Talebani, al-Qaeda e ISI (l’intelligence pakistana). Tornato a Peshawar,
Nel silenzio dei media occidentali, la Russia nell’ultimo anno ha costruito un complesso ma realistico percorso per trovare una concreta soluzione di pace, alla situazione tragica del paese. Con una memorabile azione diplomatica, stante il retroterra storico nelle vicende di quell’area e le ferite e cicatrici lasciate. Infatti dopo che l’esercito sovietico si ritirò dall’Afghanistan nel 1989 a seguito di una guerra durata nove anni, per difendere la Rivoluzione Democratica