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Ciò che è appena accaduto nella “Nazione Indispensabile” è niente meno che un 11 settembre geopolitico. Ovviamente, con una differenza sostanziale: l’attentatore suicida è riuscito a sgusciare via dall’attacco, andato a buon fine, che puntava a decimare praticamente tutto l’establishment del partito della guerra-neocon-neoliberalcon-Wall Street-think tank-media corporativi. E poi, una volta posatesi le ceneri, quando nessuno credeva di rivederlo, eccolo riapparire per calare “l’asso piglia tutto” [Gioco di parole sul verbo
La Guerra Fredda 2.0 ha raggiunto un livello di isteria che non ha precedenti. Dalla macchina (da soldi) dei Clinton – sostenuta dal complesso dei think tank neoconservatori/neo-liberal-conservatori – all’establishment britannico e i suoi portavoce nelle corporation mediatiche, gli autonominati “leader del mondo libero” anglo-americani spingono la demonizzazione della Russia e del “Putinismo” alla pura incandescenza [in inglese]. Eppure non scoppierà una guerra vera – prima o dopo le elezioni
Nel 1990, dopo la caduta del muro di Berlino, il presidente degli Stati Uniti George H.W. Bush tramite il suo segretario di Stato James Baker, prometteva al premier sovietico Mikhail Gorbachev che in cambio della cooperazione per la riunificazione della Germania, la NATO non si sarebbe estese di “un pollice” ad est verso la Russia. Baker disse a Gorbaciov: “Guarda, se rimuovete le [300.000] truppe dalla Germania orientale e consentite
(Prima di questa, leggere la Parte I°, la Parte II°a e la Parte II°b) [NdT: i collegamenti rimandano a pagine in inglese] Poche cose sono certe nella vita, ma se c’è una cosa che gli osservatori della geopolitica possono quasi sicuramente aspettarsi, è che gli USA troveranno un modo per far pagare diabolicamente alla Russia il subitaneo capovolgimento che Mosca ha inflitto alle sue fortune strategiche in Medio Oriente. Sebbene
[NdT:i collegamenti presenti nell’articolo, se non specificato altrimenti, rimandano a pagine in inglese] Il piano statunitense per costruire un “Nuovo Medio Oriente”, annunciato durante la fallita guerra di Israele contro il Libano del 2006, è stato completamente deviato dall’intervento antiterrorista russo in Siria, che ha cambiato le regole del gioco. Sebbene non siano mai stati forniti dettagli ufficiali su come sarà questo “Nuovo Medio Oriente”, in molti hanno capito che
La campagna antiterroristica della Russia in Siria stronca il grande gioco americano sul nascere Dal 1980 in poi, le idee del geo-stratega Polacco-Americano ed ex Consigliere per la Sicurezza Nazionale Zbigniew Brzezinski sono state la prima linea dell’applicazione della politica estera USA in tutto il mondo. Sia tramite la creazione dei mujahedin, come lui stesso ha ammesso, e il loro equipaggiamento di armi (da cui in seguito sono nati Al Qaeda e