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Questa settimana parliamo con Stefano della situazione globale, partendo dalla Siria, per passare alla Libia (dove ci sono novità) e all’Iran. Facciamo un breve accenno a ciò che è successo a Suez. Parliamo delle elezioni israeliane e del Sud America, con una particolare attenzione alla Bolivia.
In questa puntata esaminiamo con Stefano la situazione in Nagorno-Karabakh. Parleremo poi di Bielorussia e Moldavia per spostarci in Africa dove le notizie che ci giungono sono tutt’altro che buone. Tratteremo brevemente il tema delle elezioni USA. Si tratta di circa 1h e 43 min, alcuni approfondimenti sono stati rimandati alla prossima puntata. Buona visione.
Esperta di politica sudamericana, giornalista e scrittrice, Geraldina Colotti ci aiuta a capire meglio cosa sta accadendo in questi mesi in Sudamerica, quali eventi importanti ci attendono, come gli USA abbiano e stiano influenzando gli accadimenti, parleremo di Bolivia, Cile, Perù, Venezuela, USA.
Luis Arce, il nuovo presidente eletto in Bolivia, ha dichiarato [in inglese] all’EFE, agenzia spagnola di stampa internazionale, che intende ripristinare le relazioni con Cuba, Venezuela e Iran. Questa è una giravolta nella politica del regime golpista sostenuto dagli Stati Uniti [in inglese], che aveva cominciato a chiudere ambasciate [in inglese], buttar fuori dottori e troncare le relazioni [in inglese] con quelle nazioni, immediatamente dopo aver preso illegalmente il potere
Bolivia, dicembre 2019, tre settimane dopo il colpo di Stato fascista. Fa un freddo infernale. La macchina del mio compagno sta navigando con attenzione attraverso le tracce di fango profondo. Enormi cime innevate di montagna sono chiaramente visibili in lontananza. L’Altopiano Boliviano; amato, ma sempre in qualche modo ostile, silenzioso, impenetrabile. Così tante volte, in passato da queste parti mi sono trovato vicino alla morte. In Perù e in Bolivia.
Si scopre che il Paraguay deve molto alla Russia. Grazie in gran parte a poche decine di ufficiali russi, il paese emerse vittorioso in una guerra quasi invincibile, e raddoppiò il suo territorio. La Guerra del Chaco (1932-1935) tra Bolivia e Paraguay fu il conflitto più sanguinoso dell’America Latina, con oltre 100.000 vite. Un ruolo chiave nelle ostilità venne svolto dagli ufficiali emigrati russi e tedeschi a disposizione delle due
Da diversi anni, da quando c’è stata la spinta globale per sviluppo su larga scala dei veicoli elettrici, il litio è diventato un metallo strategico. Attualmente la richiesta di Cina, Europa e Stati Uniti è enorme: garantire quindi il controllo sulle forniture di litio sta già acquisendo una sua valenza geopolitica, non dissimile da quella del controllo sul petrolio. La Cina passa alle fonti sicure Per quanto riguarda la Cina,
Queste sono le persone appena salite al potere: Sono tutti membri di una sorta di culto Fascista “Cristiano”. Questo è ciò che queste persone hanno fatto a coloro che hanno osato opporvisi: Trump adora tutto ciò. Lo ha definito un “momento significativo per la democrazia nell’emisfero occidentale”, e poi ha continuato minacciando altri due stati latinoamericani, dicendo che “questi eventi mandano un segnale forte ai regimi illegittimi in Venezuela e
Trump ha premuto il grilletto, ma invece di un “bang!” quello che il mondo ha sentito è stato un modesto “clic”. Considerando che stiamo parlando di un pericolosissimo gioco della roulette russa anglo-sionista potenzialmente nucleare, il “clic” è davvero una buona notizia. Ma, per usare le parole di Nikki Haley [in inglese], la “pistola” statunitense è ancora “pronta e carica”. Ci sono un certo numero di versioni, là fuori, su
Il recente attacco missilistico americano contro una base dell’aeronautica siriana è un evento così importante, da così tanti punti di vista, da richiedere il suo esame in dettaglio. Proverò a farlo oggi, con la speranza di riuscire a fare un po’ di luce su un attacco piuttosto strano che, nondimeno, avrà profonde conseguenze. Ma per prima cosa, cominciamo dando un’occhiata a ciò che è effettivamente accaduto. Il pretesto: Non credo