Tag "Bolscevichi"

Una lettura commentata del discorso di Putin a Valdai

Nota: qui c’è l’intero discorso di Vladimir Putin, in cui ho enfatizzato, colorandole di rosso, le parti che mi hanno colpito e cui ho aggiunto qualche mio commento scritto in blu. E mentre io non ho l’energia né il tempo per ripetere questo esercizio per la sezione di Domande&Risposte che segue il suo discorso, vi raccomando caldamente di leggervela! ——————————————————– Presidente della Russia Vladimir Putin: Signore e signori, Per cominciare,

Leggere i “traditori” – una buona o una cattiva idea?

Ci sono due nomi che spesso scatenano una reazione molto forte e ostile da parte di molti russi: Aleksandr Solzhenitsyn e Vladimir Rezun alias “Viktor Suvorov”. L’elenco delle accuse contro questi due uomini di solito comprende: Aleksandr Solzhenitsyn: ha parlato di circa 66 milioni di persone uccise dal regime sovietico, ha parlato favorevolmente del generale Andrej Vlasov, era un fantoccio della CIA, era un antisemita, un nazionalista russo e un

A ricordo dell’armistizio del 1918: il romanzo “Il Placido Don” di Michail Šolochov come documento della Prima Guerra Mondiale e della vita cosacca

Sebbene l’ultimo zar russo, Nicola II, amasse considerarsi un uomo di pace, favorì l’espansione dell’Impero russo, e considerava la Germania la principale minaccia al suo territorio. Sono trascorsi cento anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale, dal novembre 1918 al novembre 2018. Con la celebrazione della Giornata dell’Armistizio, l’11 novembre 2018, è arrivato il momento giusto per guardare indietro a quei tempi difficili dalla prospettiva di uno scrittore cosacco russo.

Smantellare la bugia di Porošenko sul “100° anniversario della liberazione della Crimea”

Introduzione di Nikolaj Azarov: Leggo con sorpresa un’altra bugia di Porošenko sul presunto centenario della liberazione della Crimea. Vi consiglio di leggere questo articolo obiettivo dello storico Sergej Tuljakov su come in realtà sia avvenuto tutto. Le bugie devono essere smascherate. Come viene formato il nuovo modo di pensare degli ucraini… La Verchovna Rada ucraina ha approvato nuove festività e date commemorative. Tra queste c’è la celebrazione del centenario della

Brano scelto: come sono diventato un troll del Cremlino, scritto dal Saker

Cari amici, oggi, con il gentile permesso di Phil Butler, sto postando il testo integrale del mio contributo al suo libro “Pretoriani di Putin: Confessioni dei più Importanti Troll del Cremlino”. Ci sono un paio di ragioni per questo. Il principale è che credo fortemente che questo libro meriti una visibilità molto più ampia di quella che ha ricevuto (questo è anche il motivo per cui, eccezionalmente, sto posizionando questo

Messaggio alla comunità del Saker sulla Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre

Cari amici, ho ricevuto molte richieste di esprimere le mie opinioni sull’evento ufficialmente noto come la “Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre”. Su internet, vari autori stanno dando le loro opinioni e i loro pensieri su questo evento che ha cambiato il mondo 100 anni fa. Dopo aver riflettuto su questo problema, ho deciso di astenermi dall’entrare in questa discussione, e mi limiterò alla seguente breve dichiarazione. La “Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre”

Rivisitando la Rivoluzione d’Ottobre del 1917

Per alcuni la Rivoluzione d’Ottobre del 1917 in Russia è ancora, cento anni dopo, il singolo evento emancipatore più importante della storia umana. Per queste persone essa ha un’importanza maggiore rispetto alla Riforma Protestante o alle rivoluzioni americana e francese che l’hanno preceduta, in quanto è andata oltre l’emancipazione religiosa o politica, e ha generato emancipazione sociale; e con essa la fine dello sfruttamento dell’uomo da parte dell’uomo che descrive

Il vero Grigorij Rasputin

Non confidate nei potenti, in un uomo che non può salvare. Salmo 146: 3 Quando la Verità di Dio comincerà ad essere rivelata, allora in Russia tutto cambierà. Starec Nikolaj Gurjanov Prefazione Il mio interesse in Grigorij Rasputin venne scatenato per la prima volta da un programma televisivo cinquant’anni fa, il cinquantesimo anniversario del suo assassinio. Anche se, in quanto bambino, non potevo indagare sulle affermazioni fatte, capii d’istinto che