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I legami di Israele si estendono anche al narco-stato della Colombia, qui proseguono indisturbate le violente repressioni delle forze di sicurezza contro le rivolte della popolazione. Nel frattempo, in Cile, il partito comunista guadagna posizioni storiche e conquista il seggio di sindaco della capitale Santiago del Cile. In Venezuela prosegue la marcia verso le mega elezioni amministrative di novembre. Geraldina Colotti ci accompagna in questi approfondimenti molto importanti. __________ La
Nel mezzo della pandemia globale, Washington procede con la sua agenda in America Latina. Ancora una volta l’obiettivo è il Venezuela. L’opposizione del governo americano al regime popolare di Nicolás Maduro ha raggiunto livelli sempre più drastici, con gli Stati Uniti che dichiarano ufficialmente la pericolosa bugia che lo stato venezuelano sarebbe coinvolto nel traffico internazionale di stupefacenti e, da allora, giustificherebbe audaci manovre militari e di intelligence per destabilizzare
L’Impero ha subito dolorose sconfitte in Afghanistan e in Iraq, ma bisogna ammettere che questi sono paesi “tosti” da piegare. Sembra che l’Impero abbia anche perso il controllo della Libia, ma anche questo è un paese complesso, molto difficile da controllare. Abbiamo anche visto tutti i patetici affanni con la Repubblica Popolare Democratica di Corea. Ma siamo onesti: gli Stati Uniti non hanno mai avuto una possibilità di assoggettare la
Eccoci: sabato 23 febbraio 2019, è ora arrivato e passato [i collegamenti di questo articolo portano tutti a pagine in inglese] e non si può dire che “nulla è cambiato”. In effetti, si sono verificati alcuni importanti cambiamenti, e nessuno di questi era quello auspicato dal “presidente” autoproclamato del Venezuela, Juán Guaidó, né di quelli ordinati dal Presidente degli Stati Uniti, Donald “Posso avere il mio premio Nobel per la
Maduro vince il primo round Lo stallo tra Venezuela e l’Impero anglo-sionista creatosi lo scorso fine settimana si è chiaramente concluso in ciò che possiamo solamente definire come una sconfitta totale per Elliott Abrams. Anche se non sapremo mai che cosa era stato pianificato inizialmente dalle folli menti dei neoconservatori, ciò che però ora sappiamo è che non è successo nullo di critico: nessuna invasione e neanche alcuna operazione “false
Con questa rubrica cercheremo di seguire periodicamente le zone di maggiore crisi, naturalmente aggiungeremo man mano altre zone come lo Yemen non appena avremo acquisito sufficiente padronanza degli eventi di quel Paese, occorre fare un lavoro preventivo sull’affidabilità delle fonti. Russia Il discorso del Presidente Putin all’Assemblea della Federazione russa (discorso che fa il punto sull’andamento del Paese) si è rivelato un discorso ricco di argomenti interessanti. Dai rischi analizzati
Sto provando a comprendere ciò che realmente sta succedendo in Venezuela, parlandone con coloro che ne sanno qualcosa e, dopo la mia intervista con Michael Hudson, è con immenso piacere e onore che oggi vi presento l’intervista completa con Sua Eccellenza Mr. Jorge Valero, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica Bolivariana del Venezuela alle Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali a Ginevra. Sono immensamente grato all’Ambasciatore Jorge Valero per aver
Questa settimana il Segretario di Stato Americano Mike Pompeo [in inglese] ha incontrato gli alleati in un tour dell’America Latina, in cui ha parlato di intensificare gli sforzi contro il Venezuela. L’amministrazione Trump è stata sempre più ostile nei confronti della nazione caraibica, aumentando le sanzioni e persino minacciando una “opzione” militare. Il Presidente venezuelano Nicolas Maduro ha iniziato il suo secondo mandato il 10 gennaio, avendo vinto la rielezione
Oggi mercoledì 23 gennaio 2019 il presidente USA Donald “thedonald” Trump ha firmato un decreto presidenziale col quale “Los Estados Unidos” riconoscono come presidente del Venezuela l’autoproclamatosi tale oggi stesso, Juan Guaido, con un tempismo quindi non solo incredibile, ma chiaramente sospetto. Juan Guaido era presidente dell’Assemblea Nazionale, il Parlamento venezuelano, in cui la composizione uscita dalle urne delle ultime politiche assegna la maggioranza dei seggi alle opposizioni, alla faccia
E’ buio alla pausa di mezzogiorno (tropicale). Jean Baudrillard una volta ha definito il Brasile “la clorofilla del nostro pianeta”. Eppure, una terra ampiamente riconosciuta a livello mondiale come il paese con il soft power della gioia di vivere, ha eletto a presidente un fascista. Il Brasile è una terra devastata. L’ex paracadutista Jair Bolsonaro è stato eletto con il 55,63% dei voti. Anche se c’è stato il record di