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Nessun negoziato La guerra per procura in Ucraina è un buco nero senza fine per l’Occidente. No, non ci sarà alcuna soluzione negoziale alla guerra per procura degli americani contro la Russia. Per prima cosa: che senso ha che i russi negozino con gli ucraini quando sono gli Stati Uniti e il Regno Unito a comandare? I russi hanno già tentato un compromesso ad Istanbul in primavera, quando avevano distrutto
L’Impero non riesce a fare nulla di buono negli ultimi tempi: la NATO, l’MI6, la CIA e, naturalmente, la loro banda di nazisti a Kiev potrebbero trasformare l’oro in merda solo con lo sguardo. In un modo o nell’altro, stanno rendendo le cose più facili ai russi per raggiungere i loro vari obiettivi – non solo in Ucraina – ma in patria per ricostruire la Russia come nazione e all’estero
Durante la Guerra Fredda Washington e Mosca si sono battuti duramente per il dominio dell’Artico. Ma in seguito queste tensioni si sono dissipate negli anni Novanta, un periodo di “riavvicinamento tra l’Occidente e la Russia”. Fu persino creato il Concilio Artico, il quale ha raccolto gli stati della regione e gli ha permesso di coordinare le rispettive politiche. Dopodiché, per un po’, l’Artico è divenuto d’importanza secondaria per gli Stati
È agosto, il Giorno dell’Indipendenza Ucraina, e anche l’anniversario del disastroso ritiro di Biden da Kabul. Washington sa benissimo che queste immagini dolorose (gli afghani aggrappati al carrello degli Hercules) stanno per essere presentate nuovamante, in vista delle elezioni di novembre. Perché gli eventi in Ucraina stanno andando male per Washington, e il lento e calibrato rullo compressore dell’artiglieria russa fa a pezzi l’esercito ucraino. L’Ucraina chiaramente non è stata
Nota: dopo esser stato lontano tre mesi, è un vero piacere tornare al blog. Detto semplicemente, mi siete mancati e mi mancava scrivere analisi. Sono quindi veramente deliziato di essere tornato e voglio ancora una volta ringraziare tutti coloro che hanno aspettato pazientemente che ricaricassi le batterie. Il vostro sostegno significa tutto per me. Grazie di tutto! Il Saker. . Cinque mesi fa, il 24 febbraio, la Russia ha cominciato
Oggi focalizziamo l’attenzione sulle ultime notizie invece che analizzare la scorsa settimana. Gli eventi che si susseguono negli ultimi tre giorni indicano una nuova avanzata russa su Seversk. Piuttosto elastici gli altri fronti, il terreno ceduto dai russi viene riconquistato dagli ucraini con perdite sensibili che li costringono a ritirarsi poco dopo e lasciare il terreno appena preso.
La guerra ibrida viene combattuta prevalentemente sul campo di battaglia economico/finanziario e la scala del dolore per l’Occidente collettivo non farà che aumentare. La “narrativa” fittizia e ferrea imposta in tutto il NATOstan è che l’Ucraina sta “vincendo”. Allora perché il venditore ambulante di armi, riciclato come capo del Pentagono Lloyd “Raytheon” Austin, dalla fine di febbraio implora letteralmente di ricevere risposta alle sue telefonate dal ministro della Difesa russo
Davvero cambiamenti tettonici stanno avvenendo sotto i nostri occhi, e oggi voglio solo elencarne alcuni ma senza approfondire analisi specifiche, che ho intenzione di fare più avanti nelle prossime settimane. Ma solo guardare questa lista è abbastanza impressionante, almeno per me. Quindi, eccoci qui: Gli Anglo mettono in cerchio i carri: La vendita pianificata di SSN statunitensi/britannici all’Australia è a dir poco un ENORME punto di svolta. È anche solo la
Le relazioni tra Brasile ed Ucraina sono a quanto pare in crescita. Ad esempio, il commercio tra Ucraina e Brasile (nel 2019) è cresciuto del 21,5% (in confronto allo scorso anno). Le esportazioni ucraine, a loro volta sono cresciute di circa il 65% e le importazioni brasiliane dell’11,8%. Lo scorso anno il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha avuto un incontro con l’allora presidente Poroshenko (a Davos) e ha fatto sentire
Dichiarazione [in inglese] del Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov per la testata “La Russia negli affari mondiali” del 20 settembre 2019 In questi giorni si apre la 74ma sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Si apre così anche una nuova “stagione politica” internazionale. La sessione comincia in un momento storico fortemente simbolico. Il prossimo anno festeggeremo due anniversari importanti e collegati fra di loro: il 75mo anniversario della