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Se non l’avete già visto, guardate questo video di Hillary Clinton che afferma, e cito, “Joe Biden non dovrebbe concedere nulla in nessuna circostanza”: “Nessuna” significa “nessuna”. Ciò includerebbe il caso (dichiaratamente ipotetico) di Trump che vince chiaramente in modo schiacciante. Lo ripeto, “nessuna” significa “nessuna”. Le implicazioni dirette di ciò è che i Democratici dovrebbero riprendere la Casa Bianca con ogni mezzo e in ogni circostanza. Questo è anche
Ponendo semplicemente la domanda se siano importanti le prossime elezioni presidenziali, sto ovviamente suggerendo che non lo siano. Per spiegare la ragione della mia opinione, devo riportare le prossime elezioni nel contesto dei quelle precedenti. Cominciamo quindi da qui. L’elezione di Donald Trump del 2016 La prima cosa che, io credo, dovrebbe essere ormai evidente a tutti è che non c’è stata alcuna operazione segreta da parte di nessun deep
Devo dire che sono stupito da quante persone di Sinistra pensino, a quanto sembra, che gli attuali disordini negli Stati Uniti siano una ribellione spontanea contro la violenza della polizia, il razzismo sistemico e la storia della persecuzione e dello sfruttamento dei Neri, degli Indiani, ecc. La violenza, i saccheggi e le sommosse vengono o giustificati in quanto risultato di un qualche tipo di giusta collera o condannati a causa
“Essere nero in America non dovrebbe essere una condanna a morte”, così ha detto il sindaco di Minneapolis Jacob Frey a seguito dello scioccante e orribile omicidio di George Floyd da parte di un ufficiale di polizia per le strade di Saint Paul. Floyd (46 anni) è stato filmato [in inglese] dai passanti ammanettato e bloccato faccia a terra, mentre un poliziotto gli comprimeva il proprio ginocchio sul suo collo
E’ piuttosto interessante osservare quanti commentatori stiano completamente mal interpretando le rivolte razziali in corso, o le paragonino a quelle avvenute in precedenza nella storia degli Stati Uniti. Dicendo a se stessi che questi ultimi disordini siano “proprio simili” o “non così gravi” come le precedenti proteste razziali americane, io immagino che tentino di rassicurarsi, rimanendo con l’illusione che ciò che sta succedendo ora abbia una portata limitata e/o temporanea.
Premetto che a Charlottesville, durante le recenti violente dimostrazioni, non c’ero. Ma conosco gente che vi ha partecipato, e da loro ho ricevuto videos, audio, foto e testimonianze – per cui mi son fatto una certa idea di quel che è successo. E, forse più importante, di quel che l’evento significa, simboleggia, suggerisce e preconizza. Charlottesville è cittadina dal sapore e dall’aria del Sud (degli Stati Uniti), nonché patria di
Prima di tutto, un doloroso, ma necessario, chiarimento: Pazzi della cantina. Neoconservatori. Sionisti. Lobbisti di Israele. Giudei. Ebrei [tutti in inglese]. Da qualche parte in questa lista ci imbattiamo nel proverbiale “elefante nella stanza”. Per alcuni questo incontro avverrà nella prima parte della lista, per altri un po’ più tardi, ma la lista sarà più o meno la stessa per tutti. La buona educazione, almeno quella occidentale, vorrebbe farci evitare
La paura è una cosa strana: quando la guerra al terrore è iniziata, gli Stati Uniti hanno iniziato a far cadere bombe sui paesi del Medio Oriente; hanno ucciso migliaia di persone; hanno letteralmente distrutto paesi; e abbiamo ottenuto questa cosa chiamata Islamofobia. Pare che le persone abbiano paura dei Musulmani. Nel 1990, Public Enemy pubblicò un album intitolato Fear of a Black Planet [Paura di un Pianeta Nero], ed