Tag "Damasco"
Crisi nel Mediterraneo Non si placa la tensione nel mediterraneo. Turchia da un lato, non si può più parlare di GNA o di presidente libico, ed Egitto dall’altro, che di fatto ha assunto la guida delle operazioni, proseguono celermente nella preparazione di uno scontro che appare sempre più come inevitabile. Aggiornamento flash dai fronti della Libia del 27-7-2020 Tripoli Situazione notte 27-7-2020 Ingenti forze di terra delle GNA hanno ricevuto
Quello che sta succedendo in Siria con un altro accordo propiziato dalla Russia è un punto di svolta geopolitico decisivo. Ho provato a riassumerlo [in inglese] nel seguente paragrafo: “E’ una quadruplice vittoria. Gli Stati Uniti si ritirano salvando la faccia, e Trump può vantare di aver evitato un conflitto con la Turchia, alleato NATO. La Turchia ha la garanzia – fornita dai russi – che l’Esercito Siriano controllerà il
Cosa è accaduto in questo periodo in Siria: Innanzitutto possiamo dire che non ci siano state battaglie di rilievo, non è partita l’offensiva per la liberazione della sacca di Idlib e non si sono manifestate modificazioni nei confini dei fronti. Da segnalare vi sono gli sviluppi interni, un nuovo attacco di Israele e i combattimenti che avvengono regolarmente sui vari fronti anche se non attivi, diciamo in “silenzio operativo”. Attacco
Con questa rubrica cercheremo di seguire periodicamente le zone di maggiore crisi, naturalmente aggiungeremo man mano altre zone come lo Yemen non appena avremo acquisito sufficiente padronanza degli eventi di quel Paese, occorre fare un lavoro preventivo sull’affidabilità delle fonti. Russia Il discorso del Presidente Putin all’Assemblea della Federazione russa (discorso che fa il punto sull’andamento del Paese) si è rivelato un discorso ricco di argomenti interessanti. Dai rischi analizzati
Posto qui la 48° video SITREP per fare il punto al giorno 31-gennaio-2019 ISIS Dobbiamo purtroppo proseguire nel trattare le vicende di questi terroristi. I due villaggi che restavano in mano alle forze del Califfato sono divenuti uno solo, più qualche casa nelle vicinanze. Sembra che restino circa 500 miliziani a difendere l’ultima posizione, ma una novità si inserisce nelle vicende. Tre prigionieri sarebbero ancora nelle mani del Califfato: un
Blogger che cura la pagina FB Support for Bashar Al Assad, molto attivo nel combattere la disinformazione legata alla guerra in Siria, in particolar modo quella propagandata ad arte da chi sostiene le milizie terroriste che hanno devastato la Siria e causato centinaia di migliaia di morti nel Paese. Affrontiamo la seconda parte del viaggio in Siria compiuto da Francesco alla ricerca di una maggiore conoscenza della situazione siriana vista
Ma gli Stati Uniti stanno ora permettendo che i suoi ultimi resti sopravvivano in Siria per far dispetto a Teheran? Fino a poco tempo fa gli Stati Uniti consideravano lo Stato Islamico in Iraq e Siria, o ISIS, una delle principali minacce alla stabilità regionale in Medio Oriente. Barack Obama si è dato la missione di ridurre [in inglese] le conquiste territoriali e propagandistiche dell’ISIS, Donald Trump ha fatto una campagna per promettere
Rieccoci con Stefano dopo due settimane di attesa, gli argomenti di oggi sono: il proseguimento delle operazioni militari siriane in direzione di Idlib; esamineremo la composizione dei “residenti” di Idlib; daremo uno sguardo alla sacca di Al-Tanf e al vicino Iraq; discuteremo delle iniziative diplomatiche russe, prima quella di Teheran, poi quella prossima di Sochi a cui parteciperanno Putin ed Erdogan. Si tratta di una puntata piuttosto lunga, ricca di
Il rapporto tra Cina e Siria dura da lunga data. Fino allo scoppio della guerra in Siria nel 2011, Pechino stava cercando di entrare nei mercati siriani diventando il maggiore importatore di beni siriani. Le aziende cinesi hanno preso parte a numerosi progetti energetici nella Repubblica Araba Siriana. I piani economici della Cina in Siria sono sempre stati più ambiziosi di quelli della Russia, e alcuni di loro sono effettivamente
Dopo che l’aviazione delle Forze Aerospaziali Russe (VKS) con sede a Hmeimim iniziò a partecipare attivamente all’operazione militare di Damasco nelle province di Daraa e As-Suwayda (Nota Bene: in alcuni giorni ci sono ben 70 voli operativi al giorno), le forze governative della Repubblica Araba Siriana (SAR) sono avanzate ulteriormente e, dal 6 luglio, si sono avvicinate al confine con la Giordania, ripristinando i posti di blocco di sicurezza al suo