Tag "Dilma Rousseff"

Il ritorno di Lula: dal carcere alla presidenza?

La rivista Time ha già espresso il suo voto per le prossime elezioni brasiliane. Il numero doppio [in inglese] del 23/30 maggio ospita in copertina Luis Inacio Lula da Silva. Lula, com’è normalmente chiamato, ha ricoperto la carica di presidente del Brasile dal 2003 al 2010. Ora è di nuovo in corsa contro il presidente in carica Jair Bolsonaro alle elezioni di ottobre. Il titolo dell’articolo, “Il più popolare presidente

Brasile: Bolsonaro, verso una dittatura militare, peggio di 80 anni fa

Pubblichiamo questo articolo di Peter Koenig (scritto prima del ballottaggio) solo oggi, ben dopo la vittoria di Bolsonaro, perché riteniamo la sua analisi ancor più interessante se letta a giochi fatti. Una settimana prima del secondo turno di elezioni in Brasile, Jair Bolsonaro, il candidato di estrema destra del Partito Social Liberale (PSL), contro Fernando Haddad del Partito dei Lavoratori (PT), il Partito di Lula, per il turno finale delle elezioni presidenziali

Il futuro della democrazia occidentale si sta giocando in Brasile

Niente di meno del futuro della politica in Occidente – e nel Sud del mondo – si sta giocando in Brasile. Andando al nocciolo della questione, le elezioni presidenziale in Brasile rappresentano uno scontro diretto tra democrazia e neofascismo da inizio XXI secolo, cioè tra civilizzazione e barbarie. Le ripercussioni economiche geopolitiche e globali saranno immense. Il dilemma brasiliano mette in evidenza tutte le contraddizioni che circondano l’offensiva populista di

Le fake news sono diventate l’arma preferita di una manciata di paesi

Va da sé che di recente il termine “fake news” è diventato una delle parole più cercate nei motori di ricerca del web. Inoltre, i rappresentati del Collins English Dictionary sono arrivati a nominarla ufficialmente Parola dell’Anno 2017: ci sono infatti ottime ragioni del perché tale termine riscuota tanta popolarità. Per esempio, è stata utilizzata dal presidente americano Donald Trump quando accusò le principali fonti occidentali di diffondere notizie false,

L’altra manifestazione venezuelana

I media corporativi internazionali hanno riferito di una grande manifestazione a Caracas, Venezuela, il 1° settembre, ma quel giorno ci sono state due manifestazioni. Quella, enorme, non coperta dai media americani, è stata a sostegno del governo progressista del Presidente Nicolás Maduro. I sostenitori, vestiti di rosso, si sono radunati sulla Avenida Bolívar, nel cuore della capitale, affollandola a perdita d’occhio. Stavano rispondendo alla chiamata per una “Grande Occupazione” fatta da

Lista degli obiettivi: distruggere la “B” dei BRICS

La posta in gioco non potrebbe essere più alta. Non solo è in bilico il futuro dei BRICS, ma il futuro di un nuovo mondo multipolare. E tutto dipende da cosa accadrà in Brasile nei prossimi mesi. Cominciamo con la kafkiana agitazione interna. Il colpo di Stato contro il Presidente Dilma Rousseff rimane una tragicommedia politico/teatrale mediatica senza pari che continua a dare i suoi frutti. Vale anche come caso

Gli USA si stanno preparando a cacciare Evo Morales

Le agenzie di intelligence statunitensi hanno accelerato le operazioni intese a rimuovere dall’incarico il presidente boliviano Evo Morales. Tutte le opzioni sono sul tavolo, incluso l’assassinio. Barack Obama, che vede l’indebolimento del “blocco ostile di stati populisti” dell’America Latina come una delle vittorie della politica estera della sua amministrazione, intende portare a casa questo successo prima di cedere il passo. Inoltre Washington si sente sotto tiro in Bolivia, a causa della riuscita

Dilma è fuori: la plutocrazia brasiliana ha mandato in fumo 54 milioni di voti

Mai nella storia politica moderna era stato così facile “abolire la gente” e cancellare in un colpo solo 54 milioni di voti, espressi in un’elezione presidenziale libera e corretta. Dimenticatevi i brogli elettorali (1), come in Florida nel 2000. Questo è un giorno che verrà ricordato con infamia in tutto il Sud del mondo, quando una delle sue più dinamiche democrazie è stata fatta diventare, con una fragile parvenza giuridico-parlamentare,

L’Impero del Caos colpisce ancora

Subito dopo l’approvazione del Congresso Brasiliano della mozione di Impeachment contro il Presidente Dilma Rousseff da parte di quelli che ho scelto di chiamare le iene della Guerra Ibrida, il Presidente-in-attesa Michel “Brutus” Temer, uno degli artefici del golpe, ha inviato a Washington un senatore, in veste di fattorino speciale, con le ultime notizie sul Colpo di Stato in atto. Il senatore in questione non era in missione ufficiale per