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Gran parte dell’attenzione dei media americani nei confronti della Cina non è in alcun modo collegata alle notizie ma è parte di un programma di propaganda ideato per causare un serio disagio al governo cinese, attraverso l’utilizzo della pressione politica da parte dei media nel tentativo di costringere la Cina ad adattarsi agli interessi politici ed economici di Stati Uniti ed Europa. Spesso questo viene fatto nel tentativo di attenuare
Ogni volta (e ne abbiamo appena avuto dimostrazione) che qualcuno a Kiev crea problemi alla Russia, Internet si riempie di persone che chiedono a gran voce a Putin di andare lì e destituirli. Una sotto-variante è che Mosca, dopo il colpo di Stato di Maidan, avrebbe dovuto invade l’Ucraina, arrestare tutti i nazisti e rimettere Yanukovich al suo posto per terminare il suo mandato in base all’ormai dimenticato accordo stipulato
Esperta di politica sudamericana, giornalista e scrittrice, Geraldina Colotti ci aiuta a capire meglio cosa sta accadendo in questi mesi in Sudamerica, quali eventi importanti ci attendono, come gli USA abbiano e stiano influenzando gli accadimenti, parleremo di Bolivia, Cile, Perù, Venezuela, USA.
Provate a immaginare le facce paonazze per l’indignazione nella casa dell’eccezionalismo americano quando Lavrov ha preso il toro per le corna durante la visita in tre Paesi dell’America Latina. Può essere che il suo viaggio non sia stato pianificato in questo modo, ma ha dato a Lavrov l’opportunità di resistere al bellicoso Discorso sullo Stato dell’Unione di Trump, in cui Trump ha di nuovo preso di mira Venezuela, Cuba e
Si scopre che il Paraguay deve molto alla Russia. Grazie in gran parte a poche decine di ufficiali russi, il paese emerse vittorioso in una guerra quasi invincibile, e raddoppiò il suo territorio. La Guerra del Chaco (1932-1935) tra Bolivia e Paraguay fu il conflitto più sanguinoso dell’America Latina, con oltre 100.000 vite. Un ruolo chiave nelle ostilità venne svolto dagli ufficiali emigrati russi e tedeschi a disposizione delle due
Con personaggi del calibro di John Bolton e Elliot Abrams che dirigono la politica estera degli Stati Uniti, il governo degli Stati Uniti ha abbandonato ogni pretesa di “negazione plausibile” per le sue iniziative illegali di cambio di regime. Le bombe “umanitarie“ potrebbero non cadere ma, non vi sono dubbi, gli Stati Uniti stanno conducendo una guerra a pieno regime contro la Rivoluzione Bolivariana in Venezuela. Nel 1998, il Venezuela
Maduro vince il primo round Lo stallo tra Venezuela e l’Impero anglo-sionista creatosi lo scorso fine settimana si è chiaramente concluso in ciò che possiamo solamente definire come una sconfitta totale per Elliott Abrams. Anche se non sapremo mai che cosa era stato pianificato inizialmente dalle folli menti dei neoconservatori, ciò che però ora sappiamo è che non è successo nullo di critico: nessuna invasione e neanche alcuna operazione “false
Oggi mercoledì 23 gennaio 2019 il presidente USA Donald “thedonald” Trump ha firmato un decreto presidenziale col quale “Los Estados Unidos” riconoscono come presidente del Venezuela l’autoproclamatosi tale oggi stesso, Juan Guaido, con un tempismo quindi non solo incredibile, ma chiaramente sospetto. Juan Guaido era presidente dell’Assemblea Nazionale, il Parlamento venezuelano, in cui la composizione uscita dalle urne delle ultime politiche assegna la maggioranza dei seggi alle opposizioni, alla faccia
L’America Latina si sta trasformando nel giardino di casa di Washington e, come effetto collaterale, sta tornando verso il fascismo, esattamente, se non peggio, com’era avvenuto negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta nell’ambito del Plan Condor, il programma gestito dalla CIA. Molti chiamano l’attuale spostamento verso destra il Piano Condor2, e probabilmente non sono lontani dalla verità. Tutto è ideato da Washington, ovvero dalla CIA, ma in un modo più rigoroso
Robert Fisk non poteva esprimersi meglio: “Trump sta per fare un vero casino in Medio Oriente” [in Inglese]. A seguito della sua decisione fantasticamente stupida di attaccare i militari siriani con missili da crociera, Trump, o per meglio dire dire, le persone che decidono per lui, probabilmente hanno capito che era “game over” per qualsiasi politica statunitense in Medio Oriente, così hanno fatto l’unica cosa che potevano fare: sono corsi