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La scorsa settimana lo stato baltico della Lettonia ha completato la rimozione di un monumento della Seconda Guerra Mondiale alto 79 metri, dedicato alla sconfitta della Germania Nazista. La demolizione del Monumento ai Liberatori della Lettonia Sovietica e di Riga dagli Invasori Fascisti Tedeschi fa parte di una campagna reazionaria in corso nei paesi baltici e nell’Europa orientale, volta a cancellare dalla memoria storica la sconfitta del Fascismo e la
Quattro volte Eroe dell’Unione Sovietica, il Maresciallo Georgij Zukov è stato l’artefice delle principali vittorie dell’Armata Rossa sui Nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Fu inviato nei settori più pericolosi del fronte sovietico-tedesco. Fu uno dei principali autori del trionfo dell’Unione Sovietica sulla Germania Nazista. Il Maresciallo Georgij Konstantinovich Zukov fu coinvolto nella formulazione delle più importanti operazioni strategiche dell’Armata Rossa durante la Seconda Guerra Mondiale. I soldati dicevano di
Lungi dall’essere squadre suicide, era del tutto possibile tornare dalle unità penali dell’Armata Rossa con lo status di eroe. La storia delle unità penali dell’Armata Rossa per i soldati condannati per crimini è una delle più incomprese e mitizzate della Seconda Guerra Mondiale. È opinione diffusa che questi soldati fossero mera carne da cannone per il comando sovietico. Male armati e spinti in avanti da squadre anti-ritirata dell’NKVD, venivano presumibilmente
Di tutte le truppe sovietiche della Seconda Guerra Mondiale, i fanti di marina erano tra i più forti e capaci in combattimento. Per rendere omaggio al loro nemico, i tedeschi li soprannominarono “Morte Nera”. 1. L’Operazione Kerch-Eltigen (31 ottobre – 11 dicembre 1943) Nell’autunno del 1943, le truppe sovietiche iniziarono la liberazione della Crimea facendo sbarcare due massicce forze d’assalto nella sua parte orientale, a nord e a sud di
L’abilità magistrale nei “giochi radiofonici” è ciò che ha permesso agli agenti sovietici di privare la Germania nazista di dozzine di agenti e di milioni di rubli, oltre a perdere le battaglie più importanti sul fronte orientale. Una fredda notte invernale del 1941, le posizioni tedesche a sud di Mozhaysk, nella regione di Mosca, furono avvicinate da un uomo, un traditore, che sosteneva di rappresentare una chiesa anti-bolscevica e un
L’esercito di quale paese prese d’assalto la capitale del Terzo Reich insieme alle truppe sovietiche, e in che modo l’operazione terrestre per catturare Berlino coinvolse la marina sovietica? 1. La Battaglia di Berlino, durata da metà aprile a inizio maggio 1945, avrebbe dovuto effettivamente iniziare all’inizio di febbraio. In seguito all’Operazione Vistola–Oder, le truppe sovietiche si ritrovarono a soli 60-70 Km dalla capitale tedesca. Il 1° Fronte Bielorusso, al comando
I nazisti trasformarono Kaliningrad (Königsberg in tedesco) in una potente fortificazione, in cui ogni casa divenne un fortino. Il comando tedesco prese tutte le misure possibili per preparare la città-fortezza ad una lunga resistenza sotto assedio. La città aveva molti arsenali e depositi militari. Il sistema di difesa includeva un anello difensivo esterno e tre anelli interni. Nel centro della città c’era una cittadella. La città era difesa da 130.000
Presto potrebbe esserci il silenzio. La liberazione di Praga, così come la liberazione di Auschwitz e di Varsavia da parte dell’Armata Rossa saranno dimenticate. Almeno in Europa, e perfino in Europa orientale, dove hanno avuto luogo. Questo è verso dove tutto sta andando. Forse un giorno i governi dell’Europa dell’est emetteranno nuovi ordini per profanare i cimiteri e le fosse comuni, tutti quei luoghi di riposo dei soldati sovietici che,
Migliaia di spagnoli continuarono a combattersi, e portarono la loro guerra civile nelle vaste distese dell’Unione Sovietica. Qui, i Repubblicani, che erano stati sconfitti in Spagna, furono finalmente in grado di vendicarsi sui Franchisti. Nella primavera del 1939, la brutale e sanguinosa guerra civile in Spagna era finita, ma gli spagnoli non avevano affatto abbandonato le armi. Anche se nella guerra mondiale che presto seguì il paese proclamò la sua
Ignorare il 75° anniversario della liberazione di Varsavia è solo l’ultima discutibile decisione delle autorità polacche, desiderose di riscrivere la storia della Seconda Guerra Mondiale per adattarla meglio ai moderni imperativi politici. Ma non è patriottismo. Unità dell’Armata Rossa e della 1a Armata Polacca entrarono a Varsavia il 17 gennaio 1945, ponendo fine a più di cinque anni di occupazione tedesca. Settantacinque anni dopo il fatto, Varsavia sceglie di non