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Il 18 marzo 2022 ci siamo recati nella parte occidentale di Mariupol, dove infuriano ancora i combattimenti tra l’esercito russo, la Milizia Popolare della DPR (Repubblica Popolare di Donetsk) e il reggimento Neonazista Azov. Abbiamo potuto vedere molti civili evacuare finalmente Mariupol, dopo diverse settimane terribili a nascondersi nelle cantine, e abbiamo chiesto loro come fosse andata la convivenza con i combattenti dell’Azov. Quando siamo arrivati, la parte della città
La Bestia si svegliò nel buio più pesto E il prezzo fu richiesto a Dio. Tutti hanno ceduto, perfino i nostri fratelli in Cristo, Tutto è crollato, ma non il mio paese. (dal testo dalla canzone “Il Donbass è con noi”) Per prima cosa, la versione ufficiale Ecco la traduzione automatica del sommario degli eventi di un mese di operazioni di combattimento, come pubblicato da Boris Rohzin (nome d’arte Colonel
La narrativa russa e quella statunitense sono direttamente conflittuali sulla minaccia di armi di distruzione di massa in procinto di essere dispiegate in Ucraina. Uno dei principali argomenti nell’agenda del summit urgente della NATO ieri a Bruxelles, chiesto dal Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, era la minaccia che la Russia possa usare armi di distruzione di massa in Ucraina per la frustrazione del rallentamento subìto dal suo attacco e
Cari amici, Innanzitutto, un piccolo annuncio: sto lavorando con alcuni amici per cercare di pubblicare una “SITREP Operazione Z” quotidiana nella nostra sezione SITREP. Conterrebbe le ultime notizie e le mappe che tanto piacciono a molti. E’ ancora un lavoro in fase di pianificazione, ma spero di poter iniziare ragionevolmente presto. Poi, secondo fonti cecene, le forze speciali cecene sono entrate nella fabbrica Azovstal di Mariupol. Questa è un’affermazione troppo
Mentre l’operazione speciale russa è in corso in Ucraina, molti si chiedono quale sia il motivo per lanciarla. Uno dei motivi sono le forze fasciste ucraine. Dal colpo di Stato sostenuto dall’Occidente a Kiev nel 2014, le organizzazioni politiche associate ai neonazisti si sono infiltrate nella politica tradizionale ucraina mentre il governo ucraino ha inviato truppe per cercare di reprimere con la forza le rivolte del Donbass. Mentre l’Ucraina ha
Quasi subito dopo l’inizio dell’operazione speciale per denazificare l’Ucraina, le truppe russe hanno preso l’iniziativa di fronte alle forze armate ucraine, distruggendo la maggior parte delle infrastrutture militari nemiche. Durante il suo ultimo discorso, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato: “La prima cosa che hanno fatto è stata distruggere l’intera infrastruttura militare. Bene, non tutta, ma in parte, principalmente magazzini con armi, munizioni, l’aviazione e i sistemi di difesa
Per prima cosa, visto che Boris Rozhin [Colonel Cassad] si è preso il tempo per scrivere [in russo] il riassunto della giornata, inizierò col condividerne la sua traduzione automatica: I negoziati fra la Federazione Russa e l’Ucraina si terranno domani in Bielorussia. Oggi Mosca ha chiarito ancora una volta che se Kiev non accetta le condizioni (senza nessuna concessione), le conseguenze per l’integrità dello Stato dell’Ucraina saranno severe. Gli Stati
TATTICA, STRATEGIA E OPERAZIONI Finora, l’operazione russa in Ucraina è stata di ricognizione delle forze preceduta dalla distruzione dei rifornimenti e dei quartieri generali delle Forze Armate Ucraine per mezzo di armi a lungo raggio. L’obbiettivo era di capire in pieno dove si trovassero le forze ucraine, circondarle, controllare sul campo le informazioni in possesso della Russia e, allo stesso tempo, distruggere i quartieri generali conosciuti, i mezzi aerei e
L’Occidente collettivo era già arrabbiato. Ed è fuori di sé dopo che il Presidente Putin ha scioccato i leader occidentali con l’ordine di lanciare un’operazione militare speciale in Ucraina, che è in larga parte descritta (e, in Occidente, percepita) come una dichiarazione di guerra: “un attacco ‘colpisci e terrorizza’ che tocca gran parte delle città in tutta l’Ucraina”. In effetti, l’Occidente è così arrabbiato che lo spazio informativo si è
La Tass riporta [in russo] questa dichiarazione di Aleksandr Grushko, Vice Ministro degli Esteri della Russia: Abbiamo soltanto chiarito di essere pronti a discutere di come tradurre lo scenario militare o quello tecnico-militare in un processo politico che rafforzi veramente la sicurezza militare … di tutti gli stati dell’area, OSCE, euro-atlantica ed euroasiatica. Se questo non avviene, noi li abbiamo già avvertiti [gli Stati Uniti, NdT] che passeremo a creare