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Quando i media belano nuovamente in coro le loro canzoni della propaganda di guerra, e intonano il non comprovato “la Siria sta bombardando gli ospedali”, fermiamoci ed esaminiamo la relativamente sconosciuta (ma verificabile) realtà dei terroristi che bombardano gli ospedali siriani. A seguito delle nuove accuse per un ospedale preso di mira ad Al Atarib, nella parte occidentale di Aleppo, il Dipartimento di Stato ha ripetuto [in inglese] la dichiarazione,
Sotto tutti i punti di vista l’affermazione di questa settimana, quella da parte dei combattenti collegati ad al-Qaeda secondo cui il governo siriano li aveva presi di mira con armi chimiche [in inglese] nella provincia di Idlib (il loro ultimo rifugio in Siria), avrebbe dovuto essere trattata dai media occidentali con un alto grado di scetticismo. Il fatto che gli Stati Uniti e gli altri governi occidentali abbiano accolto con
Dopo un altro presunto attacco con armi chimiche in Siria, alcuni mezzi di informazione occidentali hanno dato una risposta scettica, altri hanno addirittura taciuto il fatto. La reazione decisamente diversa rispetto alla consueta isteria da “attacco chimico” deriva dal fatto che, diversamente da incidenti precedenti, questa volta sembra che i responsabili siano i militanti che operano a Idlib, in Siria, con il sostegno occidentale. Si stanno ancora raccogliendo le prove
Con una svolta alquanto sorprendente, ma non del tutto imprevedibile, il presidente Trump ha autorizzato nuovi finanziamenti per i Caschi Bianchi che erano stati precedentemente sospesi. Un comunicato stampa del Dipartimento di Stato Americano riporta la cifra iniziale di finanziamento di 6,6 milioni di dollari per continuare quelle che definisce “le operazioni vitali e salvavita della Difesa Civile Siriana, più comunemente conosciuta come i “Caschi Bianchi”. Sempre sul sito
Donald Trump è di nuovo “presidenziale”, e ha sparato circa 150 milioni di dollari di missili cruise sulla Siria, realizzando Dio solo sa cosa. Nel frattempo gli Stati Uniti, con la loro generosità umanitaria, hanno finora permesso a 11 rifugiati siriani di entrare nel paese quest’anno, sugli oltre 5 milioni di rifugiati che la guerra civile ha provocato. La follia di queste priorità è troppa per capire, quindi i media
Nell’autunno dell’anno 1480, in un punto non lontano da Mosca, due eserciti si affrontarono sulle rive opposte del fiume Ugra. Da una parte c’erano le forze del Granducato di Mosca, il cui regnante, il Gran Principe Ivan III (conosciuto come “il Grande” e come “l’unificatore delle terre russe”), si era di recente rifiutato di pagare ulteriori tributi alla Grande Orda [in inglese]. Dall’altra parte c’erano le forze del Gran Khan Ahmed
In questi giorni in tutti i media, la città di Douma è salita all’attenzione del mondo, causa l’ennesima aggressione missilistica, da parte di una coalizione a guida USA con al fianco Gran Bretagna e Francia, con Israele che in fatti di guerra non manca mai, oltre al solito coinvolgimento logistico dell’Italia, confermato dal primo ministro Gentiloni, visto che alcuni sottomarini per l’attacco sono partiti da Napoli. Il turro giustificato dal
Questi bollettini partono dalle prime ore di sabato quando ci svegliammo con la notizia del bombardamento USA e coalizione contro la Siria. Sabato 14-4-2018 Stiamo valutando le operazioni di questa notte e i danni effettivi. A seguito dell’attacco possiamo per ora confermare un lancio limitato a 103 missili di vario tipo, pochi Tomahawks e diversi aviolanciati tra i quali anche alcuni di tipo nuovo Per fortuna più di 70
Anche nel contesto di un ambiente geopolitico post-verità fuori controllo, il presidente russo Vladimir Putin che dice al telefono alla sua controparte iraniana Hassan Rouhani che ogni ulteriore attacco occidentale contro la Siria potrebbe “portare al caos nelle relazioni internazionali”, dovrebbe essere visto almeno per ciò che è, cioè un’enorme eufemismo. Secondo il Cremlino, Putin e Rouhani hanno concordato che i bombardamenti di Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, cioè secondo
Sono circondato, il nemico è qua fuori, non voglio che mi prendano e mi portino in parata, iniziate l’attacco aereo, metteranno alla berlina me e questa divisa. Voglio morire con dignità e portare tutti questi bastardi con me. Esaudite il mio ultimo desiderio, iniziate l’attacco aereo, in ogni caso mi uccideranno. Questa è la fine comandante, la ringrazio, dica alla mia famiglia e al mio paese che li amo.